Molto bene, analizziamo...
Mats Wilander:
“Quando hai vinto diverse partite di fila contro un rivale che è considerato alla tua altezza, crei una specie di aura. Anche se Jannik non è un tipo che si fa condizionare, entrare in campo sapendo di essere sotto negli ultimi confronti può pesare psicologicamente.”
Qui direi che ho ragione io: dice palesemente che Jannik non è tipo da subire condizionamenti.
Alex Corretja:
"È normale che Alcaraz senta di avere un margine mentale quando lo ha battuto più volte. Poi i numeri non vincono le partite da soli, ma creano un vantaggio di convinzione.”
Qui parla di Alcaraz che sente di avere superiorità mentale, non di Sinner che ha una debolezza nei confronti di Alcaraz (tua tesi ipotetica). Sono due cose diametralmente opposte. Paradossalmente la sicumera di essere superiori può essere un fattore negativo.
Tim Henman:
“La cosa più importante per Sinner è rompere questa serie di sconfitte. Finché Carlos continua a vincere gli scontri diretti, conserverà un edge psicologico.”
Anche qui si parla di gap psicologico che Alcaraz sente di avere in positivo.
Non leggo che Sinner potrebbe patire una debolezza psicologica comunque. Semmai che deve interrompere la serie per togliere sicurezze all'avversario.
Patrick McEnroe:
“Cinque vittorie consecutive sono significative. Alcaraz sa di avere un piano di gioco che funziona. Questo genera pressione su Sinner e alimenta la fiducia di Carlos.”
Qui si parla di piano di gioco. La pressione esercitata su Sinner è di tipo tecnico/tattico. Sinner ha dimostrato più volte di saper far fronte ai suoi limiti tecnico /attici, migliorandosi costantemente. Diverso il discorso della "bestia nera" che è una cosa che attiene all'aspetto psicologico irrazionale che anche qui non viene menzionato.
Lleyton Hewitt:
“Quando vinci più volte con lo stesso avversario, ti aspetti di riuscirci di nuovo. È una dinamica che può diventare un fattore psicologico.”
Anche qui si parla di Alcaraz, non di Sinner...
Steve Tignor:
“La striscia vincente di Alcaraz gli ha dato una sicurezza palpabile, soprattutto nei momenti chiave. È un vantaggio psicologico che Sinner ha dovuto lavorare molto per disinnescare.”
Idem come sopra. Il punto è la sicurezza di Alcaraz da disinnescare...
In sostanza: non ho letto una, UNA SOLA delle disamine da te citate che facesse riferimento ad una presunta sofferenza psicologica di Sinner nei confronti dello spagnolo...
La maggior parte parla di una superiorità che Alcaraz sente di poter avere, cosa ben diversa.
Uno di piano di gioco vincente.
Wilander da ragione a me: dice che le sconfitte ripetute possono influenzare, ma esclude proprio che Sinner sia il tipo da subire condizionamenti di questo tipo.
Ora, tornando al discorso di prima, mi sono già scusato con te se ti sei sentito offeso dal mio atteggiamento nei confronti della tua ipotesi.
A mia parziale scusante ho avuto la sensazione, magari erronea, che stessi portando avanti una tesi preconcetta.
Per come la vedo io, le teorie legate alle cosiddette "bestie nere" sono molto meno frequenti tra i professionisti di quanto vengano narrate dai giornalisti o alimentate dalle credenze dei tifosi...
Magari la prossima volta proviamo a tenere entrambi la mente più aperta alle varie possibilità.
Perchè anche da parte tua, non mi pare che la questione dei 3 mesi di stop sia stata granchè presa in considerazione...