porcaccia ha scritto:Una postilla sulle storie raccontate da Buffa: strepitose!
Contestualizzate e con importanti richiami storici.
Cose che non ho nai visto nella tv italiana.
eh, la storia di Carlos Caszely è importante...quella dello Zaire molto romanzata, ma edificante del periodo.
Buffa comunque è veramente bravo ma si lascia un po trascinare...dal compiacersi
da vedere la storia di Arpad Weisz...esempio
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 10:46
da il_noumeno
pisodinosauro ha scritto:
eh, la storia di Carlos Caszely è importante...quella dello Zaire molto romanzata, ma edificante del periodo.
[underline]Buffa comunque è veramente bravo ma si lascia un po trascinare...dal compiacersi[/underline]
da vedere la storia di Arpad Weisz...esempio
In che modo?
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 11:06
da ManoloAsr
a proposito di mondiali raccontati..
ma voi ricordate un cartone animato nel 94 di un vecchio nonno che raccontava ai nipotini dei mondiali? era bellissimo..ma non ricordo il nome
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 11:24
da totti1montella4
ManoloAsr ha scritto:a proposito di mondiali raccontati..
ma voi ricordate un cartone animato nel 94 di un vecchio nonno che raccontava ai nipotini dei mondiali? era bellissimo..ma non ricordo il nome
mah...è uno preparatissimo, a cui però fare il "piacione".
Niente di male, per carità...
secondo me è molto legato alla sensazionalità dell'evento, che all'evento stesso.
La pronuncia in lingua originale invece che nella normalissima traduzione italiana...difetto tipico di Sky, tra l'altro...
magai ad averne di giornalisti preparati alla Buffa
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 12:35
da il_noumeno
pisodinosauro ha scritto:
[underline]secondo me è molto legato alla sensazionalità dell'evento, che all'evento stesso.[/underline]
La pronuncia in lingua originale invece che nella normalissima traduzione italiana...difetto tipico di Sky, tra l'altro...
cioè?
Sulla lingua straniera: se usi un termine straniero quando hai a disposizione il termine italiano capisco possa dare fastidio. Ma quando l'utilizzo del termine straniero serve ad arricchire un racconto o a dettagliarlo meglio (e al limite anche a farti imparare qualcosa) non ci vedo nulla di male (e mi pare che con Buffa sia più il secondo caso).
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 12:37
da Alevt86
ManoloAsr ha scritto:
bravooo
fantastico quando per parlare della finale dei Mondiali di Italia '90 e del rigore più che dubbio fischiato alla Germania, il vecchietto ricorda che in quel momento gli passa una bandiera dei crucci davanti e non vede l'azione
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 12:41
da Hal
Freedom ha scritto:Per me Buffa è il top del top.
[youtube][/youtube]
da vedere
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 14:33
da pisodinosauro
5 - La partita del secolo.
Così viene definità la semifinale tra Italia e Germania Ovest, propobilmente perchè la storia la scrive sempre chi vince, dubito che i tedeschi lo pensino allo stesso modo; la partita della lapide a ricordo nello stadio Azteca...sempre che ci sia effettivamente, e che non vega rimossa da una ristrutturazione dello stadio...i lavori di ammodernamento spesso spengono i ricordi delle cose , per via di una modernità che da sola, non vale nulla.
Le due squadre arrivano sicuramente col morale alle stelle: l'Italia va in semifinale ad un mondiale dopo decenni di brutte figure; ed ha ritrovato Riva. La Germania ha vendicato la finale di Wembley, piegato la supponenza degli inglesi e trovato un goleador eccezionale, Gerd Muller, che finalizza qualunque cosa gli passi vicino, ed un leader della squadra, anzi un giocatore che diverrà emblema del calcio tedesco di sempre, Franz Beckenbauer.
Di Beckenbauer e Muller ne parleremo nel mondiale del 1974, dico solo che che con Mayer ed Overath saranno l'ossatura della squadra ; anche della rivalità tra Bayen e Borussia Moenchegladbach negli anni 70 (e nei mondiali del 74) ne parleremo a tempo debito.
L'Italia vince la partita perchè...
perchè una squadra la doveva vincere
perchè è una partita stramba
perchè segna gol che hanno una valenza tecnica
perchè la Germania insacca solo gol occasionali
perchè Riva si sveglia
perchè Beckenbauer gioca gran parte dell'incontro con un braccio ancorato al collo
perchè la Germania non ci ha mai battuto nelle competizioni ufficiali
perche la Germania aveva nelle gambe i supplementari con l'Inghilterra
forse perchè litalia era piu forte....
Ricordo nitidamente i supplementari che vidi in diretta, ma con gli occhi di un bambino che alla fine, neanche capiva bene cosa stesse accadendo.
I due minuti col pareggio di Muller ed il gol finale di Rivera, che prende in controtempo Mayer...sono da cineteca.
Quella vittoria spalanca le porte alla finale...con limbattibile Brasile di Pele, che nel frattempo liquida la pratica Uruguay con un comodo 3 -1 ...
La partita finale non ha storia, ma poteva averla effettivamente, e molto diversa...oppure no.
PS: anni dopo Schnellinger, aurtore del pareggio al '91 che portò ai supplementari, confidò di aver segnato solo perchè aveva deciso di salire verso la porta, dato che gli spogliatoi erano in quella direzine...da non credere, calcio di altri tempi.
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 14:45
da pisodinosauro
il_noumeno ha scritto:
cioè?
Sulla lingua straniera: se usi un termine straniero quando hai a disposizione il termine italiano capisco possa dare fastidio. Ma quando l'utilizzo del termine straniero serve ad arricchire un racconto o a dettagliarlo meglio (e al limite anche a farti imparare qualcosa) non ci vedo nulla di male (e mi pare che con Buffa sia più il secondo caso).
infatti, io dico solo che si compiace, nulla di più...
Re: I mondiali di calcio raccontati - Mexico 70
Inviato: lun 14 apr 2014, 16:16
da pisodinosauro
6 - Epilogo
Quando Carlos Alberto infila la porta di un demoralizzato Albertosi, per siglare il 4 -1 finale, la partita è finita da un pezzo.
E sono già state parcheggiate le tante macchine colorate o tappezzate di tricolore, come anche le improvvisate bandiere verdebiancorosse appese ai balconi, compresa la mia.
Le sere prima, c'era un delirio di Fiat 500 camuffate, di parrucche tricolori...di foto di Pelè derise, anche con scritte non proprio etiche, ma erano gli anni settanta; tutto finito.
Ci sarà un motivo che l'Italia, nelle manifestazioni ufficiali, ha sempre perso con il Brasile in caso di finale e sempre vinto in caso di eliminatoria.
La partita rimane viva fino alla fine del primo tempo; anzi fino al gol di Pele, con uno stacco da storia del calcio, le migliori occasioni capitano sui piedi degli attaccanti azzurri, sia Riva che Boninsegna.
Ma al gol del 2-1 di Gerson, la luce scende e cala il sipario sulle ambizioni azzurre.
Un po' il divario tecnico, un po' la stanchezza, un po' le scarse armi e la capacità di variare in corsa la partita, gli ultimi sei minuti della staffetta Mazzola/Rivera sono solo il purtropo indegno finale di una spedizione che comunque aveva riportato l'Italia sul tetto del mondo dopo 32 anni.
Peccato per i fischi e le uova a Linate, all'arrivo degli azzurri...peccato, veramente.
Ed ancora non immaginavamo cosa sarebbe successo 4 anni dopo, quando l'Italia rientra con la coda tra le gambe e, soprattutto, vede il calcio trasformarsi in maniera definitiva.
La Coppa Rimet prende definitivamente la strada per Rio de Janeiro, fino alla sua sparizione dalla sede della Federcalcio brasiliana, la CBF.
La fine della Coppa Rimet, cimelio di un calcio fatto di passione e campi approssimativi, di allenamenti scarsi ma di grandissima tecnica, coincide con la nascita dei Campionati del mondo di Calcio, la cui prima edizione avviene nel 1974, in Germania Ovest.
Il fatto che il trofeo Rimet sia sparito per sempre, forse trasformato in un lingotto...la dice lunga sull'animo umano, ma questa è una mia personalissima considerazione.
Il 1974 è la data spartiacque tra il calcio passato e quello moderno e segne definitivamente il calcio attuale; in realtà il processo era già iniziato da qualche anno, ma come al solito ci vuole un forte impatto per farlo capire a tutti.
Quello del 1974 è anche il più bel mondiale di calcio visto, insieme forse a quello del 1978 e 1982; le vette raggiunte in quelle edizioni temo siano irripetibili, sia per le novità che per il valore dei giocatori...da Cruijff a Beckenbauer, da Kempes a Neeskens, da Maradona a Zico, da Platini a Paolo Rossi.
Nel bene e nel male...nasce un nuovo modo di giocare a pallone.