keyser soze ha scritto:a capodanno poi le possibilità che non fosse sobrio sono elevate, io dico solo che per come funziona il sistema italiano sono capaci che essendosi rifiutato di fare l'alcol test non possono certificare che non fosse sobrio e quindi lo assolvono, poi per carità magari era lucidissimo ma allora poteva benissimo fare l'alcol test e dimostrarlo togliendo ogni dubbio.
da quello che so, se ti fermano la cosa migliore è rifiutarsi e chiamare il proprio avvocato... certo dopo che hai investito due ragazze, davanti a tua moglie e tua figlia forse dovresti assumerti le tue responsabilità.
433 ha scritto:
da quello che so, se ti fermano la cosa migliore è rifiutarsi e chiamare il proprio avvocato... certo dopo che hai investito due ragazze, davanti a tua moglie e tua figlia forse dovresti assumerti le tue responsabilità.
In itaja? assumersi le proprie responsabilità?
Vladimir Putin pelato
L'Ucraina c'hai rovinato
È tutta colpa tua
De li mortacci tua
433 ha scritto:
da quello che so, se ti fermano la cosa migliore è rifiutarsi e chiamare il proprio avvocato... certo dopo che hai investito due ragazze, davanti a tua moglie e tua figlia forse dovresti assumerti le tue responsabilità.
Ennesima udienza interlocutoria al processo per accertare le responsabilità nell'incidente che, a Capodanno dello scorso anno, provocò la morte di due studentesse ventitreenni, Chiara Varani di Monasterolo e Patrizia Paninformi di San Giovanni Bianco.
Nell'incidente rimase ferita anche una loro amica, ed è proprio questa ragazza - con uno dei testimoni, tra i primi a fermarsi per prestare soccorso ai feriti - che il Gip ha deciso di ascoltare in un'udienza fissata per il 13 novembre prossimo.
Nella scorsa udienza, erano state ancora le consulenze a tener banco. Erano stati ascoltati dal giudice per l'udienza preliminare Bianca Maria Bianchi il consulente dell'accusa, ingegnere Cinzia Cardino, e quello della difesa di Massimo Carrera, ex atalantino ora allenatore della Juventus (indagato per omicidio colposo in questa vicenda insieme ad altri due), l'ingegnere Roberto Breda. La decisione di ascoltare i due tecnici è arrivata con la scelta formale del rito processuale: Massimo Carrera, assistito dagli avvocati Roberto Bruni e Luigi Chiappero, ha scelto il rito abbreviato (che in caso di condanna garantisce lo sconto di un terzo della pena) condizionato all'audizione del proprio consulente tecnico; un altro degli indagati ha scelto il rito abbreviato, mentre l'ultimo discuterà il rinvio a giudizio.
Il gup aveva accolto le richieste formalizzate dai tre automobilisti sotto accusa, ma anche la richiesta del pubblico ministero Monia Di Marco di sentire, nel contraddittorio, la propria consulente: già la scorsa volta i due esperti erano stati messi a confronto sulla ricostruzione della dinamica del tragico incidente. Nel mirino, in particolare, la questione della visibilità al momento del fatto: secondo il consulente dell'accusa quella notte le condizioni di illuminazione e visibilità lungo la carreggiata della A4 sarebbero state sufficienti per poter vedere l'auto Ford Ka su cui viaggiavano le tre ragazze ferma sulla quarta corsia dopo un tamponamento. Opposta la conclusione del consulente della difesa, che ha invece sostenuto e spiegato come non fosse possibile, nelle condizioni di luce di quella notte, vedere le auto ferme dopo l'incidente.
Di fatto l'incidente era avvenuto tra Dalmine e Bergamo, in direzione Venezia, in due tempi: inizialmente la Ford Ka era stata tamponata da una Fiat Punto, finendo di traverso tra terza e quarta corsia; poco dopo era sopraggiunta una Mercedes MI, che aveva a sua volta colpito la Ka. Infine, dopo qualche momento, era sopraggiunta anche la Mercedes Classe R di Carrera, che a sua volta aveva investito l'utilitaria.
Il gup, al termine dell'udienza scorsa, si era anche riservato di valutare la nomina di un proprio perito per chiarire l'esatta dinamica.
gavazza ha scritto:Ennesima udienza interlocutoria al processo per accertare le responsabilità nell'incidente che, a Capodanno dello scorso anno, provocò la morte di due studentesse ventitreenni, Chiara Varani di Monasterolo e Patrizia Paninformi di San Giovanni Bianco.
Nell'incidente rimase ferita anche una loro amica, ed è proprio questa ragazza - con uno dei testimoni, tra i primi a fermarsi per prestare soccorso ai feriti - che il Gip ha deciso di ascoltare in un'udienza fissata per il 13 novembre prossimo.
Nella scorsa udienza, erano state ancora le consulenze a tener banco. Erano stati ascoltati dal giudice per l'udienza preliminare Bianca Maria Bianchi il consulente dell'accusa, ingegnere Cinzia Cardino, e quello della difesa di Massimo Carrera, ex atalantino ora allenatore della Juventus (indagato per omicidio colposo in questa vicenda insieme ad altri due), l'ingegnere Roberto Breda. La decisione di ascoltare i due tecnici è arrivata con la scelta formale del rito processuale: Massimo Carrera, assistito dagli avvocati Roberto Bruni e Luigi Chiappero, ha scelto il rito abbreviato (che in caso di condanna garantisce lo sconto di un terzo della pena) condizionato all'audizione del proprio consulente tecnico; un altro degli indagati ha scelto il rito abbreviato, mentre l'ultimo discuterà il rinvio a giudizio.
Il gup aveva accolto le richieste formalizzate dai tre automobilisti sotto accusa, ma anche la richiesta del pubblico ministero Monia Di Marco di sentire, nel contraddittorio, la propria consulente: già la scorsa volta i due esperti erano stati messi a confronto sulla ricostruzione della dinamica del tragico incidente. Nel mirino, in particolare, la questione della visibilità al momento del fatto: secondo il consulente dell'accusa quella notte le condizioni di illuminazione e visibilità lungo la carreggiata della A4 sarebbero state sufficienti per poter vedere l'auto Ford Ka su cui viaggiavano le tre ragazze ferma sulla quarta corsia dopo un tamponamento. Opposta la conclusione del consulente della difesa, che ha invece sostenuto e spiegato come non fosse possibile, nelle condizioni di luce di quella notte, vedere le auto ferme dopo l'incidente.
Di fatto l'incidente era avvenuto tra Dalmine e Bergamo, in direzione Venezia, in due tempi: inizialmente la Ford Ka era stata tamponata da una Fiat Punto, finendo di traverso tra terza e quarta corsia; poco dopo era sopraggiunta una Mercedes MI, che aveva a sua volta colpito la Ka. Infine, dopo qualche momento, era sopraggiunta anche la Mercedes Classe R di Carrera, che a sua volta aveva investito l'utilitaria.
Il gup, al termine dell'udienza scorsa, si era anche riservato di valutare la nomina di un proprio perito per chiarire l'esatta dinamica.
Da un punto di vista penale non lo vedo proprio messo bene, se la mente non mi inganna l'incidente e' avvenuto vicino ad un casello autostradale. E, a meno di guasti di parte dei lampioni, generalmente l'illuminazione e' proprio in quei tratti piu' intensa. C'e' poi la ripresa di una telecamera che ha accertato che la Mercedes non ha toccato proprio i freni. Voglio di, e macchine in mezzo a una strada comunque le vedi pure se e' buio. Non penso che dopo l'urto le luci di tutte le altre vetture si siano spente. Qualche faro e qualche quattro frecce accese si presume che ci fossero.
L'articolo non e' posto molto bene a mio avviso. Da come l'ho inteso io e' come se anche gli altri automobilisti sono indagati. Ma la responsabilita' civile é del mezzo che ha causato il primo urto ma tutto quello che e' successo dopo non ci vedo margini per indagine.
I video erano del casello? Se si eri proprio a pochissimo di distanza, e non mi è mai capitato di imbattermi in un casello al buio. Ammesso e non comcesso che TUTTE le auto incidentate avessero le luci fuori uso, eri a fari spenti?.E per non riuscire neanche a frenare, a quanto andavi o cosa stavi guardando?
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."
"Chi se cucca cu' 'e creature se susa 'nfuso"
La telecamera non era del casello ma una di quelle che mettono anche solo per monitorare il traffico. Erano, se la mente non mi inganna, nelle immadiate vicinanze del casello.
Anche a lampioni spenti, allora, mi sembra improbabile che su rettilineo non si sia accorto di nulla. Altra cosa, se l'illuminazione stradale fosse stata nulla, gravemente insufficiente o scarsa non sarebbe a rapporto? O si è miracolosamente riaccesa dopo l'incidente.
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."
"Chi se cucca cu' 'e creature se susa 'nfuso"