AS Roma Forum

shaka ha scritto: le palle e la personalità te le da il gioco, nient'altro...puoi ringhiare quanto vuoi, ma sempre lì rimani se non hai uno spartito

Ma nel 2001 la Roma non aveva un grande spartito ma oltre che di giocatori forti, era piena di giocatori con le palle, aveva un'allenatore con le palle, un presidente con le palle ed è arrivato nonostante tutto a giocarsi lo scudetto all'ultima giornata... Ed ha vinto solo quello.
Capello dopo la vittoria dello scudetto disse che avevano vinto nonostante l'ambiente, perché erano stati molto bravi ad isolarsi da tutto quello che veniva detto.
A questo proposito consiglio di leggere questo post da applausi dell'utente nakata
http://www.asromaforum.it/forum/viewtop ... 20#p383636

l'ambiente di Roma...soprattutto romanista non è facile...ma per niente proprio

macellaio ha scritto:un presidente con le palle

a me sta storia delle palle me sembra tanto una semplificazione e anche na mezza cavolata...

ValeriONE ha scritto:a me sta storia delle palle me sembra tanto una semplificazione e anche na mezza cavolata...

ma magari fosse una semplificazione... in realtà è pure peggio...

Secondo me la colpa e' nostra. Di noi tifosi, che facciamo sentire il primo arrivato come un fuoriclasse. Basta una giocata. Chi si ricorda quel Roma-Fiorentina con Bartelt in campo? Ancora mi ricordo il comment di molti tifosi: fenomeno, fuoriclasse, etc...Il calciatore si crogiola, si sente arrivato. Poi legge I giornali (perche' li leggono), accendono le radio (perche' le ascoltano) e il gioco e' fatto. In altre piazze non e' cosi'. Abbiamo festeggiato Totti per una settimana. A ilano o Torino una cosa del genere non sarebbe successa. Il famoso ambiente siamo noi. Siamo noi che creiamo I giornali, le radio, I siti web...Poi ogni tanto arriva il calciatore talmente forte che va al di la' di tutto e tutti.

ValeriONE ha scritto:a me sta storia delle palle me sembra tanto una semplificazione e anche na mezza cavolata...

Più che di palle, io parlerei di mentalità.
La mentalità si acquisisce con le VITTORIE.
Purtroppo i nostri giovani devono fare tutto da solo.
Pogba è Pogba perchè s'allena con Pirlo, Scholes Giggs...gente che trasuda scudetti.

giùlemanidamarra ha scritto: Più che di palle, io parlerei di mentalità.
La mentalità si acquisisce con le VITTORIE.
Purtroppo i nostri giovani devono fare tutto da solo.
Pogba è Pogba perchè s'allena con Pirlo, Scholes Giggs...gente che trasuda scudetti.

ecco molto meglio...

gladio ha scritto:Secondo me la colpa e' nostra. Di noi tifosi, che facciamo sentire il primo arrivato come un fuoriclasse. .

o pippe,non c'e equilibrio,i calciatori da questo sono condizionati purtroppo,io societa' proverei a fare qualcosa in questo senso,certo non puoi obligare i calciatori a non leggere,sentire giornali e radio,ma almeno provare in questo senso per me sarebbe positivo,isolarli da tutto e tutti anche se e' difficile.

gladio ha scritto:Secondo me la colpa e' nostra. Di noi tifosi, che facciamo sentire il primo arrivato come un fuoriclasse. Basta una giocata. Chi si ricorda quel Roma-Fiorentina con Bartelt in campo? Ancora mi ricordo il comment di molti tifosi: fenomeno, fuoriclasse, etc...Il calciatore si crogiola, si sente arrivato. Poi legge I giornali (perche' li leggono), accendono le radio (perche' le ascoltano) e il gioco e' fatto. In altre piazze non e' cosi'. Abbiamo festeggiato Totti per una settimana. A ilano o Torino una cosa del genere non sarebbe successa. Il famoso ambiente siamo noi. Siamo noi che creiamo I giornali, le radio, I siti web...Poi ogni tanto arriva il calciatore talmente forte che va al di la' di tutto e tutti.

Io mi ricordo l'accoglienza di Adriano.. sembrava fosse venuto un fuoriclasse

per me è l'ambiente romanista che è malsano purtroppo

cravenroad ha scritto: Io mi ricordo l'accoglienza di Adriano.. sembrava fosse venuto un fuoriclasse

Infatti, 'ste cose succedono solo a Roma. Quando arrivo' Kaka al Milan fu una cosa quasi normale. Con Adriano fu messa su un'operazione mediatica da paura perche' la societa' stave cercando di rimanere attaccata alla Roma. Un po' come la presentazione dello stadio. E in tanti hanno abboccato...

cravenroad ha scritto:Risposta scientifica: siamo al centro di un nodo di Hartmann

io sono sempre più convinto che l'ambiente Roma (giornali e radio su tutto) sono deleteri alla squadra Roma.
serve in primis un allenatore "cazzuto", e poi 3 o 4 giocatori da selezionare prima per la testa che per la classe.
Serve carattere e agonismo, la classe e la giovinezza già ci sono...
Nella fattispecie credo basterebbe rottamare quelle 3 o 4 cariatidi rimaste (Julio Sergio, Burdisso, Taddei, il buon Perrotta, ...), fare cassa con Osvaldo e, al limite, un De Rossi per me irrecuperabile ai livelli che furono, e acquistare un terzino, un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante esterno.
Però gente vera, già fatta, con gli attributi. E l'unico campione sopra le righe potrebbe essere il centrocampista.
Tecnica e classe in squadra ci sono, mancano i giocatori capaci di mettersi la squadra sulle spalle nei momenti difficili...

giùlemanidamarra ha scritto:Oltre ad aver perso per colpa delle scelte del mister.

E' la nostra storia purtroppo.
Le scelte del MR contro il Parma furono identiche.
E' proprio l'approccio mentale che è sbagliato.