MatteoAsroma90 ha scritto: ↑ven 14 ago 2020, 21:57
Messi prima di dare l'addio al calcio dovrebbe provare l'esperienza di giocare in europa league,cosa che non ha mai fatto
chi vuol capire..
Dovrebbe provare a fare un'esperienza fuori da Barcellona punto
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
blade ha scritto: ↑sab 15 ago 2020, 9:05
Forse perché da quando giocano al bayern insegnano ai giocatori che nessuno è più importante del club stesso, forse perché appena qualcuno dei veterani crolla a livello di prestazioni si fa da parte di sua spontanea volontà invece di chiamare le truppe cammellate dei giornalisti per tenersi il culo al caldo. Sottili differenze.
Conosci il tedesco e hai letto qualsiasi articolo uscito su un giornale o su un sito che parla di Bayern negli ultimi 20 anni? Come fai ad avere queste certezze?
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
Leggi una qualsiasi intervista rilasciata dai due negli ultimi anni, qualsiasi base di partenza di ogni discorso inizia dal bayern e finisce con il bayern, è gente che si è votata ad una fede e un progetto da calciatore e anche nella carriera dirigenziale , totti e in parte de rossi per arrivare ad un profilo del genere dovrebbero totalmente cambiare prospettiva, modo di pensare, non è facile farlo iniziato il post carriera da calciatore . Naturalmente è necessario che anche il club in questione aiuti i giocatori a crescere con una determinata mentalità, al bayern si fa così , alla Roma nessuno lo fa . Non si tratta come dice siamocosì di tifo e passione, non è solo senso di appartenenza, li ti insegnano a volere il meglio per il club perché sarà il meglio anche per te, quindi al bayern l'ex giocatore e bandiera ha la strada spianata perché fondamentalmente è programmato per questo fin da giovane, alla Roma sostanzialmente è inutile e magari anche dannoso per possibili deliri di onnipotenza.
Bob Gray ha scritto:sto a legge che il Cap ha chiesto garanzie tecniche eh daje, mo se passa alle clausole!
paolo67 ha scritto:Tipo "voglio che Ferretti e Trani restino al Messaggero"
Maledetti, dico solo questo, una squadra il Barca che mi ha sempre fomentato, che ho tifato, che ho elogiato, ridotta ad una umiliazione che fa male al calcio! Vergognatevi e mandate via tutti tranne Messi (che meriterebbe comunque di chiudere la carriera altrove). Sempre forza Barca, ma stavolta l'avete fatta grossa
walteronez ha scritto: ↑sab 15 ago 2020, 15:35
Maledetti, dico solo questo, una squadra il Barca che mi ha sempre fomentato, che ho tifato, che ho elogiato, ridotta ad una umiliazione che fa male al calcio! Vergognatevi e mandate via tutti tranne Messi (che meriterebbe comunque di chiudere la carriera altrove). Sempre forza Barca, ma stavolta l'avete fatta grossa
Invece io godo
E godrò sempre quando anche ai top capita di ingoiare hamburgher di merda
"Chiamano violento il fiume impetuoso... ma le sponde che lo comprimono... quelle nessuno le chiama violente" B. Brecht
A chi infama butta 'n occhio... credi ar grillo... no a pinocchio
per me il barcellona è rimasto prigioniero del periodo d'oro, cercando continuamente di replicarlo nonostante molti protagonisti o non ci siano più o sono invecchiati. il che li porta peraltro a continuare a prendere allenatori sconosciuti di scarsa personalità perché tanto al primo posto ci deve essere la filosofia.
andrebbe preso ad esempio il milan di sacchi, che terminato quel periodo ha virato su tutt'altro calcio con capello continuando a vincere e procedendo al cambiamento della rosa anno dopo anno. a parte la leggendaria linea difensiva, nel milan che vince nel '94 non c'è più un olandese e cambiano quasi tutti gli interpreti rispetto a quello vincente di sacchi.
questi dopo 10 anni ancora con gli stessi a fare tic e toc in campo.
blade ha scritto: ↑sab 15 ago 2020, 14:33
Leggi una qualsiasi intervista rilasciata dai due negli ultimi anni, qualsiasi base di partenza di ogni discorso inizia dal bayern e finisce con il bayern, è gente che si è votata ad una fede e un progetto da calciatore e anche nella carriera dirigenziale , totti e in parte de rossi per arrivare ad un profilo del genere dovrebbero totalmente cambiare prospettiva, modo di pensare, non è facile farlo iniziato il post carriera da calciatore . Naturalmente è necessario che anche il club in questione aiuti i giocatori a crescere con una determinata mentalità, al bayern si fa così , alla Roma nessuno lo fa . Non si tratta come dice siamocosì di tifo e passione, non è solo senso di appartenenza, li ti insegnano a volere il meglio per il club perché sarà il meglio anche per te, quindi al bayern l'ex giocatore e bandiera ha la strada spianata perché fondamentalmente è programmato per questo fin da giovane, alla Roma sostanzialmente è inutile e magari anche dannoso per possibili deliri di onnipotenza.
Ma io che la societa` Roma non abbia educato i giocatori nella maniera giusta sono assolutamente d'accordo, me ne lamento da sempre, se qua ogni anno - per fare l'esempio piu` banale - ogni ritorno dalle vacanze di Natale e` tragico e succede se il Capitano e` Totti o De Rossi o Florenzi o Dzeko o Perotti, se l'allenatore e` Zeman, o Garcia, Spalletti, Di Francesco o Fonseca, significa che e` colpa della dirigenza e della cultura aziendale che proietta a tutti i suoi impiegati.
La societa` Roma doveva 'coltivare' il post-carriera di Totti e De Rossi quando erano gia` giocatori, come ho scritto appunto fargli fare incontri con vari dirigenti/tecnici negli ultimi anni per fargli capire cosa era previsto in alcun ruolo, fargli capire che tipo di percorso avrebbero dovuto fare con una roadmap dettagliata, molto piu` dettagliata di "starai appresso a Monchi" o "da ora in poi sarai il braccio destro di Fienga" (tra l'altro quest'ultima con due settimane dalla scadenza dell'ultimo contratto, 'decidi moh che fa` per il resto della tua vita e datte pure na mossa')
Invece la Roma non ha fatto niente di tutto questo. I due addii li ha 'subiti' in quanto essa stessa si e` sentita vittima, si e` sentita 'ecco moh pure questa me doveva capita` da gesti`' invece di considerarle opportunita` (anche commerciali nel caso di Totti soprattutto). Appena questa dirigenza si e` insediata (anzi anche prima di farlo) ha mostrato segni di sofferenza verso Totti, il fatto che uno si senta piu` grande della Roma puo` in gran parte anche dipendere dal fatto che percepisce che tu dirigenza della Roma temi che sia cosi` (e quindi legittimi il fatto che lo sia). Con De Rossi l'intera Italia calcistica sa` da anni che dopo aver smesso di giocare vuole allenare, e tu gli offri di fare il vice AD - ma offrigli il percorso che fu offerto illo tempore a Montella no? E con un po' piu` di preavviso rispetto a 2 settimane. Se venivano a gestire la Roma con l'idea di normalizzare Totti e De Rossi potevano semplicemente venire e trattarli normalmente, invece che venire sbandierando a destra e a manca che "vanno normalizzati", perche` cosi` non crei le premesse per la normalita` e li fai sentire/passare per un problema, a quel punto che speranze di normalizzazione puoi avere?
Cmq il mio appunto non era su loro, cosa dicono, cosa si sentono, ma sul fatto che non puoi avere certezze che nessuno dei giocatori del Bayern non ha avuto il minimo da ridire durante il proprio fine carriera, che nessuno dei giocatori del Bayern non sia stato oggetto di polemica e creazione di fazioni nel tifo e nei media ("truppe cammellate"), sono abbastanza sicuro che non hai letto siti, giornali, visto tv, ascoltato radio che parlano di Bayern negli ultimi 20 anni con la stessa profondita` per cui l'hai fatto per la Roma, quindi non puoi sapere al 100% cosa abbia detto Rumenigge o Matthaus o Kahn o Schweinsteiger o Lamh a Donatella Skarnaten o Maurizio Kostanzen o se la Bild va a intervistare Venditger o Verdonoff per fargli certe domande, quindi il "loro si sentono piu` importanti di / da altre parti non succede" e` una impressione superficiale e soggettiva basata sul fatto che da una parte hai studiato vita morte e miracoli, hai letto ascoltato e non ti sei neanche fermato la` perche` quando magari Totti ha detto una cosa che poteva essere allusiva e letta in vari modi hai visto che faccetta faceva mentre la diceva e che tono usava, conoscendo come sono fatti i romani, mentre per quelli non lo hai potuto fare.
Io invito semplicemente a non essere assoluti nei giudizi sulle particolarita` della nostra realta` quando sappiamo che questa la osserviamo in 4KHD, le altre in maniera moooooolto sfuocata.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum
Mi sbaglierò, ma credo che stasera vedremo una partita dall'andamento simile a quella di ieri...
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
Poiché è privo di bisogni, non cerca di prendere nulla che non sia dato liberamente.
Ed è libero. L'amore è libertà, perché la libertà è l'essenza di Dio e l'amore è la Sua espressione. N.D.Walsch
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
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Ed è libero. L'amore è libertà, perché la libertà è l'essenza di Dio e l'amore è la Sua espressione. N.D.Walsch
Mi ha sorpreso soprattutto la superiorità atletica del Lione.
De Bruyne un fantasma
L'amore è qualcosa di non soggetto a condizioni, limiti o bisogni.
Poiché è incondizionato non richiede nulla per poter essere espresso, non vuole nulla in cambio e non fa nulla per vendetta.
Poiché è senza limiti, non impone limiti agli altri.
Poiché è privo di bisogni, non cerca di prendere nulla che non sia dato liberamente.
Ed è libero. L'amore è libertà, perché la libertà è l'essenza di Dio e l'amore è la Sua espressione. N.D.Walsch