confermo... il fosfato costituisce la base della vita della cellula... una delle principali modalità di trasporto del segnale all'interno della cellula dipende dall'aggiunta o la rimozione di gruppi fosfato...Annili ha scritto: non mi pronuncio sulla questione etica, vorrei solo precisare un paio di cose sulla parte del discorso del tuo link che riguarda statistiche mediche e processi chimici. ci sono una serie di cantonate a livello di biochimica di base:
non è vero che l'organismo produce solo colesterolo "buono" (cioè HDL) e che abbiamo quello "cattivo" (LDL) solo perché lo assumiamo con l'alimentazione. inoltre, l'LDL non è "cattivo" tout court, ma è l'unico il cui eccesso possa portare a depositi sulle pareti delle arterie. c'è differenza: l'LDL nella giusta quantità è funzionale, anzi essenziale all'organismo umano.
seconda cosa, non è vero che mangiando carne l'acidità del sangue si innalza immediatamente. ci sono solo due cose che passano direttamente nel sangue, l'alcool e lo zucchero. tutto il resto viene digerito e il processo è molto più complesso di così.
non è vero che l'unico modo di neutralizzare la (supposta) acidità eccessiva del sangue sia il fosfato, e non è neanche vero che l'unica fonte di fosfato sono le ossa.
ad esempio, il fosfato è il costituente chiave dell'ATP, la molecola che il corpo utilizza per qualsiasi processo che richieda energia (biosintesi, trasporto attivo transmembrana cellulare...). se davvero potessimo trarlo solo dalle ossa, saremmo degli invertebrati da molti secoli.
vi assicuro che questa non è roba da cervelloni, e non servono ricerche né studi approfonditi, è roba proprio di base. uno che ha sfangato l'esame di biochimica con 18 queste cose le sa.
sulle cause del cancro: fra le altre cause non connesse all'alimentazione cita fumo, alcool, junk food. beh mi sembra che non siano proprio una frazione trascurabile dei fattori di rischio.
infine, "1 mangiatore di carne su 3 ha il cancro" è una statistica che detta così non ha nessun significato.
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Dimmi tu "bom"... cit.

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Re: Vegan (e non solo) a me !
Lo vedi che è utile la tua laurea? BravoValeriONE ha scritto: confermo... il fosfato costituisce la base della vita della cellula... una delle principali modalità di trasporto del segnale all'interno della cellula dipende dall'aggiunta o la rimozione di gruppi fosfato...
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Re: Vegan (e non solo) a me !
sìV.G.41 ha scritto: Quindi, il video è pieno di... chiamiamole imprecisioni.
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Mangio poco formaggio e pochi affettati. Mangio solo 2 uova a settimana (1 intero e 1 bianco) ma dalle ultime analisi il colesterolo è risultato alto 
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Trattato sulla naturalezza della dieta vegana.
L'autore è un certo Marco Vinci, non ho informazioni su di lui quindi prendete lo scritto per quel che è.
Mi sembra che fornisca dei buoni spunti per la discussione.
Una pervicace propaganda pseudoscientifica vuol far credere che la dieta naturale dell'uomo sia quella vegana.
Se la dieta vegana fosse naturale, gli alimenti dovrebbero trovarsi in natura.
Ed invece le piante di cui si ciba l'uomo non esistono in natura: sono varietà ottenute mediante selezione artificiale.
L'illustrazione mostra la derivazione di diverse varietà domesticate (Broccoli, Cavolfiore, Cavolo, Rapa) da un unico progenitore selvatico.
[center]
[/center]
L'ereditarietà dei caratteri è un fenomeno osservabile, evidentemente noto sin dagli arbori dell'agricoltura: ad ogni raccolto i contadini sceglievano le sementi in base alle qualità desiderate, allo scopo di migliorare il raccolto successivo. Operando in tale maniera, nel corso dei secoli, l'uomo ha inconsapevolmente guidato l'evoluzione delle moderne varietà domesticate.
Lo studio della Selezione Artificiale è il punto di partenza scelto da Charles Darwin per l'esposizione della sua celebre teoria.
[center]
[/center]
Grazie alla selezione artificiale, la resa (quantità di produzione) e l'apporto nutritivo (in termini di dimensione del frutto) sono aumentati. Il sapore gradevole è legato alla presenza di zuccheri, di conseguenza la selezione basata sul sapore ha aumentato l'apporto calorico.
Tuttavia, essendo state coltivate per innumerevoli generazioni in un ambiente manipolato dall'uomo (aratura, irrigazione, fertilizzazione) al fine di favorirne la crescita, le varietà domesticate hanno perso la capacità di sopravvivere autonomamente: se l'uomo smettesse di coltivarle, si estinguerebbero. Certune hanno persino perso la capacità di riprodursi a causa dell'impollinazione manuale e della semina. Le più resistenti verrebbero comunque rapidamente sopraffatte dalla vegetazione spontanea infestante nella competizione per la nicchia ecologica.
La sola vegetazione spontanea (quella naturale) non sarebbe sufficiente a sopperire al fabbisogno umano. Infatti l'uomo del paleolitico era necessariamente un cacciatore, sebbene integrasse la dieta con la raccolta di vegetazione commestibile (molte piante sono velenose o indigeste).
La seguente fotografia mostra la "pannocchia" dell'antenato selvatico del granturco.
[center]
[/center]
Quindi, la dieta vegana non è naturale, al contrario è permessa dalla manipolazione della natura.
Una manipolazione che non riguarda soltanto la domesticazione, ma anche l'introduzione di specie alloctone. Gli areali d'origine (luoghi di provenienza) dei progenitori selvatici delle rispettive varietà, sono situati in aree geografiche molto distanti fra loro, in continenti diversi, separati da oceani e catene montuose, perciò non è affatto naturale che si ritrovino coltivate tutte assieme nello stesso orticello.
Per compensare la mancanza di carne dalla dieta, i vegani necessitano di un'ampia diversità di Piante, la quale è stata assicurata dall'introduzione di specie aliene (che non vuol dire "extraterrestri").
Se i vegani che vivono in Europa dovessero rinunciare ai prodotti delle specie originarie di altre aree geografiche, in virtù della naturalezza della propria dieta, gli rimarrebbe ben poco da mangiare.

Un ulteriore tecnica, che ha agevolato la possibilità di intraprendere la dieta vegana, è la coltivazione in serra. La naturale stagionalità delle piante comporterebbe l'assenza di alcuni ortaggi per lunghi periodi, sottoponendo i vegani a carenze alimentari. Ma, grazie al microclima artificialmente ricreato all'interno delle serre, le piante crescono rigogliose anche quando fuori nevica.
Tutto questo è naturale?
[center]
[/center]
pomodori freschi presenti sui banchi dei supermercati in pieno inverno, provengono da serre o sono importanti da paesi tropicali (trasportati per mezzo di navi mercantili e camion).
Mi sono limitato a considerazioni di carattere qualitativo, entrando nel merito delle quantità necessaria a soddisfare la domanda, il ruolo fondamentale è svolto dalla meccanizzazione dell'agricoltura (trattori, mietitrebbia, ecc.) e dalla chimica (diserbanti)... e non venite a dirmi che tanto voi mangiate "bio", perché data la scarsa resa, tale modalità di agricoltura richiede vaste superfici di terra e non risulta dunque sostenibile.
Si noti bene che non è mia intenzione sconsigliare l'adozione della dieta vegana (non è mia competenza farlo), il presente articolo ha il proposito di confutare la disinformazione secondo cui il veganismo sarebbe la dieta naturale dell'uomo.
I vegani sembrano ignorare che la loro scelta di rinunciare al consumo di carne è resa possibile dall'alterazione della natura compiuta dall'uomo a vantaggio di se stesso (antropocentrismo?)
L'autore è un certo Marco Vinci, non ho informazioni su di lui quindi prendete lo scritto per quel che è.
Mi sembra che fornisca dei buoni spunti per la discussione.
Una pervicace propaganda pseudoscientifica vuol far credere che la dieta naturale dell'uomo sia quella vegana.
Se la dieta vegana fosse naturale, gli alimenti dovrebbero trovarsi in natura.
Ed invece le piante di cui si ciba l'uomo non esistono in natura: sono varietà ottenute mediante selezione artificiale.
L'illustrazione mostra la derivazione di diverse varietà domesticate (Broccoli, Cavolfiore, Cavolo, Rapa) da un unico progenitore selvatico.
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[/center]L'ereditarietà dei caratteri è un fenomeno osservabile, evidentemente noto sin dagli arbori dell'agricoltura: ad ogni raccolto i contadini sceglievano le sementi in base alle qualità desiderate, allo scopo di migliorare il raccolto successivo. Operando in tale maniera, nel corso dei secoli, l'uomo ha inconsapevolmente guidato l'evoluzione delle moderne varietà domesticate.
Lo studio della Selezione Artificiale è il punto di partenza scelto da Charles Darwin per l'esposizione della sua celebre teoria.
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Grazie alla selezione artificiale, la resa (quantità di produzione) e l'apporto nutritivo (in termini di dimensione del frutto) sono aumentati. Il sapore gradevole è legato alla presenza di zuccheri, di conseguenza la selezione basata sul sapore ha aumentato l'apporto calorico.
Tuttavia, essendo state coltivate per innumerevoli generazioni in un ambiente manipolato dall'uomo (aratura, irrigazione, fertilizzazione) al fine di favorirne la crescita, le varietà domesticate hanno perso la capacità di sopravvivere autonomamente: se l'uomo smettesse di coltivarle, si estinguerebbero. Certune hanno persino perso la capacità di riprodursi a causa dell'impollinazione manuale e della semina. Le più resistenti verrebbero comunque rapidamente sopraffatte dalla vegetazione spontanea infestante nella competizione per la nicchia ecologica.
La sola vegetazione spontanea (quella naturale) non sarebbe sufficiente a sopperire al fabbisogno umano. Infatti l'uomo del paleolitico era necessariamente un cacciatore, sebbene integrasse la dieta con la raccolta di vegetazione commestibile (molte piante sono velenose o indigeste).
La seguente fotografia mostra la "pannocchia" dell'antenato selvatico del granturco.
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[/center]Quindi, la dieta vegana non è naturale, al contrario è permessa dalla manipolazione della natura.
Una manipolazione che non riguarda soltanto la domesticazione, ma anche l'introduzione di specie alloctone. Gli areali d'origine (luoghi di provenienza) dei progenitori selvatici delle rispettive varietà, sono situati in aree geografiche molto distanti fra loro, in continenti diversi, separati da oceani e catene montuose, perciò non è affatto naturale che si ritrovino coltivate tutte assieme nello stesso orticello.
Per compensare la mancanza di carne dalla dieta, i vegani necessitano di un'ampia diversità di Piante, la quale è stata assicurata dall'introduzione di specie aliene (che non vuol dire "extraterrestri").
Se i vegani che vivono in Europa dovessero rinunciare ai prodotti delle specie originarie di altre aree geografiche, in virtù della naturalezza della propria dieta, gli rimarrebbe ben poco da mangiare.

Un ulteriore tecnica, che ha agevolato la possibilità di intraprendere la dieta vegana, è la coltivazione in serra. La naturale stagionalità delle piante comporterebbe l'assenza di alcuni ortaggi per lunghi periodi, sottoponendo i vegani a carenze alimentari. Ma, grazie al microclima artificialmente ricreato all'interno delle serre, le piante crescono rigogliose anche quando fuori nevica.
Tutto questo è naturale?
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Si noti bene che non è mia intenzione sconsigliare l'adozione della dieta vegana (non è mia competenza farlo), il presente articolo ha il proposito di confutare la disinformazione secondo cui il veganismo sarebbe la dieta naturale dell'uomo.
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Re: Vegan (e non solo) a me !
http://video.ilmessaggero.it/societa/mo ... 1359.shtml
annatelelo a dì a questa de diventà vegana...
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Il video fa abbastanza schifo. 
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Elisa ha scritto:Mangio poco formaggio e pochi affettati. Mangio solo 2 uova a settimana (1 intero e 1 bianco) ma dalle ultime analisi il colesterolo è risultato alto
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Genetica. Mi toccheranno anche i trigliceridi alti. Oltre ovviamente ai problemi cardiaci!
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Re: Vegan (e non solo) a me !
MatteoAsroma90 ha scritto:http://video.ilmessaggero.it/societa/mo ... 1359.shtml
annatelelo a dì a questa de diventà vegana...
E dopo continua pure a magnà pane...
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Re: Vegan (e non solo) a me !
quotando te ma allacciandomi anche al discoso di Anna volevo portare la mia esperienza.Elisa ha scritto:Mangio poco formaggio e pochi affettati. Mangio solo 2 uova a settimana (1 intero e 1 bianco) ma dalle ultime analisi il colesterolo è risultato alto
A novembre le mie analisi segnavano 3 valori in fase di criticità.
Colesterolo a 315
Omocisteina a 53
Creatininemia oltre la soglia consentita, anche se non di molto
Ho deciso di affidarmi ad una nutrizionista, volendo anche perdere dei chili.
la sola palestra fatta ormai da anni quotidianamente non bastava.
in 2 mesi ho perso 9 kg e le analisi fatte ultimamente erano perfette.
Il solo medicinale che ho assunto è stata la folina per contrastare l'omocisteina.
Il colesterolo era doi poco superiore ai 200
L'omocistenia era 11
La creatinemia calata sotto la soglia consentita
Sarei in cattiva fede se omettessi che ho continuato a fare sport tutti i giorni, minimo 1 ora al giorno.
ps: la carne (rossa) la mangio ogni 15 gg, circa 30 gr macinata mischiata a pane latte ed altri aromi che vanno a farcire delle foglie di verza lesse e poi messe al forno.
Re: Vegan (e non solo) a me !
che ci sia stata l'evoluzione portata dall'uomo anche nell'agricoltura mi sembra normale e giusto,un miglioramento con incroci,metodi di coltivazione pur che siano naturali va benissimo(succede con il pollame da decenni per migliorare gli avicoli e i polli da carne,rimangono incroci naturali quindi va benissimo),daltronde anche l'uomo fa parte della natura e con la sua intelligenza aiuta a migliorare il tutto(anche se per la maggior parte del tempo la usa per distruggere tutto),quindi se certe erbe selvatiche sono state migliorate va benissimo,nel contempo le stesse erbe continueranno ad esistere(dove non e' passato l'uomo,c'e ancora tantissimo territorio incontaminato e molto si potrebbe bonificare,ma ci vorrebbe la volonta' di farlo),ci sono al mondo tantissime erbe selvatiche commestibili in europa e in tutto il mondo(alcuni esempi banali http://ambientebio.it/erbe-selvatiche-commestibili/),altre usate come medicinali,disinfettanti etc.,altre che addirittura bonificano i terreni e ripuliscono l'aria e con molte altre proprieta'(http://www.canapaindustriale.it/2013/12 ... ro-di-co2/, http://www.assocanapa.it/agronomia.php),quindi probabilmente per il ritmo di alimentazione di oggi non ci sfareme di sicuro,ma se si ricominciasse a mangiare come si dovrebbe certamente si,chiaramente un po di cacciagione non farebbe male a nessuno ogni tanto,come daltronde succedeva ai tempi passati,sono daccordo con l'articolo invece sulle serre,i prodotti di serra non sono mai come i prodotti di stagione,anzi in certi casi danno anche dei fastidi(i pomodori per esempio,in questo caso parlo per esperienza diretta),ma anche in questo caso le serre sono state usate perche' ormai pretendiamo tutto e subito,daccordo anche sul bio,e' difficilissimo mangiare bio,costa il doppio,lo fanno in pochi(fortunatamente in sardegna ancora parecchi,ma so anche in sicilia,la regione con piu' bio in italia se non sbaglio)e non ci sono molti negozi anche se cercando si trovano (almeno uno)in tutte le citta,che sia insostenibile l'agricoltura bio e' vero sempre per lo stesso motivo,pretendiamo tutto e subito,ma sarebbe la strada da seguire.V.G.41 ha scritto:Trattato sulla naturalezza della dieta vegana.
L'autore è un certo Marco Vinci, non ho informazioni su di lui quindi prendete lo scritto per quel che è.
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Una pervicace propaganda pseudoscientifica vuol far credere che la dieta naturale dell'uomo sia quella vegana.
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Quindi, la dieta vegana non è naturale, al contrario è permessa dalla manipolazione della natura.
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Un ulteriore tecnica, che ha agevolato la possibilità di intraprendere la dieta vegana, è la coltivazione in serra. La naturale stagionalità delle piante comporterebbe l'assenza di alcuni ortaggi per lunghi periodi, sottoponendo i vegani a carenze alimentari. Ma, grazie al microclima artificialmente ricreato all'interno delle serre, le piante crescono rigogliose anche quando fuori nevica.
Tutto questo è naturale?
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Vegan (e non solo) a me !
Carne rossa poca, vado avanti a pollo e tacchino, 2/3 polpette fatte da me. Metto solo il bianco e zucchine lessate per mantenere l'impasto morbido. Eventualmente aggiungo piselli, spinaci o altre verdure. Passate nel bianco montato e nel Pan grattato. Però l'idea delle foglie di verza è ottima! Evito la panatura! Grande Fra' !
Devo provare quella cosa del derivato di soia, di che sa? Devo per forza aggiungere le patate? E più che altro dove lo trovo o come lo faccio?
Devo provare quella cosa del derivato di soia, di che sa? Devo per forza aggiungere le patate? E più che altro dove lo trovo o come lo faccio?
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Re: Vegan (e non solo) a me !
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Re: Vegan (e non solo) a me !
Capisco la logica dei vegetariani, ma quella dei vegani proprio no.

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