La storia disturba molto il perbenismo wasp americano ed è un vero caso sociale in cui violenze e reati gravissimi venivano commessi con il benestare di una intera comunità che non solo li tollerava, ma li riteneva comportamenti legittimi perche perpetrati verso i nativi.basano75 ha scritto:vorrei parlare con voi di Killers of the flower moon di Scorsese.
esattamente come per The Irishman, mi sono servite 3 visioni per chiudere... e premetto subito che lo trovo notevolmente migliore al film appena nominato.
tecnicamente perfetto. con due protagonisti, Di Caprio e Lily Gladstone che secondo me sono da oscar. e un De Niro nuovamente convincente e misurato
la mia domanda è un'altra. cosa ha voluto raccontare Scorsese con questa pellicola? tratta da un romanzo oltretutto. spero che il libro sia più avvincente e ricco di tensione del film
perchè io tutta la pomposità con cui viene raccontata una storia di volgari assassini che rubano a chi ha più soldi di loro, non l'ho proprio capita. non capisco il bisogno di mettere in scena una cosa simile, a mio avviso davvero poco avvincente ed interessante
tutto qua. non so se avrò mai voglia di rivedere questa pellicola. sul valore di Scorsese mai pensato di discutere, non scherziamo. mi interrogo sul bisogno di raccontare determinate storie da parte di autori affermati e dotati come il regista americano
Io non conoscevo la storia e mi ha parecchio shockato
[spoiler]Poi la scena in cui louis cancelmi chiede se sia legale uccidere i propri figli per intascare l'eredità la trovo geniale nella sua durezza[/spoiler]