AS Roma Forum

faro ha scritto:il problema vero e' che se fossimo israeliani tenderemmo a giustificare quel maledetto, se fossimo palestinesi ci saremmo tutti iscritti al terrorismo

solo accettando compormessi da entrambe le parti si puo' avanzare, e lo dico anche se ritengo che la "giustizia" sia praticamente tutta da una parte sola in quel conflitto

Scusa fa’, ma che stai a di’?

È pieno di intellettuali e gente comune in Israele che col cazzo giustifica il suo governo.

Così come non è che a Gaza siano tutti pronti a fare breccia nel muro della vergogna per andare a tagliare la gola agli infedeli.

Non è che possiamo credere che non ci sia spazio che per suprematisti ebraici e jihadisti con la bava alla bocca.

Già viviamo in un contesto particolarmente incline a questo tipo di semplificazioni (e mi riferisco in particolare all’Italia) non ci mettiamo anche noi qui sopra.

il_noumeno ha scritto: ↑mar 15 ott 2024, 22:47 Scusa fa’, ma che stai a di’?

È pieno di intellettuali e gente comune in Israele che col cazzo giustifica il suo governo.

Così come non è che a Gaza siano tutti pronti a fare breccia nel muro della vergogna per andare a tagliare la gola agli infedeli.

Non è che possiamo credere che non ci sia spazio che per suprematisti ebraici e jihadisti con la bava alla bocca.

Già viviamo in un contesto particolarmente incline a questo tipo di semplificazioni (e mi riferisco in particolare all’Italia) non ci mettiamo anche noi qui sopra.

ma quello che dici e' ovvio , certo che c'e' spazio per preziosissime eccezioni ed e' triviale dire che tutti speriamo si allarghino a macchia d'olio in entrambi i campi e finiscano per prevalere

come e' ovvio che la semplificazione che ho fatto era per evidenziare come ci faccia solo sentire meglio pensare che noi si' che saremmo diversi in quella quotidianita', noi si' che saremmo aperti, tolleranti e pronti all'accoglienza e al dialogo quando ci stuprassero la figlia o ci trapassassero la gola del nipotino con una pallottola da un tetto

quello che ho detto e' proprio che le condizioni in qell'area tendono a creare mostri da entrambe le parti e che l'unica speranza e' che prevalgano le tensioni verso l'accettazione dell'altro, il compromesso. Tutto il lavoro di Netha e di Hamas e' sostanzialmente teso a soffocare queste pulsioni interne per mantenere e rafforzare il potere attraverso il terrore, da entrambe le parti

faro ha scritto: ma quello che dici e' ovvio , certo che c'e' spazio per preziosissime eccezioni ed e' triviale dire che tutti speriamo si allarghino a macchia d'olio in entrambi i campi e finiscano per prevalere

come e' ovvio che la semplificazione che ho fatto era per evidenziare come ci faccia solo sentire meglio pensare che noi si' che saremmo diversi in quella quotidianita', noi si' che saremmo aperti, tolleranti e pronti all'accoglienza e al dialogo quando ci stuprassero la figlia o ci trapassassero la gola del nipotino con una pallottola da un tetto

quello che ho detto e' proprio che le condizioni in qell'area tendono a creare mostri da entrambe le parti e che l'unica speranza e' che prevalgano le tensioni verso l'accettazione dell'altro, il compromesso. Tutto il lavoro di Netha e di Hamas e' sostanzialmente teso a soffocare queste pulsioni interne per mantenere e rafforzare il potere attraverso il terrore, da entrambe le parti

Io contesto che siano eccezioni. Magari sono posizioni di minoranza, ma non eccezioni.

ma speriamo che tu abbia ragione ! Sarebbe poi' facile, o meno insensato, sperare nel futuro

Ma guarda parlando di Gaza, nel 2006 Hamas prende il 40% dei voti. Più o meno come Fatah.

Se fai un’analisi nel voto di Israele, scopri che su 4.7 milioni di voti, ce ne sono quasi 2 di gente rappresentata da posizioni diverse sulla guerra da quella della maggioranza.

Mo sicuramente dal 7 ottobre in poi da una parte e dell’altra le posizioni si saranno radicalizzate (ma ‘sti famosi sondaggi su Bibi in ascesa sempre tra il 22 e il 23% lo collocano), però insomma, parlare di “eccezioni” e non di posizioni minoritarie (che un po’ di differenza la fa) mi pare superficiale.

Speriamo, i dati che porti ti danno ragione

Ciro però io le uniche manifestazioni che vedo in israele sono quelle dei parenti dei sequestrati. Ovviamente c'è gente contro lo sterminio (non mi piace il termine genocidio) dei palestinesi ma stanno piuttosto coperti.

Sicuramente non ho una conoscenza così approfondita del tema ma tendo a pensare anch'io che in Israele la maggioranza delle persone sia a favore della guerra, ma proprio maggioranza schiacciante. D'altronde in guerra questo succede salvo cataclismi. Basti pensare a Bush e a come ha stravinto le elezioni del 2004 dopo quelle pagliacciate della guerra al terrore

Ma secondo me la cosa e' diversa. Non e' che uno debba per forza essere a favore della guerra, io non credo che la maggioranza degli israeliani festeggino ogni morte palestinese. E' piu' una questione di ritenere, e ho l'impressione (probabilmente superficiale, lo ammetta enza problemi) che questo modo di sentire sia maggioranza, la violenza e l'aggressione uno strumento "sgradevole" ma necessario di autodifesa.

Aggiungo che i popoli con un fortissimo attaccamento alla propria tradizione, specie se religiosa in quanto generalmente piu' assolutista, non possono che avere una tendenza al rifiuto della contaminazione e della mescolanza, cose che da sempre ed ovunque portano a conflitti.

faro ha scritto: ↑mer 16 ott 2024, 12:43 Ma secondo me la cosa e' diversa. Non e' che uno debba per forza essere a favore della guerra, io non credo che la maggioranza degli israeliani festeggino ogni morte palestinese. E' piu' una questione di ritenere, e ho l'impressione (probabilmente superficiale, lo ammetta enza problemi) che questo modo di sentire sia maggioranza, la violenza e l'aggressione uno strumento "sgradevole" ma necessario di autodifesa.

Aggiungo che i popoli con un fortissimo attaccamento alla propria tradizione, specie se religiosa in quanto generalmente piu' assolutista, non possono che avere una tendenza al rifiuto della contaminazione e della mescolanza, cose che da sempre ed ovunque portano a conflitti.

Hai ragione ovviamente, la penso come te
Per a favore della guerra intendevo proprio questo, non che sono tutti dei furiosi sanguinari ma che a torto o a ragione vedono la propria esistenza minacciata dai paesi limitrofi.

Che sia minacciata è un fatto che la loro reazione non possa che peggiorare le cose anche. Per questo io sostengo che la soluzione non sia 2 popoli 2 stati ma uno stato multiraziale

karlem ha scritto: ↑lun 14 ott 2024, 22:55

Come volevasi dimostrare, non ci capisco un cazzo.

siamocosì ha scritto:Ciro però io le uniche manifestazioni che vedo in israele sono quelle dei parenti dei sequestrati. Ovviamente c'è gente contro lo sterminio (non mi piace il termine genocidio) dei palestinesi ma stanno piuttosto coperti.

Non è solo così. Sono una minoranza , non un’eccezione. Ma ci sono, esistono e non meritano di essere accomunati ai loro leader. Come io non merito di essere accomunato a un governo che prende gente con un passato nell’ultradestra che dava fuoco a zecche e immigrati nonostante siano chiaramente maggioranza nel paese.
Poi se vogliamo dirla tutta, Ste, parlate spesso di “ebrei” ignorando per esempio quanti movimenti per la pace ci siano in giro per il mondo e quanto attivi siano dal punto di vista delle proteste.
Il problema per quanto mi riguarda lo circoscrivo al nazionalismo, al suprematismo e al fondamentalismo religioso che è chiaramente un problema anche in Israele. Basta leggere Haaretz eh, per rendersi conto di come sia una realtà più complessa di quello che pensiamo.

siamocosì ha scritto:Che sia minacciata è un fatto che la loro reazione non possa che peggiorare le cose anche. Per questo io sostengo che la soluzione non sia 2 popoli 2 stati ma uno stato multiraziale

Ci sono due milioni di arabi israeliani quindi tecnicamente Israele è già uno stato multirazziale, ma evidentemente funziona poco con l’Apartheid a Gaza e i coloni liberi di fare il cazzo che gli pare nel West Bank.
Io invece continuo a credere che senza uno Stato Palestinese è impossibile la pace. E Israele va fermato.

il_noumeno ha scritto: ↑gio 17 ott 2024, 6:31 Ci sono due milioni di arabi israeliani quindi tecnicamente Israele è già uno stato multirazziale, ma evidentemente funziona poco con l’Apartheid a Gaza e i coloni liberi di fare il cazzo che gli pare nel West Bank.
Io invece continuo a credere che senza uno Stato Palestinese è impossibile la pace. E Israele va fermato.

La soluzione "due popoli in due stati" senza ridiscutere i confini dei due stati e' una polveriera pronta ad esplodere, purtroppo. Israele andava fermato ieri, ma io francamente non vedo una pace possibile al momento, ma intendo proprio in termini strutturali.

Forse uno stato con una costituzione che garantisse i diritti di entrambe le popolazioni potrebbe alla lunga funzionare, ma ad oggi gli israeliani ebrei non lo vogliono e i palestinesi nemmeno. Troppo odio e diffidenza reciproca. E anche troppo razzismo e fanatismo religioso da entrambe le parti, fermo restando che e' chiaro chi siano le vittime e chi siano i carnefici, con buona pace di Molinari and co.