Io penso che la fluidità, quel suo compiere il gesto con classe e naturalezza sia proprio quello che farà ricordare Federer, anche più dei record.
Non credo che piaccia per la fascetta né per il rolex.
Sul discorso della varietà, bé, se si pensa che McEnroe avesse più tennis nel braccio di Federer, si prende una cantonata senza uguali. McEnroe era un genialoide, con soluzioni di estro inimitabile. Ma Federer produce gusto e sapore a tutto campo, su tutte le superfici, contro ogni tipo di affronto. Per restare all'attualità, si potrebbero cucire insieme 10-12 punti vincenti dello svizzero nella partita di 48 ore fa, e farci tutto un repertorio completo. Ha giocato di potenza e di traiettoria, di tocco e di astuzia, di tattica e tecnica. Lo ha fatto in 100 partite, quando altri ne infilano 5-10 in tutta la carriera così perfette.
Sul serve and volley: è una disputa assurda.
Oggi un'impostazione di serve and volley è controproducente. Si chiama evoluzione della specie (anche se per qualcuno può sembrare un imbarbarimento, ma non è questo il punto) e anche istinto di sopravvivenza. Lo sport agonistico è tale perché tende alla vittoria: in formula uno spesso si ragiona sui cambi gomme, e si azzardano meno sorpassi (resta il fatto che ci piacciono più i sorpassi). Nel calcio il dribbling è in disuso, sostituito dalla ricerca della profondità con il movimento senza palla, che provoca maggiori danni alle difese, battendole sul tempo, sbilanciandole, molto più che un dribbling riuscito. Nel ciclismo si aspetta l'ultima salita, e non si parte più a 150 chilometri dall'arrivo.
I telai delle racchette e le qualità fisiche dei tennisti hanno sbilanciato il tennis verso le botte da fondo. Avete visto quanto ha risposto bene Murray?
Una delle più belle partite che io abbia mai visto si fece a Wimbledon, nei quarti di finale del 1992, Becker-Stich. Furono due ore e mezzo di serve and volley fatto a livello impareggiabile. Se qualcuno ricorda, capirà. Oggi entrambi giocherebbero a Wimbledon in altro modo: attaccando più spesso dentro lo scambio che non dietro al servizio. Per due motivi: perché avevano un repertorio completo, che consentiva loro di poter anche scambiare; e perché la loro percentuale di riuscita nel serve and volley sarebbe assai inferiore a quella degli anni ottanta-novanta.
Federer ha dovuto fare questo: allontanarsi dalla rete,
perché gli Slam oggi si vincono anzitutto da fondocampo. Vi si è riavvicinato a 30 anni, per calcolo fisico, dunque per lo stesso motivo per cui si era allontanato: sopravvivenza.
Se fosse nato 20 anni prima, Federer avrebbe giocato serve and volley. Se tornassero racchette di legno, o dal piatto piccolo, sarebbe più spesso a rete, perché passare sarebbe più difficile.
Però a tutti quelli che gli rimproverano questa latitanza io ricordo che giocare così da fondo campo è comunque un esercizio aleatorio quasi come volleare. Quelle radenze, quelle palle strette, quei controtempi, insomma, io godo per come gioca a Tennis.
Tra l'altro, mi pare un discorso chiarito dagli stessi protagonisti. Ho sentito McEnroe, Sampras, Edberg, Connors, Lendl, Laver... Tutti dire che Federer è nettamente più forte di tutti.

