Detto diversamente, ci manca da sempre la giusta dose di umiltà e cinismo
Si arriva a vincere solo se si è disposti a soffrire, a mettere da parte lo specchio in cui rimirarsi (Roma Sampdoria 1 a 2), senza indulgere nei sentimentalismi (vedi Real Madrid con Raul, Juve con Del Piero, Roma con Totti)
Così, quando Bonetti cerca di giocare la palla in Roma Liverpool, invece di calciarla a Piazzale Clodio come avrebbe fatto Scirea (ancor non me ne faccio una ragione dopo quasi 40 anni) , o più modestamente quando Diawara (perché non gioca? Ora lo sappiamo) non manda in angolo la palla col Bodo, o quando ancora si critica Capello perché giocava male, capisci che le difficoltà a noi ci deprimono, invece che fortificarci, e così arrivano le imbarcate