Quanti giorni mi dai?V.G.41 ha scritto: Puoi fare qualche esempio per ognuna di queste situazioni da te descritte?


A parte...
1) Diritti televisivi: l'Italia è l'unico paese al mondo che passa il 100% degli eventi per televisione, con le ovvie conseguenze sugli abbonamenti e sulle presenze allo stadio.
2) Gli stadi: non dimentichiamo le politiche punitive, vedi TdT, peraltro ideate e concepite con l'asusilio di Maroni, compagno politico e di tifo
3) I contratti: Cartello tra mediaset e sky, Mediaset prime contractor (a due spicci), con il risultato finale che fronte di contratti che a livello globale erano nell'ordine degli 850-900 milioni, facendo il raffronto con il numero degli abbonati alle televisoni, il costo per singolo evento era di oltre 4 volte inferiore a quello dei paesi dei campionati evoluti, a partire dalla Premier
La logica degli sport professionistici, indipendentemente dagli sport, dall'automobilismo al basket dallo sci al golf all'equitazione, è sempre stata quella di far crescere il movimento attraverso stimolando la maggior competitività, e questo avviene con un'attenta e mirata gestione delle regole e l'allocazione delle risorse economiche. Nel calcio italiano da vent'anni la dinamica è stata esattamente l'opposto.
Basti pensare all'ignobile legge sui diritti TV collettivi, anche questa di chiarissima ispirazione, che consolida ed amplifica le differenze invece che premiare il merito (e lo spettacolo!).
Sulla gestione strategica e finanziaria del Milan stendiamo un velo pietoso. Certo, se pensiamo alla Roma sicuramente stanno più avanti, ma ripeto, partendo da quali basi? con il kwow how interno, accoppiato ai risultati sportivi e la conoscenza del marchio, ti pare normale che basti uno Shalke 04 (2012) qualsiasi per pareggiare i ricavi del Milan, tralasciano ovviamente i colossi come Real, Bayer, Barca etc che viaggiano su cifre più che doppie?
E la strategia di instant team fatta fino a ieri, con bilanci in rosso profondo ogni santo anno per 80-100 milioni, fino all'anno scorso? Da proprietario, da mo' che lo avevo cacciato...