dai hanno ricci completamente diversi.Mark ha scritto:ma non è possibile...si somigliano davvero
con quelli di david luiz ci pulisci la ruggine
dai hanno ricci completamente diversi.Mark ha scritto:ma non è possibile...si somigliano davvero
una rondine non fa primavera,vediamo se riusciamo a dare continuita' anche i prossimi anni,perche' il quarto posto lo hai perso per anni e anni di anonimato europeo.siamocosì ha scritto:http://www.romadaylinews.it
IL FALSO MITO DELLA PREMIER LEAGUE
Un brutto campionato, quello italiano: squadre mediocri, brutti stadi, risultati scarsi in Europa; pochi fuori classe, pochi soldi, troppi scandali, troppa violenza. Altro che il campionato inglese! Ci si esalta guardando le partite di Premier, si invidiano i meravigliosi stadi, i match corretti e atleticamente intensi, i tifosi che assistono educatamente da bordocampo; si invidiano i successi dei suoi club, amati in ogni angolo del paese, la mancanza di violenza, la sportività.
Eppure c’è qualcosa che stona con tutto ciò, qualcosa che a ben guardare smantella il mito del calcio inglese e suggerisce l’idea che la bellissima Premier League nasconda in sé uno sport appassito, spento e d’élite. A partire dai risultati, perché – si sa – ciò che conta nel calcio sono prima di tutto quelli: puoi anche giocare partite intensissime e spettacolari, ma quando poi in Champions League il Liverpool esce contro il Basilea ai gironi, il ricchissimo Manchester City viene battuto agli ottavi dal Barcellona come pure l’Arsenal dal Monaco e il Chelsea dal Paris Saint Germain, allora inizia a sorgere qualche dubbio.
Se poi i risultati di Europa League confermano l’andamento modesto dei club inglesi in campo internazionale, quei dubbi iniziano a concretizzarsi: l’Everton esce agli ottavi contro la Dinamo Kiev, il Tottenham ai sedicesimi contro la Fiorentina e l’Hull City è battuto ai preliminari dalla squadra belga del Lokeren; per non parlare del Liverpool, uscito a testa bassa anche da questa competizione dopo la sconfitta ai sedicesimi contro il Besiktas. Nessuna squadra arrivata ai quarti. In nessuna delle competizioni europee. Né tanto più entusiasmante l’andamento del campionato, dominato da un Chelsea che da inizio stagione non ha trovato nessuna rivale che potesse contenderle il titolo nazionale.
Ma non è solo questo il lato negativo del calcio inglese; la sua debolezza è proprio nel punto di maggiore orgoglio della Premier: quel suo tifo educato, quei suoi stadi sempre colmi, quella sua passione stemperata. Il calcio è stato trasformato in uno spettacolo per ricchi, con biglietti carissimi per le curve, che non ha più niente a che vedere con lo sport semplice e passionale che amalgama ogni strato della società.
È così che si uccide il calcio: trasformandolo in un sport d’élite, in uno spettacolo domenicale, impedendo ai ragazzi di andare allo stadio per tifare insieme. Perché il bello del calcio è proprio nella trasversalità, nella sua natura popolare: un pallone e basta. E si è subito campioni. Così sognano i bambini. Così si va allo stadio. Ma se i biglietti partono mediamente da 38 sterline (il corrispettivo di 50 euro), allora il calcio appassisce, perché perde quella popolarità che gli ha conferito successo. E se è vero che il campionato italiano non brilla né per il gioco né per la qualità degli stadi né per i numerosi episodi di violenza, è però vero che quello giocato in Premier League è davvero un altro sport. Ma non è più il pallone.
come punta Rooney con (possibile Benteke riserva)?giùlemanidaCole ha scritto:bello depay e bale sulle fasce
con di maria al psg
o papà di David LuizASR_UnicoGrandeAmore ha scritto:Abramovic cornuto
e a quanto lo comprano? quanto il pil del burundi?Gipsy Danger ha scritto:perchè bale va allo united?