Invece l'ucraino esalta?
Gian Piero Gasperini
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Re: Gian Piero Gasperini
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jsl14
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Re: Gian Piero Gasperini
Prima di questa sosta dicevo che la Roma aveva più punti di quelli che meritavamo per il gioco espresso.
Dal rientro secondo me abbiamo raccolto anche meno perché con Parma, Sassuolo e Udinese hai stra meritato e non meritavi di perdere con Milan e Inter.
Se riesce a far ruotare un po' di più i giocatori non dobbiamo mollare un obiettivo.
Speriamo bene.
Lui sta facendo un lavorone
Dal rientro secondo me abbiamo raccolto anche meno perché con Parma, Sassuolo e Udinese hai stra meritato e non meritavi di perdere con Milan e Inter.
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DavideASR91
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Re: Gian Piero Gasperini
La medaglietta per essere l'unico o quasi nell'area romanistocentrica
a non aver mai fatto battutine su druidi, Panoramix & co,
però me la appunto proprio, in pieno capezzolo.
Un caro saluto a un certo giornalista "Iron Man" radiofonico, che oggi tesse grandi elogi di GPG,
il cui calcio da 4 mesi a sta parte non è più definito "stupefacente".
Deontologia.
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Re: Gian Piero Gasperini
Vabbè quel dubbio ce lo abbiamo avuto in tanti, e non era proprio campato in aria.
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!
"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"
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Re: Gian Piero Gasperini
Sono con te sul carro. Semplicemente, si faceva fatica a riconoscere una bravura maggiore all'allenatore il quale, alla guida di una provinciale, aveva ottenuto risultati di enorme rilievo.Daniel Faraday ha scritto: ↑oggi, 10:15 La medaglietta per essere l'unico o quasi nell'area romanistocentrica
a non aver mai fatto battutine su druidi, Panoramix & co,
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Re: Gian Piero Gasperini
Attenzione, tutto giusto, ma quando c'era Bangsbo il sospetto era più che legittimo, personaggio chiacchierato non solo in ambito calcistico.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: Gian Piero Gasperini
Per quanto Bangsbo possa essere stato chiacchierato, certe accuse si sostengono con le prove. Non serviva certo che Gasperini venisse qua per dimostrare la sua bravura, ma se questo è servito a diradare dubbi e manie di complottismo, ben venga.
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Re: Gian Piero Gasperini
La cosa che mi fomenta di più e che siamo solo all'inizio del percoso e c'è la sensazione che si possa migliorare tantissimo. Daje mister, sono sicuro che porterà questa squadra in alto.
La cultura del lavoro paga.
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Re: Gian Piero Gasperini
L'altra cosa che mi fomenta alquanto è il ricordare come, storicamente, i mesi di settembre e ottobre siano quelli più ostici (insieme a febbraio) per le squadre del mister.
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Re: Gian Piero Gasperini
Infatti erano perlopiù sospetti e battute non accuse, il complottismo è roba di bassa lega da lasciare ai pastorelli.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: Gian Piero Gasperini
perche tu pensi che Bangsbo sia una persona... ingenuo...
hai mai visto Bangsbo e Gasperini nello stesso posto nello stesso momento?
hai mai visto una persona vera chiamarsi "Bangsbo"...? chiaramente si tratta dell'acronimo di un droide di cui si possono fare copie
(ecco questo è complottismo... se devi farlo tocca farlo bene... non con le chiacchere da bar e prese in giro)
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Re: Gian Piero Gasperini
Ieri finalmente si è visto un primo abbozzo di gasperinismo nella manovra e nel gioco propositivo. Nei movimenti senza palla lo si vede già da inizio anno. Il secondo goal mi è piaciuto molto. La squadra è finalmente in crescita palpabile e sotto ai nostri occhi prende forma un mezzo miracolo, perché quest'uomo sta ottenendo dei buonissimi risultati giocando senza un reparto. Tra giocatori infortunati, pippe etc. praticamente la Roma non ha un attacco. È incredibile. Baldanzi centravanti è un orrore che speravo non mi sarebbe toccato in sorte.
Ecco perché so che certamente si crescerà ancora, ma che allo stesso tempo incontreremo dei limiti. Alla lunga non avere giocatori in grado di interpretare questo modulo o averli contati, stante il fatto che i fronti da tenere sono tre, relegherà la Roma alla lotta per il quarto posto. Bene, perché fino alla rincorsa del fenomeno Ranieri non riuscivamo a vederlo manco col binocolo, ma se solo non fossimo oberati da tutti questi problemi finanziari, se solo questa società non fosse stata gestita da cani per anni andando dietro ad assurde e irrealistiche chimere da dare in pasto alla piazza, se solo si fosse potuto accontentare Gasperini in estate sul fronte degli attaccanti, quest'anno ci saremmo goduti una bella rincorsa - chissà se di successo - allo scudetto. Roba che manca da troppo tempo.
Ma sono tranquillo. Se si continuerà a costruire la rosa in un certo modo e a lavorare sul valore, sarà l'anno prossimo o al massimo quello dopo ancora. Come vi dico sempre, oggi la Serie A è un torneo ridicolo. Basta semplicemente avere gente che SA di calcio nei ruoli chiave. La competenza è l'unica variabile in un contesto in cui nessuno ha una lira. A esclusione del Milan, che in realtà secondo me potrebbe tornare ad avere un suo peso finanziario.
Per il resto, sarebbe facile oggi cantare le lodi di un professionista esemplare di cui mi onoro di essere da sempre uno dei massimi estimatori a dispetto dello scempio che in più occasioni taluni ne hanno fatto, così come sarebbe facile dire che quando le cose iniziano ad essere fatte con criterio, tenendo d'occhio la realtà, poi i risultati arrivano (e attenzione che il dies a quo non è il giorno dell'arrivo di Gasperini ma quello dell'arrivo di Ranieri!).
Come sempre dunque mi concentrerò sui difetti. Dell'attacco si è detto, ma lì in questo momento si può fare poco. Io vorrei che la manovra vista ieri divenisse il marchio di fabbrica della Roma. Quella è la cifra di Gasperini, quello il sogno che serbavo quando vi dicevo: "Vedrete cosa diventerà l'Olimpico quando la Roma inizierà a giocare a calcio". La Roma è un unicum in Italia, il suo pubblico si esalta quando la squadra è dominante. Da Campo Testaccio, a Liedholm, per arrivare a Spalletti. La simbiosi la ottieni quando la squadra vuole, attacca, tritura. L'assalto all'arma bianca è l'essenza della Roma. La vera Roma, non i surrogati che ci sono stati propinati fin troppe volte per mancanza di risorse o, molto più spesso, di idee. Di questo DNA dovremmo essere orgogliosi. Dovremmo coltivarlo e renderlo una costante non negoziabile, un brand.
Ecco, quello che auspico per la Roma è un cammino netto e potente in questa direzione, prima in campo, poi sul mercato, in fine a livello strutturale e di filosofia permanente. Date una Roma aggressiva, dominante, quadrata a questo pubblico e poi vedrete.
Ecco perché so che certamente si crescerà ancora, ma che allo stesso tempo incontreremo dei limiti. Alla lunga non avere giocatori in grado di interpretare questo modulo o averli contati, stante il fatto che i fronti da tenere sono tre, relegherà la Roma alla lotta per il quarto posto. Bene, perché fino alla rincorsa del fenomeno Ranieri non riuscivamo a vederlo manco col binocolo, ma se solo non fossimo oberati da tutti questi problemi finanziari, se solo questa società non fosse stata gestita da cani per anni andando dietro ad assurde e irrealistiche chimere da dare in pasto alla piazza, se solo si fosse potuto accontentare Gasperini in estate sul fronte degli attaccanti, quest'anno ci saremmo goduti una bella rincorsa - chissà se di successo - allo scudetto. Roba che manca da troppo tempo.
Ma sono tranquillo. Se si continuerà a costruire la rosa in un certo modo e a lavorare sul valore, sarà l'anno prossimo o al massimo quello dopo ancora. Come vi dico sempre, oggi la Serie A è un torneo ridicolo. Basta semplicemente avere gente che SA di calcio nei ruoli chiave. La competenza è l'unica variabile in un contesto in cui nessuno ha una lira. A esclusione del Milan, che in realtà secondo me potrebbe tornare ad avere un suo peso finanziario.
Per il resto, sarebbe facile oggi cantare le lodi di un professionista esemplare di cui mi onoro di essere da sempre uno dei massimi estimatori a dispetto dello scempio che in più occasioni taluni ne hanno fatto, così come sarebbe facile dire che quando le cose iniziano ad essere fatte con criterio, tenendo d'occhio la realtà, poi i risultati arrivano (e attenzione che il dies a quo non è il giorno dell'arrivo di Gasperini ma quello dell'arrivo di Ranieri!).
Come sempre dunque mi concentrerò sui difetti. Dell'attacco si è detto, ma lì in questo momento si può fare poco. Io vorrei che la manovra vista ieri divenisse il marchio di fabbrica della Roma. Quella è la cifra di Gasperini, quello il sogno che serbavo quando vi dicevo: "Vedrete cosa diventerà l'Olimpico quando la Roma inizierà a giocare a calcio". La Roma è un unicum in Italia, il suo pubblico si esalta quando la squadra è dominante. Da Campo Testaccio, a Liedholm, per arrivare a Spalletti. La simbiosi la ottieni quando la squadra vuole, attacca, tritura. L'assalto all'arma bianca è l'essenza della Roma. La vera Roma, non i surrogati che ci sono stati propinati fin troppe volte per mancanza di risorse o, molto più spesso, di idee. Di questo DNA dovremmo essere orgogliosi. Dovremmo coltivarlo e renderlo una costante non negoziabile, un brand.
Ecco, quello che auspico per la Roma è un cammino netto e potente in questa direzione, prima in campo, poi sul mercato, in fine a livello strutturale e di filosofia permanente. Date una Roma aggressiva, dominante, quadrata a questo pubblico e poi vedrete.
BANZAI!
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Re: Gian Piero Gasperini
Se gli compriamo due pedine davanti, la corsa scudetto la facciamo anche quest’anno. Vincere un campionato dipende da un numero infinito di variabili, ma non vedo perché dovremmo toglierci dalla gara se Massara saprà dare quel che deve.
"Tutti gli allenatori parlano di movimento, di correre molto. Io dico che non è necessario correre tanto. Il calcio è uno sport che si gioca col cervello. Devi essere al posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi"
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