AS Roma Forum

Il perfezionista ha scritto: Allora la Roma che la tifi a fare?

Sotto casa di un mio amico ce sta sempre la monnezza, altrochè Napoli. Notoriamente i vari sindaci di Roma hanno sempre magnato con la città, i trasporti pubblici fanno pensa, si creano buche in mezzo all'asfalto di decine di metri e dopo settimane stanno ancora la, qua veniamo presi per il culo come in ogni parte dell'Italia.

La classe privilegiata magna come non mai e lo ripetiamo sa sempre nella questione stadio.

Se la metti su questo piano, lo ripeto: che la tifi a fare la Roma?

aggiungo che molti dei coetanei a cui moralmente, psicologicamente ed esistenzialmente ti senti più vicino di Londra, Parigi, Berlino o Madrid non pensano che il patriottismo sia una cosa così stupida (il nazionalismo e lo sciovinismo per me sono idiozie ad ogni latitudine, il patriottismo tutt'altro).

Secondo me se le cose vanno male in Italia e anche per questo malcelato e generale disprezzo verso se stessi.

Chiudo con una citazione:
"Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese". J.F.Kennedy

io ammetto che se non ci fosse de rossi non tiferei italia, ma la tifo proprio perchè c' daniele

non lo sò, ma se non ci fosse non mi vedrei a tifare 11 persone che da agosto a maggio odio con tutto me stesso ahaha

Siamo un Paese che porta ancora con sè le cicatrici di contrapposizioni ideologiche, di pregiudizi che anzichè tentare di superarli vengono rafforzati (basta ricordare come venivano accolti gli immigrati del Sud negli anni'50 nelle città industriali del Nord...).
Il punto forse è che non siamo un paese maturo per capire la differenza tra nazionalismo e patriottismo...

il_noumeno ha scritto:chi assimila patriottismo e nazionalismo mettendo tutto in unico calderone, secondo me, ci ha capito ben poco...

Scisso dalla connotazione politica sono due sentimenti affini.

Elisa ha scritto: Scisso dalla connotazione politica sono due sentimenti affini.

E' un dovere morale, per me, provare a migliorare il proprio paese e penso sia questo che il patriottismo porti. Trovo invece sbagliato e da ignoranti ritenere la propria nazione superiore alle altre (come fanno i tedeschi, solo perché hanno un'economia migliore). Quello è nazionalismo.

Nazionalismo: atteggiamento complesso di comportamenti ideologici e politici che, identificando il concetto di nazione con quello di patria e considera la nazione come il supremo valore etico-politico ed etico-culturale e fa del prestigio della nazione il principio supremo e totalizzante a cui deve ispirarsi l’azione politica.

Se considerassi l'Italia al di sopra di alte nazioni sarei una stolta.

Elisa ha scritto: Scisso dalla connotazione politica sono due sentimenti affini.

Ma proprio per nulla, il patriottismo non ha alcuna connotazione politica...
Il Nazionalismo è legato alle ideologie... Il patriottismo è un sentimento senza colori e schieramenti.

Elisa ha scritto: Scisso dalla connotazione politica sono due sentimenti affini.

Il patriottismo è più un sentimento difensivo, orientato alla protezione dei propri valori.
Il nazionalismo è più aggressivo: pretende di imporre una superiorità (economica, militare, razziale nel peggiore dei casi...)

Elisa ha scritto:Nazionalismo: atteggiamento complesso di comportamenti ideologici e politici che, identificando il concetto di nazione con quello di patria e considera la nazione come il supremo valore etico-politico ed etico-culturale e fa del prestigio della nazione il principio supremo e totalizzante a cui deve ispirarsi l’azione politica.

Se considerassi l'Italia al di sopra di alte nazioni sarei una stolta.

atteggiamento complesso di comportamenti ideologici e politici che, identificando il concetto di nazione con quello di patria e deformando ed esasperando il naturale sentimento morale del patriottismo e il principio politico di nazionalità, considera la nazione come il supremo valore etico-politico ed etico-culturale e fa del prestigio della nazione il principio supremo e totalizzante a cui deve ispirarsi l’azione politica.

Ti sei persa un pezzo della definizione.

V.G.41 ha scritto: atteggiamento complesso di comportamenti ideologici e politici che, identificando il concetto di nazione con quello di patria e deformando ed esasperando il naturale sentimento morale del patriottismo e il principio politico di nazionalità, considera la nazione come il supremo valore etico-politico ed etico-culturale e fa del prestigio della nazione il principio supremo e totalizzante a cui deve ispirarsi l’azione politica.

Ti sei persa un pezzo della definizione.

Non si fa Eli...

totti1montella4 ha scritto: Il punto forse è che non siamo un paese maturo per capire la differenza tra nazionalismo e patriottismo...

mi sa che c'hai proprio ragione...

Il perfezionista ha scritto:
Allora la Roma che la tifi a fare?

Sotto casa di un mio amico ce sta sempre la monnezza, altrochè Napoli. Notoriamente i vari sindaci di Roma hanno sempre magnato con la città, i trasporti pubblici fanno pena, si creano buche in mezzo all'asfalto di decine di metri e dopo settimane stanno ancora la, qua veniamo presi per il culo come in ogni parte dell'Italia.

La classe privilegiata magna come non mai e lo ripetiamo da sempre nella questione stadio.

Se la metti su questo piano, lo ripeto: che la tifi a fare la Roma?

E' un discorso che non ha assolutamente senso

la mia città mi nasce, mi cresce, scandisce il ritmo della mia vita... tifare Roma è come ricordare a se stessi da dove si proviene. E lo faccio in modo del tutto irrazionale, visto che razionalmente ci sono delle cose dell'ambiente che gira attorno alla Roma che mi fanno letteralmente schifo

viceversa io non ho mai provato simpatia per gli italiani, per le loro debolezze, per la loro grandeur falsa e basata sulla necessità di farsi vedere nella vita di piazza... degli italiani odio le sovrastrutture, le gerarchie, perfino le ragazze che da quando c'hanno 12 anni non vanno mai in giro da sole ma stanno sempre in gruppo... i popoli latini sono l'estremizzazione del concetto di branco e più sono latini e più stanno sulle palle a quelli che come me sono dei misantropi romantici vagamente decadenti (che quindi amano la Germania, la Scandinavia, i paesi dell'est) un certo modo di essere minimalisti, quasi asettici

durante l'università ho dovuto sorbirmi l'invadenza degli studenti del sud (anche facendomeli amici ma senza essere felice), mi hanno rotto le palle coi loro dialetti, le loro tarantolate e le cose che non amo anche quando le fanno i romani... adesso spesso vado nel nord Italia e odio la cocciutaggine, l'ipocrisia, la noia della gente di quelle parti...

ho 28 anni... ultima fidanzata italiana datata 2004... da allora solo tedesche, americane, est europee...

sono felice così, con solo la mia città a cui dover rendere conto... e con tanta voglia di sentirmi più europeo e meno italiano

so che per voi saranno discorsi deliranti, ma tant'è

il_noumeno ha scritto: mi sa che c'hai proprio ragione...

Liberi di pensarla come volete ma se dico nazionalista e pesate al partito nazional socialista o dico patriota e pensate ai partigiani nuvole dire che non sono riuscita a far capire cosa intendo io.

Certo che se da un lato ci si apre all'europa e al mondo (sentimento che condivido, ho 33 anni e per specializzarmi e riuscire a lavorare nel campo di mio interesse - cinema, broadcast e altri media management - ho prima studiato - con borse di studio - e poi iniziato a lavorare all'estero: Usa, diversi paesi europei, etc.) e dall'altro si arriva ad inca22arsi per i dialetti del sud, io sento odore di snobismo velatamente razzista...
C'è da chiedersi come sia possibile che la Spagna sia una nazione, con lingue come il Catalano, il Castigliano, il Gallego, il Basco, etc)...

non credo sia sensato paragonare la nazionale di calcio alla fede calcistica, non c'entrano niente sono due cose diverse.

per quanto riguarda questa nazionale nello specifico la mia indifferenza è soprattutto dettata dalle due anime che in me convivono: una a cui farebbe piacere veder vincere una competizione alla propria nazione (me guardavo pure i giochi senza frontiere), l'altra che non augura alcun successo sportivo a molti dei componenti della nazionale (staff tecnico e dirigenziale compresi). Il risultato è che non me ne frega nulla

non è una situazione che si è creata ieri, ma che si è sviluppata nel tempo. Tempo che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con le mille facce di questo paese (anche nel calcio) e che ha creato questo stato di disaffezione anche nei confronti dello sport che più di tutti amo vedere. e non mi venite a dire: allora non vedere la roma, perché ripeto non c'entra nulla

al momento mi importa della nazionale di calcio come mi importa di clemente russo alle olimpiadi. dovesse vincere l'oro non vado certo a festeggiare per roma, né sto avvelenato davanti la tv. se mi piace il pugilato me lo vedo, altrimenti al massimo vado a vedere cosa ha fatto, senza scompormi più di tanto

sarei oltretutto incoerente a cominciare a tifarla ora che è arrivata in fondo...