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Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: lun 26 mag 2014, 18:01
da oswald
Mi aspettavo una piccola digressione sul dentista coreano che eliminò l'Italia. :giu:

Pak Doo Ik, l'imprendibile fulmine asiatico che nel tempo libero si dilettava nella sublime arte odontoiatrica. :)

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: lun 26 mag 2014, 18:02
da pisodinosauro
oswald ha scritto:Mi aspettavo una piccola digressione sul dentista coreano che eliminò l'Italia. :giu:

Pak Doo Ik, l'imprendibile fulmine asiatico che nel tempo libero si dilettava nella sublime arte odontoiatrica. :)

non ne ho parlato?
avevo letto qualcosa di interessante , invece sulla corea...devo ritrovare l'articolo...

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: lun 26 mag 2014, 19:35
da pisodinosauro
11 - Lo scontro teutonico.


Ad una lettura disattenta, il quarto di finale tra Germania e Uruguay, la Germania sudamericana, può sembrare una partita con un risultato scontato, e quindi con uno svlgimento scontato.

4 a 0. Tutti a casa.

Tutt'altro, questa partita ha risvolti grotteschi, per non dire truffaldini.

Diciamo intanto che l'arbitro è inglese, e che col risultato sullo 0 a 0 , non concede agli uomini di Montevideo un rigore grosso come una casa - fallo di mano sulla linea di Schnellinger - e nega la relativa superiorità numerica per i celesti.

E che poi, dopo il vantaggio tedesco, ben due giocatori della compagine sudamericana vengono espulsi pretestuosamente dall'arbitro, in quanto innervositi dall'arbitraggio a senso unico.

Nel finale tre gol arrotrondarono il risultato per quello che sembra un agevole passaggio del turno, ma non lo è.

Quella Germania, giovanissima, presenta gia i vari Beckenbauer, Sepp Maier, Seeler, Haller, Held, Hoettges, Overath, Grabowsky....inizia un decennio di vittorie e conquiste germaniche.

Ma non da questa volta.

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: lun 26 mag 2014, 19:36
da pisodinosauro
12 - Malvinas, la guerra 15 anni prima.

L'Inghilterra si era avvicinata al mondiale, rinunciando già da qualche tempo al sistema di Champman, ovvero il WM.

Ramsey co­struisce attorno a Bobby Charlton e Bobby Moore un comples­so omogeneo, rapido negli sche­mi e che si avvale di una note­vole spinta offensiva con gli inserimenti continui sulle fa­sce laterali.
Al centro della di­fesa ha piazzato Jackie Charlton, con Moore in fase difensiva ed elegge in Nobby Stiles il gioca­tore fondamentale, implacabile nell'anticipo sul migliore degli av­versari, il centromediano perfetto.

Sul centrocampo la squa­dra si avvale dell'estro e del genio di Bobby Charlton, uscito miracolosa­mente vivo dalla catastrofe aerea di Monaco,
In attacco Ramsey puntava su Greaves e su Hunt, oppure sul trio Hunt-Charlton-Hurst che forniva maggiore equilibrio ed una maggiore incisi­vità; sulle ali Alan Ball a destra e Martin Peters a si­nistra, a svolgere le funzioni di «tornante».

Per l'incontro inaugurale contro l'Uruguay, Ram­sey aveva schierato: Banks; Co­hen, Wilson; Stiles, J. Charlton, Moore; Ball, Greaves, B. Charlton, Hunt e Connelly, ma il «team» mancò di incisività, facendosi irretire nella manovra lenta e metodica degli uruguagi.

Nel quarto di finale contro l'Argentina la situazione era tuttaltro che semplice.
Gli ar­gentini con la difesa chiusa, sostanzialmente controllavano il gioco man­tenendo il possesso della palla; gli inglesi non riuscirono a ren­dersi pericolosi. La partita correva su binari inu­suali per gli uomini di Ramsey, bloccati ed irretiti; ma alla faccenda rimediò l'arbitro Kreitlen, prima espellendo il ca­pitano albiceleste Rattin che chiedeva solo chia­rimenti, poi con­cedendo ai bianchi una rete di Hurst viziata da fuorigioco.

Fu il futuro baronetto a defini­re «animals» gli argentini al termine dell'incontro e lo «slo­gan» fu immediatamente raccolto dal pubblico.
Un arbitro tedesco favoriva la semifinale all'Inghilterra, un arbitro inglese aiutava la Germania contro l'Uruguay, sarebbe stato possibile ipotizzare una finalissima diversa da Inghilterra contro Germania?

E soprattutto, avrebbe mai l'Argentina potuto vendicare quella immeritata sconfitta?

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: lun 26 mag 2014, 23:25
da moro
pisodinosauro ha scritto: ne parleremo nel mondiale del 1950...abbi pazienza...un altro modulo di gioco molto in voga in Brasile ed in parte del sudamerica....
Ok ok :D !!

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 6:45
da pisodinosauro
moro ha scritto: Ok ok :D !!
Oppure, se riesco, metto qualche schema per far vedere....

Non sono un appassionato di schemi, comunque...

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 13:04
da pisodinosauro
grazie post

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 17:32
da Brasileiro
Abbiamo perso il tricampionato perche la preparazione brasiliana é stata un pecatto...

Troppi giocatori vecchi, Garrincha con serissime problemi di alcool e lontano del suo meglio, 44 giocatori andati a ritiro e giovanissimi senza esperteza come Tostão, Edu ecc...

Il risultato é stato quello, in 3 partite, il Brasile ha fatto 3 formazione diverse

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 18:05
da pisodinosauro
ecco qualche schema degli anni 30 e 50


Piramide, inizio 900
Immagine


Metodo WW di Pozzo, Italia anni 30
Immagine


Sistema WM di Chapman, Inghilterra anni 30

Immagine

Diagonal Brasiliana, anni '50
Immagine

Sistema MM, Ungheria anni '50
Immagine

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 18:27
da pisodinosauro
13 - Road to Wembley.


Le semifinali si svolgono regolarmente, sia nello svolgimento che nel prevedibile risultato.

Un timoroso Portogallo, che si trova al mondiale con relativa esperienza di squadra nazionale, prova ad affrontare la fortissima Inghilterra, ma perde prima di entrare in campo; i lusitani non credono all'impresa, e le lacrime di Eusebio all'uscita dallo stadio testimoniano la delusione per una partita inferiore alle aspettative, bloccato da Styles in ogni azione.

2 a 1 che non lascia scampo, ottenuto con una doppietta di Bobby Charlton, solo alla fine danni limitati da Eusebio su rigore.

La Germania batte una insidiosa URSS, sempre 2 a 1, gol di Haller e Beckenbauer, solo al 90esimo i sovietici accorciano le distanze; c'è da dire che il consueto arbitraggio di favore, obbliga i sovietici a giocare di fatto in 9, per espulsione di Cislenko, il bomber della Dinamo Mosca, ed un infortunio di un altro giocatore, metodicamente tartassato.

E' fatta, la finale scritta, ovvero Inghilterra contro Germania, si giocherà realmente; le due squadre hanno percorso una cammino parallelo, speculare.
Ora i destini sicuramete si divideranno, tra gioia e disappunto.

Una nota solo per Eusebio, stella mozambicana, la perla nera...
Gli appellativi per questo meraviglioso giocatore, che da poco ci ha lasciato, si sprecavano.
Bela Guttman, mitico allenatore del Benfica, venne informato che in Mozambico avevano visto giocare un ragazzino velocissimo e bravissimo col pallone: era lui, venne convocato per un provino e rimase a Lisbona, col Benfica e la nazionale.
Velocissimo, tiro potente, meraviglioso dribbling in corsa, si segnala come il Pele europeo, uno dei più prolifici ed interessanti giocatori degli anni sessanta e della storia del calcio.
Molte volte le ricche squadre itaiane provarono a strapparlo al Benfica, invano.

La sua storia si racchiude in una recente statistica: 716 parite disputate, 744 gol segnati.
Capocannoniere del mondiale inglese con 9 reti.
Punto

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 18:58
da oswald
No, un momento... fermi tutti. pisodinosauro ha postato correttamente delle immagini sul forum. :o :shock: :o :shock: :o :shock:

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 20:01
da pisodinosauro
14 - Atto finale, parte prima


Lunga la strada per arrivare alla finalissima.

I campioni in carica azzoppati nel girone.
Una nobile decaduta, ridicolizzata da dilettanti asiatici, a Middlesbrough.
Una scintillante squadra, con un fenomeno, che ribalta uno 0 a 3 in un 5 a 3 in mezzora.
Arbitri decisi dela presidente della FIFA, l'inglese Rous.
Inghilterra e Germania scortate da arbitraggi discutibili fino alla finale.
Germania che gioca quarti e semifinale in 11 contro 9.

Ma ora tutto questo si cancella; le due favorite, anzi la favorita e la damigella d'onore si devono sfidare, faccia a faccia.

Due squadre simili, forti fisicamente, che corrono e con buona tecnica: e due leader, Bobby Charlton e Beckenbauer.

Come finirà?

E soprattutto, è possibile che in questo mondiale controverso, gli arbitri possano assurgere a protagonisti anche nella finale, davanti agli occhi della regina Elisabetta II?

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 20:16
da moro
pisodinosauro ha scritto:ecco qualche schema degli anni 30 e 50


Piramide, inizio 900
Immagine


Metodo WW di Pozzo, Italia anni 30
Immagine


Sistema WM di Chapman, Inghilterra anni 30

Immagine

Diagonal Brasiliana, anni '50
Immagine

Sistema MM, Ungheria anni '50
Immagine
Santo cielo che strana la diagonal !!

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 21:26
da pisodinosauro
moro ha scritto: Santo cielo che strana la diagonal !!

oggi potrebbe essere un 3-4-3 a rombo...un po strano, si...

Re: La Coppa Rimet raccontata, era dei marziani - Inghilterr

Inviato: mar 27 mag 2014, 21:44
da pisodinosauro
15 - Atto finale, parte seconda.


Quando Bobby Moore alza al cielo la coppa Rimet, ricevuta dalle mani delle regina Elisabetta , non immagina che l'episodio avvenuto al 100 minuto, sia l'episodio più controverso del calcio mondiale, forse pari al gol di Maradona di Messico 1986, la mano di Dio.

Il gol/non gol di Hurst rimane ancora oggi come uno dei casi storici.

La partita venne affidata all'arbitro Dienst, svizzero; certo, gli arbitri inglesi e tedeschi questa non potevano arbitrarla.

La Germania passa in vantaggio col solito Haller, ma Hurst riporta velocemente l'Inghilterra sul pari.

Fino al 77esimo succede poco, partita equilibrata, caratterizzata dal fatto che gli allenatori, che conoscevano bene l'avversario, annullano di fatto le fonti di gioco, Charlton e Beckenbauer, con una reciproca marcatura.

Al 77esimo Peters porta in vantaggio i padroni di casa...e solo allo scadere, quando ormai Wembley stava preparando i festeggiamenti, la Germania riesce ad andare sul pari, e protrarre il gioco fino al 120esimo.

Ma al minuto 100, un traversone di Alan Ball, viene colpito da Hurst, la palla sbatte sulla traversa, e poi torna in campo; gli inglesi esultano, è gol! Tutto Wembley è in piedi, garriscono al vento le croci di San Giorgio... ma l'arbitro non ha visto.

Sarò compito del guardalinee azero correre verso il centro del campo, sanzionando il gol, il vantaggio dell'Inghilterra, fino poi al tondo 4 a 2 finale.
Fine dei giochi.

La perfida albione rimette le mani sul calcio, l'egemonia è nuovamente anglosassone, le umiliazioni del 1950 e la disfatta di Wembley contro l'Ungheria del 1953 sono un ricordo: il calcio è tornato a casa.