bibbiena78 ha scritto:E credi che a Milan ed Inter interessi farti crescere?
Per quanto ti sembrerà assurdo e illogico a tutto il calcio italiano converebbe che piazze come Roma, Firenze o Napoli vincessero lo scudetto almeno ogni 5 anni... perché crea competitività, crea la voglia di vincere alle stesse tre strisciate
se poi Capello ti chiede un pezzo da 90 all'anno e tu gli dai Cufré o De Laurentis vende Lavezzi per prendere Beherami la colpa non è né dell'Inter, né del Milan
sicuramente, dovendo scegliere, l'Inter società preferirebbe uno scudetto della Roma a uno della Juve o del Milan
Don't look back (ooh, a new day is breakin')
It's been too long since I felt this way
I don't mind (ooh, where I get taken)
The road is callin', today is the day
al massimo ce ne hanno fregato uno (quello di Spalletti)
nel 2009/2010 l'Inter non ha rubato assolutamente nulla, al di là di Inter - Sampdoria con la Samp che in superiorità si è chiusa nell'area di rigore (e che secondo me pure 9 contro 11 avrebbe perso per manifesta superiorità dell'Inter)
uno può dire quello che gli pare, ma la realtà dei fatti è che Rosella Sensi non meritava nessuno scudetto e l'Inter è stata sempre almeno 5 volte più forte della Roma (che per miracolo ne avrebbe vinto uno di scudetto)
il resto è pura piagnoneria... perché di fatto pure il Milan e l'Inter perdono gli scudetti... anche con arbitraggi a sfavore. Ma è evidente che se ti presenti ai nastri di partenza con Kaka e Shevchenko o Gullit e Van Basten o con Ibrahimovic e Maicon anno dopo anno è ovvio che vinci al di là di tutto
1980/81 e 2007/08 a parte, la Roma quando voleva ha sempre vinto
se poi la Roma c'ha avuto Ciarrapico o Anzalone non è colpa nel del Milan o dell'Inter al contrario del pensiero delle tradizioni popolari di questa città
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principe68 ha scritto:c'hanno fregato due scudetti?
al massimo ce ne hanno fregato uno (quello di Spalletti)
nel 2009/2010 l'Inter non ha rubato assolutamente nulla, al di là di Inter - Sampdoria con la Samp che in superiorità si è chiusa nell'area di rigore (e che secondo me pure 9 contro 11 avrebbe perso per manifesta superiorità dell'Inter)
uno può dire quello che gli pare, ma la realtà dei fatti è che Rosella Sensi non meritava nessuno scudetto e l'Inter è stata sempre almeno 5 volte più forte della Roma (che per miracolo ne avrebbe vinto uno di scudetto)
il resto è pura piagnoneria... perché di fatto pure il Milan e l'Inter perdono gli scudetti... anche con arbitraggi a sfavore. Ma è evidente che se ti presenti ai nastri di partenza con Kaka e Shevchenko o Gullit e Van Basten o con Ibrahimovic e Maicon anno dopo anno è ovvio che vinci al di là di tutto
1980/81 e 2007/08 a parte, la Roma quando voleva ha sempre vinto
se poi la Roma c'ha avuto Ciarrapico o Anzalone non è colpa nel del Milan o dell'Inter al contrario del pensiero delle tradizioni popolari di questa città
occhio eh...in questo discorso che ho fatto non era per difendere la sensi....figuriamoci....era per dire che la roma con ipotetiche alleanze non c'ha mai fatto un callo....
comunque anche nel 2009-2010 c'hanno provato...te scordi roma inter in casa vinta 2-1?....1-1 de milito su fuorigioco grosso come na casa...
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa
MatteoAsroma90 ha scritto:
occhio eh...in questo discorso che ho fatto non era per difendere la sensi....figuriamoci....era per dire che la roma con ipotetiche alleanze non c'ha mai fatto un callo....
comunque anche nel 2009-2010 c'hanno provato...te scordi roma inter in casa vinta 2-1?....1-1 de milito su fuorigioco grosso come na casa...
La Roma non ha mai fatto un callo perché c'ha avuto presidenze che dire ridicole è dir poco
e Viola a parte gli unici che hanno fatto qualcosa di buono (e anche molto di cattivo) sono stati ringraziati e col poco di buono c'hanno magnato simulando guerre e malesseri per colpa dei potenti del calcio
sai qual è la realtà? E' che il tifoso della Roma negli ultimi 40 anni ha preteso de fa le cosidette nozze coi fichi secchi... ovvero le due volte che semo minimamente competitivi dovemo vince... e se non ce riuscimo, per tremila variabili compreso il fuorigioco dell'arbitro Bergamo che peraltro è tifosissimo della Roma (lo so per esperienza diretta), gli altri so' infami
Don't look back (ooh, a new day is breakin')
It's been too long since I felt this way
I don't mind (ooh, where I get taken)
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MatteoAsroma90 ha scritto:
bhe...però quà mi sembra che molta gente non si a d'accordo con zeman...sbaglio?
è vero che qui c'è più "buonismo" e infatti questo forum lo considero un oasi felice visto che a differenza di altre parti(tipo facebook) si può parlare con gli altri tranquillamente e ragionare con più lucidità
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
Intanto, anche il conduttore romano Paolo Bonolis, prende parte alla polemica:
Bonolis: ''Impossibile fare pace con la Juve, sto con Zeman''
Ai microfoni di Sky Sport, lo showman Paolo Bonolis ha lanciato alcune frecciatine alla Juventus: “Impossibile fare pace con Elkann e la Juve. Continuano a insistere sul passato, avrebbero potuto iniziare un nuovo ciclo con una bella squadra dopo lo scudetto dello scorso anno. Sto con Zeman al 100%”. Il celebre conduttore televisivo ha poi scherzato: “Lo sponsor della Juve è Jeep? Le auto? Bene, avevo capito Gip: Giudice per le indagini preliminari”.
LoNg LiVe ThE MaD JoY oF BeInG RoMaNisT
Il tifoso indipendente non fa il tifo per un presidente
principe68 ha scritto:c'hanno fregato due scudetti?
al massimo ce ne hanno fregato uno (quello di Spalletti)
nel 2009/2010 l'Inter non ha rubato assolutamente nulla, al di là di Inter - Sampdoria con la Samp che in superiorità si è chiusa nell'area di rigore (e che secondo me pure 9 contro 11 avrebbe perso per manifesta superiorità dell'Inter)
uno può dire quello che gli pare, ma la realtà dei fatti è che Rosella Sensi non meritava nessuno scudetto e l'Inter è stata sempre almeno 5 volte più forte della Roma (che per miracolo ne avrebbe vinto uno di scudetto)
il resto è pura piagnoneria... perché di fatto pure il Milan e l'Inter perdono gli scudetti... anche con arbitraggi a sfavore. Ma è evidente che se ti presenti ai nastri di partenza con Kaka e Shevchenko o Gullit e Van Basten o con Ibrahimovic e Maicon anno dopo anno è ovvio che vinci al di là di tutto
1980/81 e 2007/08 a parte, la Roma quando voleva ha sempre vinto
se poi la Roma c'ha avuto Ciarrapico o Anzalone non è colpa nel del Milan o dell'Inter al contrario del pensiero delle tradizioni popolari di questa città
Nel 2008 lo scudetto se lo meritava la squadra. Sti capperi della Sensi.
principe68 ha scritto:
La Roma non ha mai fatto un callo perché c'ha avuto presidenze che dire ridicole è dir poco
e Viola a parte gli unici che hanno fatto qualcosa di buono (e anche molto di cattivo) sono stati ringraziati e col poco di buono c'hanno magnato simulando guerre e malesseri per colpa dei potenti del calcio
sai qual è la realtà? E' che il tifoso della Roma negli ultimi 40 anni ha preteso de fa le cosidette nozze coi fichi secchi... ovvero le due volte che semo minimamente competitivi dovemo vince... e se non ce riuscimo, per tremila variabili compreso il fuorigioco dell'arbitro Bergamo che peraltro è tifosissimo della Roma (lo so per esperienza diretta), gli altri so' infami
Comunque la retorica dell'uomo libero che dice quello che pensa la trovo un po' stucchevole. Zeman ha dimostrato in tantissime altre occasioni che sa gestire una conferenza stampa con i soliti stereotipati cliché esattamente come tutti gli altri suoi colleghi.
E sulla juve che vede rosso. Smette i ragionare o quasi. Preferisco Baldini che pur avendo avuto i suoi problemi con i bianconeri oggi ne parla tranquillamente (e ci si interfaccia vistoche il suo ruolo lo prevede in maniera del tutto asettica) perché riesce a scindere le situazioni e sa che alcuni attacchi rischiano di essere anacronistici. Ogni volta che si parla di juve i giornalisti sanno cosa Zeman tirerà fuori e per questo non fanno mancare le solite domande (a proposito che delusione Valdiserri in questo senso).
E trovo anche un po' ingenuo il discorso che Zeman rappresenta i tifosi giallorosi, viste le risatine compiaciute che si faceva sui fallimenti di Luis Enrique l'anno scorso (cojonella che ha portato avanti anche il giorno del suo ritorno Roma). Quella di Zeman è una battaglia personale. Lo dimostra il fatto che da Pescara l'anno scorso ha fatto la morale a Buffon per il goal fantasma di Muntari e 15 giorni fa a ripreso Tachtsidis per non aver fatto una sceneggiata in amichevole. Io andrei oltre. Pensiamo alla Roma, pensiamo al campo. Altrimenti facciamo la fine dei complessati biancocelesti, biancoazzurri, biancoblu che parlano più di noi che di loro stessi.
Parlando d'altro ... io penso che al boemo siano state date in mano le chiavi di una bella macchina sportiva tirata a lucido e con pochissimi chilometri. Forse un'auto così performante non l'hai mai guidata.
Spero che sia in grado di spingerla al massimo senza uscire di strada.
Scusate la metafora automobilistica ma mi veniva così
principe68 ha scritto:c'hanno fregato due scudetti?
al massimo ce ne hanno fregato uno (quello di Spalletti)
nel 2009/2010 l'Inter non ha rubato assolutamente nulla, al di là di Inter - Sampdoria con la Samp che in superiorità si è chiusa nell'area di rigore (e che secondo me pure 9 contro 11 avrebbe perso per manifesta superiorità dell'Inter)
uno può dire quello che gli pare, ma la realtà dei fatti è che Rosella Sensi non meritava nessuno scudetto e l'Inter è stata sempre almeno 5 volte più forte della Roma (che per miracolo ne avrebbe vinto uno di scudetto)
il resto è pura piagnoneria... perché di fatto pure il Milan e l'Inter perdono gli scudetti... anche con arbitraggi a sfavore. Ma è evidente che se ti presenti ai nastri di partenza con Kaka e Shevchenko o Gullit e Van Basten o con Ibrahimovic e Maicon anno dopo anno è ovvio che vinci al di là di tutto
1980/81 e 2007/08 a parte, la Roma quando voleva ha sempre vinto
se poi la Roma c'ha avuto Ciarrapico o Anzalone non è colpa nel del Milan o dell'Inter al contrario del pensiero delle tradizioni popolari di questa città
Beh, sul come e perché Ciarrapico sia diventato presidente della Roma, bisognerebbe fare un po' di ricostruzione storico-filologica...
LA REPUBBLICA (A. CAROTENUTO) - Zeman infila cinque parole decisive dentro lo spazio di un’ora, sei sigarette e molti sorrisi. «Io voglio solo fare calcio». Con le rughe di un vecchio capo sioux offre il calumet della pace. Dopo le farmacie e le Borse. Lui. Il nemico. Il profeta. Il martire. Il cavaliere. L’eretico. L’uomo a cui è facile porgere la parola Juve per farlo scattare. Basta. Zeman pianta queste cinque parole nel terreno avvelenato del calcio italiano, e ora vediamo chi le vuole innaffiare. Ha gli occhi di Noodles-De Niro che torna a casa in “C’era una volta in America”. Che cosa hai fatto in tutti questi anni? Sono andato a letto presto. Noi sette anni senza Zeman, lui sette
anni senza serie A.
Zeman, poi arriva la Roma. E lei dice: è la mia ultima occasione. Non ci credeva più?
«È che mi sento vecchio. Non ho più voglia di strillare. Fra poco smetterò. Dicevo di voler arrivare a 80 anni, non a questi livelli».
Torna in alto dopo Foggia e Pescara. Cosa le mancava lì?
«Semmai cosa manca alla A. Lì c’è più calcio giocato. Meno discussioni. Meno litigi. Qui gli interessi disturbano».
Brutto, sporco e cattivo. Il calcio italiano è questo?
«L’immagine è questa. A me dispiace. Sono qua da più di 40 anni, mi sento italiano, abbiamo perso credibilità nel mondo».
Come se ne viene fuori?
«Il calcio è un gioco? Allora giochiamo. Che sia uno sforzo di tutti».
La Roma americana l’ha chiamata per nostalgia o per costruire un futuro così?
«Non mi sono fatto questa domanda. Da tanti anni sento la Roma come la mia squadra».
Giocare. Ma lei è diventato un’icona dell’anti.
«Se in passato ho detto qualche parola in più, è stato per difendere il calcio. I suoi valori».
Non si riconosce allora nella descrizione dei “vecchi anti-juventini militanti” fatta da Agnelli?
«Non ho mai avuto problemi con la Juve. Io dormo tranquillo. È la Juve che si sente sempre attaccata. È ossessionata. Se nessuno si accorge della situazione in cui si è infilato il calcio, è difficile che lo possa spiegare io».
Subito isteria. Cosa pensa del Napoli che diserta la premiazione di Supercoppa?
«Penso che c’erano precedenti, se è vero che la Juve non s’è presentata quando perse con la Lazio. Non si accetta la sconfitta. Che in Italia non si sappia perdere, si sa. Il punto ora è che non si sa nemmeno vincere ».
Ci possono salvare i giovani?
«Ci sono i presupposti per dargli fiducia. Molte squadre lo faranno per necessità, sono felice che alla Roma sia per scelta».
C’è anche una nuova generazione di allenatori: Montella, Ferrara, Stramaccioni. Chi si avvicina alle sue idee?
«Le mie idee... Ognuno abbia le sue. Tanti ne hanno una in partenza, ma dopo una partita persa la cambiano. Ai nostri tempi si arrivava in A quando avevi dimostrato qualcosa in B. La gavetta serve, lo penso ancora».
Lei torna, ma manca un suo “allievo”: Delio Rossi. Che ha provato vedendo la scena dei pugni a Ljajic?
«Dispiacere. Non mi aspetto che un uomo di esperienza si faccia tirare dentro certe situazioni».
È lo stress, il male degli allenatori?
«È questo calcio pieno di discussioni e di litigi».
A proposito di colleghi. Le è mancato un confronto con Mourinho? Quanto siete diversi?
«Mourinho è fatto in un modo, così rimarrà. È un accentratore. Io sono più democratico».
Democratico. Invece De Rossi la credeva un musone.
«Così mi dipingono. Me lo tengo. Gli articoli non li scrivo io».
Si parlava di tensioni. È contento che De Rossi rimanga?
«Chi ha buoni giocatori cerca di tenerseli. Ma so bene che esistono pure il mercato e le esigenze delle società».
Di Zeman s’è detto: bravo coi giovani, con i campioni chissà.
«Mica alla Lazio o alla Roma ‘97 avevo gente scarsa. Oggi è diverso il primo approccio, perché fuori dal campo c’è Internet, iPhone, iPad, queste cose... Una volta i calciatori non potevano andare in discoteca. Oggi se uno non ci va, non è un calciatore».
Cos’altro non le piace dei calciatori oggi?
«Il calcio è diventato uno sport individuale. Vedi questi ragazzi con le cuffie, vanno con la loro musica. Prima si parlava».
L’individualismo è nei contratti. I bonus sono sbagliati?
«Se prometti l’incentivo per i rigori procurati, inciti alla slealtà. Quel giocatore entra in area e cercherà il rigore. Avremo più simulazioni ».
Trent’anni fa. Le piaceva la Roma scudetto di Liedholm?
«Gli altri facevano catenaccio e contropiede, Liedholm il possesso palla. Ma non è il mio calcio. Io ho meno pazienza».
Meno paziente anche di Guardiola?
«Il Barcellona mi piace. Ma non è il mio calcio. È la grande qualità dei giocatori che gli permette di essere quello che è».
E il gioco fatto da Luis Enrique?
«Giocava come il Barcellona non avendo i giocatori del Barcellona».
Ma quale altro allenatore al mondo fa il suo stesso calcio?
«Non conosco nessuno».
Totti è sempre il più grande calciatore italiano?
«Ha portato per 15 anni la Roma sulle spalle. Chi fa una cosa del genere, ha qualcosa di diverso. Qualcosa
di più grande. Ha giocate che in Italia non ha nessun altro».
Lo convincerà ad accettare qualche panchina in più?
«Io?».
Lei.
«Io spero che giochi sempre perché conosco le sue qualità. Il campo dimostrerà se sono nel giusto, se lui è nel giusto».
La parola Zemanlandia le piace?
«Sì. Sa di festa. Sono contento che esista ancora».
Se dovesse comprare un biglietto, quale partita andrebbe a vedere?
«Roma-Lazio. O Milan-Inter. O Genoa-Samp. Un derby. Le partite più belle sono quelle belle sugli spalti. Gli stadi vuoti sono tristi. Non c’entra la tv. La gente s’è allontanata per la violenza».
Ma dalla Roma di Zeman cosa bisogna aspettarsi?
«Tutto è possibile. Spero dia soddisfazioni ai tifosi. Che si comporti in modo positivo. Vince, non vince: sono cose meno importanti».
E dai giovani?
«Destro deve farmi vedere quanto è forte. E poi aspetto Romagnoli. Un difensore. Ha delle doti. Che le mostri».
Verratti, Immobile, Insigne. I suoi tre gioielli di Pescara. Chi è più pronto?
«Verratti fa cose che si vedono in pochi campi, ma Insigne ha qualche qualità in più perché fa anche gol».
La Juve è favorita?
«Così dicono. Ma i risultati non si fanno a tavolino».
Chi può insidiarla?
«Quelli che partecipano. Si parte tutti da zero punti».
Non tutti.
«Ah, le penalizzazioni. E ancora ne arrivano...».
Tre vecchie frasi. La prima: “I perdenti spesso insegnano più dei vincenti”. La seconda: “Il calcio si chiama gioco perché non si sa chi vince”. La terza: “Non vincerò mai lo scudetto”. Ce n’è una che non vale più?
«La terza. Anzi, credo di non averla detta mai».
Era il gennaio 1994. Vigilia di un Juve-Foggia.
«Strano. Non avevo motivi per dirlo. Ho sempre giocato per vincere, e se si perde pazienza».
Zeman, si può battere la Juve senza essere un suo nemico?
«Voi fate grossa confusione. Pensate che io sia nemico della Juve».
Non lo è?
«Sono nato juventino. Vestivo la maglia bianconera quando avevo un anno. Ora non faccio il tifoso, sono tifoso delle squadre che alleno. Ma non ce l’ho con il nome di una squadra. Io sono nemico delle persone che fanno male al calcio».
Domani all’Olimpico l’aspettano in 50mila.
«Ma non aspettano Zeman. Aspettano Aesse Roma».
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra.
In Monti we Trust
Paz: uno dei miei idoli Niente offre certezze incrollabili e coerenze granitiche come l’ignoranza.
(Vittorio Zucconi)
Baldissoni romano e romanista