AS Roma Forum

è uscito su youtube il documentario completo. me lo sto guardando.

Questa è un'altra realtà che ormai appartiene ai tempi passati e non potrà mai tornare.
Il negozio di dischi come meta di una serie di persone (gli appassionati di musica, i musicisti, ecc.), come luogo di aggregazione e quasi di culto. Un posto dove condividere conoscenze e scoperte e magari coltivare amicizie, a volte anche improbabili.
La rete ha reso possibili cose una volta inimmaginabili, come il trovare in un secondo il pezzo musicale più assurdo e ascoltarlo anche solo per curiosità (vedi le band nominate nel documentario che su Youtube trovi al volo), ma il prezzo da pagare è stato quello di perdere il disco, l'oggetto e tutto il mondo a lui collegato.

In realta` il disco (in vinile) nell'epoca del digital ha avuto un grandissimo comeback. la democratizzazione della musica ha significato che non compi il disco o il cd per ascoltarti la canzone singola da hit parade, ma chi e` veramente appassionato investe di piu` su cofanetti, edizioni speciali, insomma sul collezionismo e sul feticismo di possedere l'oggetto. certo nessuno si va a comprare il cd dozzinale per una canzone mandata in radio per 3 mesi e poi il resto dell'album e` insulso. ovviamente la maggior parte di questi acquisti avvengono online (soprattutto su Discogs per le rarita` e su Amazon per le nuove uscite), pero` questo ha permesso anche ai negozi di diventare venditori online (tramite Ebay e Discogs ecc il Disfunzioni del caso puo` vendere la iper-rarita` all'unico fissato in Lapponia, che prima dovevano aspettare 50 anni per la botta di culo che capitava a Roma e gliela chiedeva)

Sì però appunto è cambiato totalmente il mercato: prima il negozio era appannaggio di collezionisti e amatori, ma faceva l'ordinario incasso con tutti gli altri. Ora è solo per amatori e collezionisti, quindi di negozi di dischi ne sono rimasti pochissimi.

io anni fa a Disfunzioni Musicali andavo appositamente partendo da Lavinio. una volta andai anche per la presentazione del disco solista di Bruce Dickinson, Balls to Picasso.

che disco di merda

però ricordo ancora la ressa

poi già grandicello ho scoperto ad Aprilia, quindi vicinissimo casa, un negozio specializzato in musica metal

non ho avuto più bisogno di andare a Roma, ho completato tutta la collezione di dischi dei Savatage lì

qixand ha scritto: ↑gio 11 mar 2021, 16:24 Sì però appunto è cambiato totalmente il mercato: prima il negozio era appannaggio di collezionisti e amatori, ma faceva l'ordinario incasso con tutti gli altri. Ora è solo per amatori e collezionisti, quindi di negozi di dischi ne sono rimasti pochissimi.

certo, ma e` cosi` su tantissimi settori. anzi che la musica, tramite il digitale, permette la preview che ti convince a investire sul prodotto di nicchia.

qixand ha scritto: ↑lun 8 mar 2021, 10:26

è uscito su youtube il documentario completo. me lo sto guardando.

Come ho già detto, ci vivevo dentro Disfunzioni, per lo più stavo di sotto in magazzino perché c'erano i dischi più nuovi che potevi sentire prima degli altri
Un po' li aiutavo, eravamo amici
Domenico, Gianni e Maurizio Pompameo (che era anche il mio produttore) erano il nucleo storico di via dei Falisci, Maurizio gestiva la bancarella dell'usato davanti all'università
L'usato in realtà li fece svoltare molto perché comprare un disco era sempre molto rischioso per noi poveri
Avevi pochi soldi e comprare un disco che non ti piaceva poteva essere una catastrofe, l'usato ti permetteva di minimizzare il danno
Quando aprirono il negozio grande, si aggregò ai fondatori Dino che era tipo un nerd che non amava neanche la musica dal profilo bassissimo
Lì dentro si ascoltava musica sempre, si parlava con altri musicisti, giornalisti, con un po' di applicazione trovavi pure qualche donzella a cui poter sfilare le mutandine la sera
Poi a pranzo andavamo sempre, tutti quelli che lavoravano lì, a "La Tana Sarda" dove ho lasciato almeno il 30 percento della funzionalità del mio fegato
Lavoravano tantissimo, nell'89 fecero quasi un miliardo di fatturato l'anno, roba da pazzi
Del video la cosa che ho amato è rivedere Sante che era ascolano ed è una persona fantastica che mi ha sempre consigliato e un amico caro

Grazie di queste aggiunte al racconto, rob.
Sono spaccati di vita nostalgici che fanno bene al cuore.
Io, come dicevo, sta cosa l'ho vissuta più da Revolver, anche se non avevo sta gran confidenza coi proprietari, alcuni dei quali ho conosciuto pochi anni fa da Pink Moon, in un caso li ho anche aiutati col banchetto dell'usato in occasione di un live.

Per me era lo stesso discorso per l'usato: avevi a malapena l'occasione di ascoltare un pezzo di un album, così compravi a scatola chiusa e quando avevi toppato l'acquisto, 13 mila cazzo di lire , era una mezza tragedia.
Quindi riuscire a prendere l'usato, o il "campione gratuito" che vendevano da Revolver (con la scritta bucherellata sull'angolo del disco), era na svolta.

Che ricordi mamma mia... ma che cazzo ne sanno i regazzini di oggi di quando beccavi una canzone per radio e non facevi in tempo a capire chi cazzo fosse, potevano passare mesi prima di risentirla... e magari perdere di nuovo titolo e autore detto dal dj a inizio canzone. Altro che Shazam, playlist sul sito e YouTube... si sono persi un mondo bellissimo.

Buon RecordStoreDay 2022. Se potete supportate il vostro negozio di dischi locale questa settimana.

È morto Sandro, il presidente, titolare di Pink Moon.
Il negozio chiuderà è stanno vendendo tutto al 50% il sabato e il martedì, se a qualcuno interessa.

Cane Maledetto ha scritto: ↑mer 10 lug 2024, 23:18 È morto Sandro, il presidente, titolare di Pink Moon.
Il negozio chiuderà è stanno vendendo tutto al 50% il sabato e il martedì, se a qualcuno interessa.

Caxxo mi dispiace, non si sa` quante ore ci ho passato prima di emigrare.
Al contempo mi spiace pure non essere a Roma e non poter rimediare qualcosa da questi sconti.

Lo avevo letto su fb. Mi dispiace molto, lo conoscevo dagli anni ‘80, anche se avevo avuto il piacere di farci qualche chiacchierata solo qualche anno fa. In occasione di un live mettemmo un banchetto di loro vinili e cd in vendita. Quel posto era una mecca per gli amanti romani della musica e lui un negoziante di un’altra epoca.

Già solo per aver chiamato il negozio come il capolavoro di Nick Drake applausi