Luke Skywalker ha scritto:Ho scritto 10-20 post molto lunghi sull'ambiente in questi anni. Stavo pensando che, se li riunissi tutti, ne uscirebbe un piccolo trattato. Forse lo farò per questo topic.
prova...

Luke Skywalker ha scritto:Ho scritto 10-20 post molto lunghi sull'ambiente in questi anni. Stavo pensando che, se li riunissi tutti, ne uscirebbe un piccolo trattato. Forse lo farò per questo topic.
non mi pare che sia una cosa da metà e metà invece. la squadra non la fa l' ambiente. noi al massimo potremo sbagliare valutazione sui giocatori, ma la firma sulla compravendita non ce la mettiamo noi. st' ambiente te da e te toglie, come tutti gli altri.pisodinosauro ha scritto:
troppo semplice, i fenomeni sociali non sono 0/100 come li dipingi tu.
ilmauro ha scritto: quoto, perché tutte le ragazze che ho avuto se so avvicinate loro
RomaTiAmo ha scritto:Perché sei un gran figo
Non la fa l'ambiente ma l'ambiente condiziona le scelte, gli umori e gli stati d'animo di tutti, dirigenti, allenatore e giocatori compresi. Chi più chi meno, perchè poi ognuno ha un suo grado di resistenza alle pressioni esterne e al condizionamento esterno, ma una influenza di qualche tipo la subiscono tutti. Che l'ambiente circostante condizioni è un dato acquisito in ambito psicologico e sociologico, non è l'invenzione di qualche visionario. Poi mi dirai che un professionista è lautamente pagato per isolarsi e usare la testa, ma non tutti ci riescono perfettamente.ilmauro ha scritto: non mi pare che sia una cosa da metà e metà invece. la squadra non la fa l' ambiente. noi al massimo potremo sbagliare valutazione sui giocatori, ma la firma sulla compravendita non ce la mettiamo noi. st' ambiente te da e te toglie, come tutti gli altri.
l'unica partita che ho saltato causa lavoropisodinosauro ha scritto: Legio, tu hai sventolato ed appludito dopo il 1-7 col bayern?
se si, te ne sei pentito?
ilmauro ha scritto: non mi pare che sia una cosa da metà e metà invece. la squadra non la fa l' ambiente. noi al massimo potremo sbagliare valutazione sui giocatori, ma la firma sulla compravendita non ce la mettiamo noi. st' ambiente te da e te toglie, come tutti gli altri.
ecco, quello intendevo...ci sono errori (come quella sera) che non vanno fatti, in quanto "puoi condizionare" le persone e di loro comportamenti successivi.LegioXII ha scritto: l'unica partita che ho saltato causa lavoro
ero avvelenato....quella sera ho rischiato un malore
altro che applausi
Zarathustra ne è testimone...ci siamo scambiati messaggi pvt di frustrazione e rabbia dopo il match
mentre i soliti mystic river ce raccontavano che era uguale che prende 2 goal..tanto sempre 3 punti so in classifica
eh grazie, ma come succede qui, succede altrove.Luke Skywalker ha scritto: Non la fa l'ambiente ma l'ambiente condiziona le scelte, gli umori e gli stati d'animo di tutti, dirigenti, allenatore e giocatori compresi. Chi più chi meno, perchè poi ognuno ha un suo grado di resistenza alle pressioni esterne e al condizionamento esterno, ma una influenza di qualche tipo la subiscono tutti. Che l'ambiente circostante condizioni è un dato acquisito in ambito psicologico e sociologico, non è l'invenzione di qualche visionario. Poi mi dirai che un professionista è lautamente pagato per isolarsi e usare la testa, ma non tutti ci riescono perfettamente.
Se vengo assunto da un'impresa in cui c'è un'organizzazione perfetta, dove vengo messo nelle condizioni di fare il meglio in un ambiente privo di tensioni, fondato sulla cooperazione e l'aiuto reciproco, anche se valgo 2 do 5. Se al contrario entro in un posto in cui tutto fa schifo, nessuno lavora, tutti se ne fregano, e magari c'è pure chi fa bastardate per ottenere l'avanzamento di carriera se valgo 10 do 2.
ilmauro ha scritto: quoto, perché tutte le ragazze che ho avuto se so avvicinate loro
RomaTiAmo ha scritto:Perché sei un gran figo
ilmauro ha scritto: eh grazie, ma come succede qui, succede altrove.
lo condiziona qui, come condiziona altrove, se hai una dirigenza in grado di sopportare le pressioni in modo tale da rendere migliore la vita sportiva e sociale di ogni calciatore vedrai come lambiente varrà come altri.
?odlanoRds_marco ha scritto:lambiente ...
ds_marco ha scritto:lambiente ...
totti1montella4 ha scritto: ?odlanoR
?dirdaM laeR led olleuQ
Esatto, ma altrove la pressione e l'influenza dell'ambiente esterno sono perfettamente commisurate al livello della società oggetto del condizionamento. A ROMA NO. E' questo il grande inganno. La Roma è una società che vale come storia un terzo dell'Everton (tre titoli contro nove) e come fatturato non è quest'anno nemmeno nella top 20 europea, eppure ha su di sè pressioni, attenzioni e copertura mediatica da Real Madrid. E questo per mille motivi, perchè Roma è la capitale d'Italia, è una città dalla storia millenaria il cui nome pesa, specie se fino ad ora non l'hai sfruttato a tuo vantaggio per fare soldi. Senza parlare poi delle caratteristiche del tifo romanista, caratteristiche che lo fanno tendere pericolosamente verso l'esaltazione, l'adorazione cieca, il buonismo, l'infatuazione. Tutta roba pericolosissima. Questo non significa nè che la responsabilità sia tutta dell'ambiente, nè che la situazione non si possa sovvertire, nè che la società sia impotente o sconti sempre tali logiche, però fare calcio a Roma non è semplice, è molto più semplice farlo altrove, senza prendere la provincia, già a Milano o a Barcellona. Perchè il Milan ha una storia, un know how e delle strutture dimensionate alle pressioni dell'ambiente, il Barça pure. La Roma no, e deve lottare per crescere e diventare finalmente una società all'altezza delle aspettative. Ma crescere con la pressione alle stelle è difficile, o comunque è uno scotto che altre realtà non hanno dovuto pagare, non essendo immerse in una simile dinamica di sproporzione tra valore e aspettative.ilmauro ha scritto: eh grazie, ma come succede qui, succede altrove.
lo condiziona qui, come condiziona altrove, se hai una dirigenza in grado di sopportare le pressioni in modo tale da rendere migliore la vita sportiva e sociale di ogni calciatore vedrai come lambiente varrà come altri.
guarda, io sono anche meno drastico come importanza dell'ambiente...ma insomma il senso è quello.Luke Skywalker ha scritto: Esatto, ma altrove la pressione e l'influenza dell'ambiente esterno è perfettamente commisurata al livello della società oggetto del condizionamento. A ROMA NO. E' questo il grande inganno. La Roma è una società che vale come storia un terzo dell'Everton (tre titoli contro nove) e come fatturato non è quest'anno nemmeno nella top 20 europea, eppure ha su di sè pressioni, attenzioni e copertura mediatica da Real Madrid. E questo per mille motivi, perchè Roma è la capitale d'Italia, è una città dalla storia millenaria il cui nome pesa, specie se fino ad ora non l'hai sfruttato a tuo vantaggio per fare soldi. Senza parlare poi delle caratteristiche del tifo romanista, caratteristiche che lo fanno tendere pericolosamente verso l'esaltazione, l'adorazione cieca, il buonismo, l'infatuazione. Tutta roba pericolosissima. Questo non significa nè che la responsabilità sia tutta dell'ambiente, nè che la situazione non si possa sovvertire, nè che la società sia impotente o sconti sempre tali logiche, però fare calcio a Roma non è semplice, è molto più semplice farlo altrove, senza prendere la provincia, già a Milano o a Barcellona. Perchè il Milan ha una storia, un know how e delle strutture dimensionate alle pressioni dell'ambiente, il Barça pure, la Roma no.