Pepo ha scritto:Dal mio umile punto di vista il processo di modernizzazione e accrescimento del brand non può prescindere da atti quali:
Individuazione di sponsorizzazioni
Stadio o strutture di proprietà
Ecc
Così come non può prescindere dalle vittorie sul campo. Questa discussione invece ha preso un po’ la piega della mancata vittoria in coppa Italia.
Quindi L aspetto societario in senso stretto non può prescindere da un aspetto sportivo. Per esempio se Chelsea e M city oltre agli investimenti non portassero vittorie, il processo sarebbe monco. Stessa cosa per il PSG o per L Atlético Madrid.
Tutte le squadre citate fanno fatica a vincere in Europa ma in patria qualcosa la vincono o l’hanno vinta.
È vero che in Italia esiste la Juventus. Ma è anche vero che la Juve vince per meriti ma anche per demeriti degli altri.
In particolare, se la Roma non può permettersi un mercato faraonico deve non sbagliare le manovre di calciomercato. Perché non può permetterselo. Comprare giocatori rotti o non pronti è un errore di direzione non una sfortuna calcistica.
Come si diceva giustamente, solitamente la Roma deve competere su tre fronti. Allora in sede di mercato devi attrezzarti per competere su tre fronti. Se continuiamo a comprare Gerson (che ci vogliono tre anni per vederlo giocare) e per acquistarlo rinunciamo a giocatori più economici ma più pronti, secondo me si sbaglia. E dico perché: questi prospetti di giocatori sono volti alla costruzione di una plus valenza di mercato e non al raggiungimento di un risultato sportivo.
Il progetto della Roma, la programmazione ecc è monca. Manca la vittoria sportiva.
Non sono d’accordo con la gestione in coppa Italia e mi spiego. Perché in coppa Italia si vedono turn over folli mentre in campionato vai a vincere anche 5-0?
Perché di fatto la coppa Italia non viene vista come una competizione da vincere ma viene vista come “se arriviamo in finale bene”. Per cui i giocatori utilizzati in coppa Italia non sono motivati alla vittoria ma anzi sono catalogati come la squadra B che gioca una amichevole tanto per portare minuti sulle gambe.
È questa la mentalità che mi fa dire che non siamo una grande squadra. Perché se ragionassimo in campo come si ragiona fuori, il defrel di turno deve giocare in coppa Italia come manolas contro il barca.
Quindi riassumendo, le azioni sportive (calciomercato, gestione dello spogliatoio, turn over) non li vedo in crescita come i tasselli che si mettono per i temi societari.
E anche questo dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti. Anche di quelli che pensano che la crescita sia una evidenza che solo i ciechi non riescono a vedere.
Pepo,
il tuo discorso era molto chiaro dall'inizio e cioe` sappiamo tutti che devono tornare i conti e sappiamo tutti che e` fondamentale costruire per il future (stadio, sponsor) ma che se le vittorie non si possono programmare ma la crescita si, e` anche vero che si puo` lavorare un pochino di piu` sulla comptetitivita` nell'immediato, pur nel rispetto dei conti, per incrementare le possibilita` di vittoria nel breve termine, vittoria sportiva senza la quale probabilmente non ti puoi definite grande societa`
solo le storture dialettiche del forum hanno permesso di ridurre il tutto a "o vinci subito e porti i libri in tribunale o costruisci per il futuro e anche se non vinci finche apre lo stadio amen"
i cicli sportivi si costruiscono anche con la continuita` del gruppo, ad esempio: la Roma nella prima stagione Americana compra 11 giocatori, una squadra intera: Stekelenburg, Nego, Kjaer, Heinze, Jose Angel, Gago, Pjanic, Lamela, Borini, Bojan, Osvaldo e nel segno di quella discontinuita` decide di mettere da parte frettolosamente giocatori che avevano ancora un perche in Serie A come Pizarro (tra i migliori registi della Serie A nelle due stagioni successive) e Borriello (che veniva da una stagione a doppia cifra, subito etichettato come "problema" al primo ronzio di microfono acceso). ebbene agli albori della stagione 2013-14, cioe` solo due anni dopo, di quella nuova squadra comprata gia` era rimasto solo Pjanic.
che la Roma dovesse immettere giocatori giovani per ricapitalizzare il valore del proprio parco giocatori lo sappiamo. che nell'estate 2013 si e` dovuto vendere parecchio per necessita` di conti perche non eri entrato nelle coppe per due anni di fila pure, ma era normale cambiare cosi` tanto, e se anche lo fosse stato, non possiamo dire che nel cambiamento probabilmente hai sbagliato se dopo poco hai lasciato per strada 10 11mi di quello che avevi costruito?
purtroppo si torna sempre al punto di partenza: c'e` chi in maniera fideistica si risponde sempre "se e` stato fatto cosi` si vede che si poteva fare solo cosi" e chi pensa che pur con i paletti del rispetto dei conti e della costruzione per il futuro ci si poteva muovere in maniera diversa, a vantaggio del discorso sportivo
io la vedo come Pepo, qualche cosa si poteva fare diversamente, anzi penso che rimosso Sabatini un nuovo indirizzo gia` lo stiamo vedendo. se verra` fatto un mercato all'altezza (all'altezza di quelle che io penso siano le esigenze, non all'altezza di quello che vuole Monchi che non e` altro che una supercaxxola dialettica per dire "come fanno, fanno bene") secondo me qualcosa l'anno prossimo la si vince