Zdeněk Zeman
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Re: La Roma di Zeman
Il commento di Brendan Rodgers dopo Roma-Liverpool
"Abbiamo cercato di colpirli in contropiede - ha dichiarato Brendan Rogers, manager dei Reds, durante la conferenza stampa post gara - ma non siamo riusciti a concretizzare: hanno chiuso ogni spazio, specie nel primo tempo. Erano davvero organizzati, in ogni reparto, e infatti ci hanno colpito per primi"
Non credo che sia un apprezzamento gratuito, speriamo sia lo specchio di uno Zeman più maturo...
"Abbiamo cercato di colpirli in contropiede - ha dichiarato Brendan Rogers, manager dei Reds, durante la conferenza stampa post gara - ma non siamo riusciti a concretizzare: hanno chiuso ogni spazio, specie nel primo tempo. Erano davvero organizzati, in ogni reparto, e infatti ci hanno colpito per primi"
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José Mourinho 16 settembre 2021
Magari sono fatto male, ma per me divertirsi è vincere
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Re: La Roma di Zeman
ogni reparto??KORIND ha scritto:Il commento di Brendan Rodgers dopo Roma-Liverpool
"Abbiamo cercato di colpirli in contropiede - ha dichiarato Brendan Rogers, manager dei Reds, durante la conferenza stampa post gara - ma non siamo riusciti a concretizzare: hanno chiuso ogni spazio, specie nel primo tempo. Erano davvero organizzati, in ogni reparto, e infatti ci hanno colpito per primi"
Non credo che sia un apprezzamento gratuito, speriamo sia lo specchio di uno Zeman più maturo...
ma la difesa sopratutto sulle fasce l ha vista?

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Re: La Roma di Zeman
Sottoscrivo.il_noumeno ha scritto:Il fatto che quella difesa pijasse valanghe de goal mi fa tremare i polsi..

giùlemanidaIturbe ha scritto: Gran gol di Messi
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Re: La Roma di Zeman
Credo l'abbia vista, dato che era in campo, ma penso parlasse dell'organizzazione di gioco, non degli uomini che la interpretano ....ChiamatoreMascherato ha scritto: ogni reparto??
ma la difesa sopratutto sulle fasce l ha vista?
José Mourinho 16 settembre 2021
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Re: La Roma di Zeman
il primo anno abbiamo preso "solo" 10 gol di più di chi ha vinto il campionato, l'anno dopo è andata peggio ma vi ricordate il trattamento ricevuto?Smoke Monster ha scritto: Sottoscrivo.
Non può piovere per sempre... forse
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Re: La Roma di Zeman
ChiamatoreMascherato ha scritto: ogni reparto??
ma la difesa sopratutto sulle fasce l ha vista?
Diciamo che giochiamo in 9 contro 13. Però mi sembra di capire che la cosa dovrebbe finire presto...

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Re: La Roma di Zeman
Assolutamente si. Record mondiale di espulsioni, (18) con un rapporto falli fatti/espulsi di poco superiore a 22. (record mondiale). Il tutto in una squadra con un 11 forte, ma senza riserve! Alle strisciate di norma stai sopra ma con le ammonizioni!!!!!!!!!!Zemaniaco75 ha scritto: il primo anno abbiamo preso "solo" 10 gol di più di chi ha vinto il campionato, l'anno dopo è andata peggio ma vi ricordate il trattamento ricevuto?
Zero rigori a favori fino alla quint'ultima di campionato, alla certezza matematica che fossimo fuori dalla coppe.
Mi sono vergognato di essere stato un arbitro.
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Re: La Roma di Zeman
Era l'anno del doppio rigore su Delvecchio a Salerno?wotan ha scritto: Assolutamente si. Record mondiale di espulsioni, (18) con un rapporto falli fatti/espulsi di poco superiore a 22. (record mondiale). Il tutto in una squadra con un 11 forte, ma senza riserve! Alle strisciate di norma stai sopra ma con le ammonizioni!!!!!!!!!!
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Una delle cose piu' schifose viste sul campo di calcio
Tifoso tarzanELLO porti male


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Re: La Roma di Zeman
quell'anno s'è visto anche di peggio. Io ho rimosso Ti dico solo che per lo schifo non ho più visto una partita per quasi un anno e mezzo.Bomber ha scritto: Era l'anno del doppio rigore su Delvecchio a Salerno?
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Re: La Roma di Zeman
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Ultima modifica di antoniocs il ven 30 gen 2015, 15:51, modificato 1 volta in totale.
Io al primo che mi scrive 11 partite di questa stagione tra Campionato e Europa League in cui Paredes gioca almeno un tempo da 6,5 a salire offro una cena con facoltà di scegliersi il ristorante
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Re: La Roma di Zeman
me ricordo all andata stavo all olimpicoBomber ha scritto: Era l'anno del doppio rigore su Delvecchio a Salerno?
Una delle cose piu' schifose viste sul campo di calcio
era la prima assoluta di zeman
tribuna tevere
davanti a me na famiglia di salernitani
segna la salernitana l 1-0, iniziano a fa casino e fare un milione di telefonate del tipo "we pasquà stamm vinciend'"
la partita è finita 3-1 per la roma, manco vi racconto dove sono spariti!

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Re: La Roma di Zeman
Era la prima di Zeman, ma del secondo anno. La prima assoluta di Zeman in campionato fu a Firenze contro l'Empoli.ChiamatoreMascherato ha scritto: me ricordo all andata stavo all olimpico
era la prima assoluta di zeman
tribuna tevere
davanti a me na famiglia di salernitani
segna la salernitana l 1-0, iniziano a fa casino e fare un milione di telefonate del tipo "we pasquà stamm vinciend'"
la partita è finita 3-1 per la roma, manco vi racconto dove sono spariti!
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Re: La Roma di Zeman
si scusa volevo dire la prima in casa!Gabrioc ha scritto: Era la prima di Zeman, ma del secondo anno. La prima assoluta di Zeman in campionato fu a Firenze contro l'Empoli.
quella con l empoli me la ricordo mi pare segnò del vecchio dopo due minuti!

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Re: La Roma di Zeman
anch'io c'ero in quel roma-salernitana e ricordo che un tifoso salernitano lanciò una specie di valigia contro di noi.ero piccolo e ovviamente mi impanicai un pò
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
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Re: Zdenek Zeman
Sunto di questo primo mese della Roma di Zeman (dal punto di vista dei carichi di lavoro):
LAROMA24.IT - Da Trigoria a New York passando per Riscone di Brunico il passo è breve. In meno di un mese la Roma ha viaggiato per circa 10.000 chilometri senza mai perdere di vista gli allenamenti in preparazione della stagione 2012-2013. Merito di mister Zdenek Zeman; il boemo, tornato nella Capitale, non vuole fallire l’ultima grande occasione della sua carriera togliendosi, se possibile, qualche soddisfazione. Per farlo conosce un solo modo: lavoro duro e sudore (trabajo y sudor in spagnolo). I calciatori romanisti hanno dovuto cambiare qualche abitudine e chissà cosa avranno pensato quando hanno visto materializzarsi quelle parole del loro ex tecnico Luis Enrique con 12 mesi di ritardo.
TRIGORIA – La squadra si è radunata il 3 luglio al centro sportivo Fulvio Bernardini in vista della partenza per Riscone di Brunico e ha subito capito che le vacanze erano finite. Nonostante il caldo che si registrava nella capitale in quei giorni, Zeman inizia a fare sul serio: nei tre giorni di pre-ritiro a Trigoria, i giallorossi effettuano due sedute al giorno con il pallone che diventa un lontano miraggio.
RISCONE DI BRUNICO – Il 5 luglio i giallorossi lasciano Roma per raggiungere la Val Pusteria. I giallorossi trovano un clima fresco, l’ideale per affrontare il duro lavoro del boemo. La squadra non ha il tempo nemmeno di disfare la valigia che Zeman richiama il gruppo in campo facendo effettuare una seduta prettamente atletica nel pomeriggio dell’arrivo. Dodò, unico volto nuovo fino a questo momento (si aggregherà anche Michael Bradley alla comitiva giallorossa a Riscone), appare immediatamente tra in più in difficoltà, complice anche il ginocchio operato dopo l’infortunio che non gli permette di reagire come vorrebbe ai carichi del mister. Dal secondo giorno a Brunico i giocatori iniziano a fare sul serio: nella seduta mattutina Zeman introduce le ripetute facendo effettuare alla squadra 7.2 chilometri. Nel pomeriggio si intravede il pallone ma i giallorossi devono affrontare, per la prima volta anche un nuovo tipo di lavoro: i twister. Sono dei sacchi di sabbia con i quali la squadra deve affrontare una determinata distanza portandoli in spalla. Il 10 e il 12 luglio sono due date che i calciatori della Roma non si scorderanno facilmente: il primo è il giorno nel quale affrontano per la prima volta 10 chilometri di corsa nella sessione mattutina di allenamento, il secondo quello che coincide con la comparsa dei tanto temuti ‘gradoni zemaniani’ ai quali partecipa tutta la squadra, eccezion fatta di Juan, Dodò e Greco. In totale, nei tredici giorni a Riscone di Brunico, i giallorossi hanno sostenuto 21 sessioni di allenamenti così suddivise: 11 sedute atletiche nelle quali la squadra ha percorso la bellezza di 59,2 chilometri. Tra i più in difficoltà, oltre al già citato Dodò che solamente due volte ha sostenuto lavoro in gruppo, sono stati Juan (che ha lasciato in anticipo il ritiro per accasarsi l’Internacional di Porto Alegre) e Greco. Il centrocampista romano, poi ceduto all’Olympiacos, dal 9 luglio, non ha più svolto l’allenamento con i compagni.
TOURNEE USA – Il 17 la Roma saluta Riscone e fa ritorno nella capitale per poi ripartire, destinazione America, il 20 luglio. Al gruppo reduce dal duro ritiro in Val Pusteria si aggiunge in pianta stabile Bradley, e i due neo-romanisti Castan e Tachtsidis. Restano a casa, per scelta tecnica di Zeman, Perrotta, Pizarro e Borriello. La tournée negli Stati Uniti non ha il sapore di vacanza per la squadra che, il giorno successivo all’arrivo, scende subito in campo per sostenere due sedute di allenamento che comprendono 3,3 chilometri di corsa. Zeman non perde mai di vista il lavoro sul campo e, nonostante gli spostamenti organizzati dalla dirigenza e le tre amichevoli, fa sostenere ai ragazzi sette allenamenti in terra americana. A Dodò si aggiunge Stekelenburg: l’olandese riece a svolgere solo tre volte l’allenamento completo.
RESOCONTO – Fino ad oggi, e prima degli allenamenti in terra austriaca (il 2 agosto la squadra partirà per Irdning per il secondo ritiro), i giallorossi sono scesi in campo per gli allenamenti zemaniani 28 volte: 15 sedute atletiche e 13 tattiche per un totale di 66 chilometri effettuati. I giocatori che meglio si sono adattati ai metodi del boemo sono senza dubbio Erik Lamela, suo il record delle ripetute, Rodrigo Taddei e il neo acquisto Michael Bradley. I tre sono riusciti ‘nell’impresa’ di non saltare mai una seduta giornaliera. Anche capitan Francesco Totti si è ben distinto prendendo parte a tutte le sedute, tranne due volte che il numero 10 giallorosso ha effettuato lavoro a parte.
Marco Iannelli
LAROMA24.IT - Da Trigoria a New York passando per Riscone di Brunico il passo è breve. In meno di un mese la Roma ha viaggiato per circa 10.000 chilometri senza mai perdere di vista gli allenamenti in preparazione della stagione 2012-2013. Merito di mister Zdenek Zeman; il boemo, tornato nella Capitale, non vuole fallire l’ultima grande occasione della sua carriera togliendosi, se possibile, qualche soddisfazione. Per farlo conosce un solo modo: lavoro duro e sudore (trabajo y sudor in spagnolo). I calciatori romanisti hanno dovuto cambiare qualche abitudine e chissà cosa avranno pensato quando hanno visto materializzarsi quelle parole del loro ex tecnico Luis Enrique con 12 mesi di ritardo.
TRIGORIA – La squadra si è radunata il 3 luglio al centro sportivo Fulvio Bernardini in vista della partenza per Riscone di Brunico e ha subito capito che le vacanze erano finite. Nonostante il caldo che si registrava nella capitale in quei giorni, Zeman inizia a fare sul serio: nei tre giorni di pre-ritiro a Trigoria, i giallorossi effettuano due sedute al giorno con il pallone che diventa un lontano miraggio.
RISCONE DI BRUNICO – Il 5 luglio i giallorossi lasciano Roma per raggiungere la Val Pusteria. I giallorossi trovano un clima fresco, l’ideale per affrontare il duro lavoro del boemo. La squadra non ha il tempo nemmeno di disfare la valigia che Zeman richiama il gruppo in campo facendo effettuare una seduta prettamente atletica nel pomeriggio dell’arrivo. Dodò, unico volto nuovo fino a questo momento (si aggregherà anche Michael Bradley alla comitiva giallorossa a Riscone), appare immediatamente tra in più in difficoltà, complice anche il ginocchio operato dopo l’infortunio che non gli permette di reagire come vorrebbe ai carichi del mister. Dal secondo giorno a Brunico i giocatori iniziano a fare sul serio: nella seduta mattutina Zeman introduce le ripetute facendo effettuare alla squadra 7.2 chilometri. Nel pomeriggio si intravede il pallone ma i giallorossi devono affrontare, per la prima volta anche un nuovo tipo di lavoro: i twister. Sono dei sacchi di sabbia con i quali la squadra deve affrontare una determinata distanza portandoli in spalla. Il 10 e il 12 luglio sono due date che i calciatori della Roma non si scorderanno facilmente: il primo è il giorno nel quale affrontano per la prima volta 10 chilometri di corsa nella sessione mattutina di allenamento, il secondo quello che coincide con la comparsa dei tanto temuti ‘gradoni zemaniani’ ai quali partecipa tutta la squadra, eccezion fatta di Juan, Dodò e Greco. In totale, nei tredici giorni a Riscone di Brunico, i giallorossi hanno sostenuto 21 sessioni di allenamenti così suddivise: 11 sedute atletiche nelle quali la squadra ha percorso la bellezza di 59,2 chilometri. Tra i più in difficoltà, oltre al già citato Dodò che solamente due volte ha sostenuto lavoro in gruppo, sono stati Juan (che ha lasciato in anticipo il ritiro per accasarsi l’Internacional di Porto Alegre) e Greco. Il centrocampista romano, poi ceduto all’Olympiacos, dal 9 luglio, non ha più svolto l’allenamento con i compagni.
TOURNEE USA – Il 17 la Roma saluta Riscone e fa ritorno nella capitale per poi ripartire, destinazione America, il 20 luglio. Al gruppo reduce dal duro ritiro in Val Pusteria si aggiunge in pianta stabile Bradley, e i due neo-romanisti Castan e Tachtsidis. Restano a casa, per scelta tecnica di Zeman, Perrotta, Pizarro e Borriello. La tournée negli Stati Uniti non ha il sapore di vacanza per la squadra che, il giorno successivo all’arrivo, scende subito in campo per sostenere due sedute di allenamento che comprendono 3,3 chilometri di corsa. Zeman non perde mai di vista il lavoro sul campo e, nonostante gli spostamenti organizzati dalla dirigenza e le tre amichevoli, fa sostenere ai ragazzi sette allenamenti in terra americana. A Dodò si aggiunge Stekelenburg: l’olandese riece a svolgere solo tre volte l’allenamento completo.
RESOCONTO – Fino ad oggi, e prima degli allenamenti in terra austriaca (il 2 agosto la squadra partirà per Irdning per il secondo ritiro), i giallorossi sono scesi in campo per gli allenamenti zemaniani 28 volte: 15 sedute atletiche e 13 tattiche per un totale di 66 chilometri effettuati. I giocatori che meglio si sono adattati ai metodi del boemo sono senza dubbio Erik Lamela, suo il record delle ripetute, Rodrigo Taddei e il neo acquisto Michael Bradley. I tre sono riusciti ‘nell’impresa’ di non saltare mai una seduta giornaliera. Anche capitan Francesco Totti si è ben distinto prendendo parte a tutte le sedute, tranne due volte che il numero 10 giallorosso ha effettuato lavoro a parte.
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«Solo l'idea di Strootman ci dà forza» (Walter Sabatini, 11/ 09/ 2014)