ForzaMagica ha scritto:Le difficoltà ci sono, non si possono e non si devono negare. Come pure l'amarezza.
La cosa che noto è che molti parlano del momento attuale come se fosse un inaccettabile vulnus ad una tradizionale storia di successi e soddisfazioni.
Il sospetto è che l'aria di Roma deteriori in modo sensibile le capacità mnemoniche.
Ma forse anche la mia memoria, vista anche l'età, è compromessa. Infatti voglio chiedere aiuto a voi per ricordare se e quando, nei ricorrenti momenti difficili della Roma, ci sia stato un medesimo clima di tragedia nei tifosi e di acredine e disfattismo da parte dei vari "commentatori" e romanisti a targhe alterne di cui questa piazza sembra proprio non possa fare a meno.
La differenza sta nelle aspettative, molte delle quali sono state disattese in questi due anni.
Se si fosse tenuto un profilo più basso (del tipo: "la società deve essere risanata, investiremo su talenti giovani e appena possibile torneremo competitivi") la delusione sarebbe stata minore.
Invece si è (stra)parlato di calcio arrogante, giocatori roboanti, campioni che vestiranno la maglia, Champions League e addirittura scudetto (De Rossi è stato messo alla gogna per aver detto: "non prendiamo in giro i tifosi, non siamo da scudetto"), "siamo ambiti da molti allenatori" (sono venuti nell'ordine: Luis Enrique, Zeman e Garcia, non proprio il top).
Poi c'è stata la ciliegina (tanto cara ad Andreazzoli) della Coppa Italia. Questi sono i risultati: disfattismo, clima ostile, contestazioni, sfiducia diffusa.
Ciò non toglie che tiferemo sempre la Roma, quando scende in campo (almeno per me è così).