Dopo questa conferenza stampa, il momento è propizio per approfondire un po’ il discorso su Tiago Pinto considerando dopo sei sessioni di mercato di cui tre sotto SA.
Intanto lo ringrazio perchè, senza che nessuno glielo abbia chiesto esplicitamente, ha fatto chiarezza sul SA e sul
Transfer Balance.
Resta da capire se questa chiarezza ce l’avevano anche in società quando hanno dato l’okay per prendele Lukaku a certe cifre, per quanto non sposti nulla ai fini pratici.
Io credo di si, la risposta implicitamente me l’ha data con questa frase:
“La squadra deve essere un riflesso dell’ambizione di questa società.”
Nota per chi legge: aggiungo in corsivo opinioni personali, per comodità, a margine dei dati raccolti.
Di seguito le varie liste UEFA dall’insediamento della nuova presidenza a l’ultima consegnata ieri:
1. Della rosa 2020 solamente 10/32 dei giocatori sono ancora oggi a libro paga. Incluso Kumbulla infortunato, Karsdorp e Spinazzola, che sono stati provati a cedere a più riprese, e il trio Bove/Zalewski/Boer della Lista B.
Quindi poco più del 31% del parco giocatori iniziale.
Di questi 10, 4/11simi sono ancora praticamente titolari: Mancini, Smalling, Cristante, Pellegrini
Con Spinazzola avanti nelle gerarchie quando sta bene, e Karsdorp, come detto, ancora in squadra più perchè non è stato ancora venduto, che per altro.
Quindi a fronte di un ricambio/riduzione del 69% della rosa 2020/21, oggi nelle gerarchie dell’allenatore
oltre il 45% dei giocatori considerati titolari è ancora quello ereditato dalla presidenza precedente. Io dico, che non fosse stato per il papocchio di Sassuolo, oggi anche Karsdorp sarebbe la prima maglia a destra. Quindi per me la percentuale è realisticamente del 54%.
2. A giugno 2021 il numero di tesserati in rosa era altissimo.
Non penso ci si possa sorprendere se in quegli anni, con quel parco giocatori, con quegli stipendi e con quei ricavi, si sia andati fuori con l’accuso coi conti del vecchio FPF e la UEFA abbia aperto un indagine.
Indagine, le cui conseguenze
sono iniziate nell’estate 2022.Conseguenze che, come ho avuto modo di scrivere nel recente passato, o erano a conoscenza della presidenza, ma non dell’allenatore, o ne erano pressochè all’oscuro tutti fino all’inverno 2021/22 o giù di li.
In ogni caso, da quel momento le strategie di mercato, e il lavoro di Tiago Pinto cambia (DEVE cambiare) radicalmente rispetto all’anno precedente.
Vediamo la situazione dei giocatori usciti sotto la direzione sportiva di TP
• La stragrande maggioranza non ha avuto esplosioni in carriera tale da giustificare chissà che rimpianti.
• Salta all’occhio come le situazioni di almeno 5 giocatori di alto/altissimo profilo, vale a dire Mkhitaryan, Dzeko, Pedro, Zaniolo, Matic, per motivi estremamente diversi, siano stati causa di mercati di reazione che hanno spostato l’attenzione sulle immediate e reali croniche necessità della squadra.
Qualcuno ha detto “esterni”?
Anche oggi ha ribadito che lui ha un modo di essere più tedesco che latino, rivendicando una sorta di intransigenza. Potrebbe questa sua peculiarità caratteriale essere una sorta di limite nella gestione di uscita o rinnovo per calciatori di un certo calibro che per motivi diversi iniziano ad assumere atteggiamenti scorretti ai suoi occhi?
• Il primo anno TP ha avuto il portafoglio per poter spendere, il SA ancora non c’era, e come ricordiamo sempre, da quella sessione ci portiamo in eredità Rui Patricio, Abraham, Shomurodov e Vina. Interessante notare come TP abbia sostanzialmente, ad oggi, fatto fuori tutti gli esuberi delle gestioni precedenti, ma
abbia ancora (in prestito) il 50% della sua prima sessione di acquisti. Vale a dire Vina e Shomurodov.
Ricordare a TP Vina e Shomurodov ad ogni piè sospinto, alla luce del lavoro fatto nel repulisti di ciò che ha trovato, mi sembra ingeneroso, per quanto sia incontrovertibile il fatto che abbia commesso questi “errori”.
Altri spunti di discussione più ad ampio raggio ascoltando le sue dichiarazioni:
“Devo far quadrare l’aspetto tecnico, economico e strategico.”
“Il settore giovanile è una parte principale della strategia”
• 8/11simi dell’ultima Lista B sono stati venduti. Quest anno solamente Pagano è stato inserito. Pisilli fuori.
A me quest aspetto preoccupa perchè non è stato inserito un serbatoio di ricambio.La bilancia pende sul lato economico a scapito di quello tecnico e strategico. Non vedo conseguenza nei fatti delle sue dichiarazioni sui giovani.
• Riguardo all’aspetto strategico: Semifinale EL con 22 giocatori in Lista A, vittoria Conference League con 21 giocatori (Spinazzola tornò solo per la finale), a Budapest con 19 ed iniziamo il cammino per Dublino con 18.
Occhio ai cartellini nel girone. E speriamo si mantengano integri. Non è la strategia che attuerei io anche se posso capire alcune logiche riguardo all'acquisto del "nome".
• A parte i fedelissimi già citati, dei suoi acquisti nelle 5 sessioni di mercato precedenti solamente Rui Patricio, Svilar, Celik, El Sharaawy e Abraham(infortunato) hanno mantenuto la presenza nella Lista A.
Si è dovuto ricomprare molto, a scapito dell’aspetto economico.
Chiudo con la scenetta dell'acqua che mi ha fatto molto ridere. Continuava a bere da una bottiglia non Ferrarelle e nonostante gli dicessero di togliere la bottiglietta lui l'ha lasciata in bella vista per la quasi totalità dell'intervista.
A voi la palla!