Mi costringi a ritirare fuori il mio chord mojo (DAC), le Sennheiser HD 600 e a rifarmi l'abbonamento a TIDAL Non voglio fare il fighetto, ma certe cose vanno ascoltate come si deve. Detto questo, sempre la musica al primo posto e poi l'audiofilia!
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: mer 23 lug 2025, 13:28
da Alfa70
Per chi conosce il gruppo, per me uno dei migliori album.
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: ven 25 lug 2025, 20:54
da alectric
Sul tema introdotto da Deacon in merito alla reinterpretazione dei Classici...
Qui di seguito uno straordinario (as Usual) Chick Corea che re-interpreta la sonata in D Minor di Domenico Scarlatti...
Tra l'altro questo brano l'ho sentito live in uno dei suoi ultimi concerti (R.I.P.) a San Sebastian nel 2018...
Ho ancora i brividi...
Buon ascolto...
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: sab 26 lug 2025, 11:51
da deacon frost
alectric ha scritto: ↑ven 25 lug 2025, 20:54
Sul tema introdotto da Deacon in merito alla reinterpretazione dei Classici...
Qui di seguito uno straordinario (as Usual) Chick Corea che re-interpreta la sonata in D Minor di Domenico Scarlatti...
Tra l'altro questo brano l'ho sentito live in uno dei suoi ultimi concerti (R.I.P.) a San Sebastian nel 2018...
Ho ancora i brividi...
Buon ascolto...
L'intro non mi fa impazzire, sarà che - escluso bach - non apprezzo troppo il barocco con quell'aria da ''anche la mia merda profuma", poi si comincia a "jazzare" e le cose cambiano!
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: lun 28 lug 2025, 14:08
da deacon frost
Certo, questo è stato un passo indietro rispetto a quanto fatto in precedenza, ma stiamo pur sempre parlando di una grandissima band!
Ps.: Non ho voluto citare "Third", perchè solo a sentire quel nome mi prende uno sturbo. Difficile per un band, doppiare un capolavoro come quello, la perfezione assoluta!
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: lun 28 lug 2025, 14:13
da alectric
Rilancio...
Soprattutto perchè in questa line-up c'è l'immenso Allan Holdsworth...
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: lun 28 lug 2025, 15:15
da deacon frost
alectric ha scritto: ↑lun 28 lug 2025, 14:13
Rilancio...
Soprattutto perchè in questa line-up c'è l'immenso Allan Holdsworth...
Ma è un pezzo di Bundles, altro album che ammirò, perchè decisero di tornare alle origini
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: mer 30 lug 2025, 14:08
da deacon frost
alectric ha scritto: ↑lun 28 lug 2025, 14:13
Rilancio...
Soprattutto perchè in questa line-up c'è l'immenso Allan Holdsworth...
Robert Wyatt
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: lun 4 ago 2025, 13:24
da alectric
JOSHUA REDMAN QUARTET In uno dei brani eseguiti anche ieri dal suo ultimo album:
JOSHUA REDMAN d'annata (18 anni fa), in uno dei suoi brani più famosi insieme a Brain Blade (drums)
L'album "My Song" non è propriamente tra le cose che preferisco del genio Jarrett...
E' considerato (probabilmente a ragione) un capolavoro assoluto, ma se pensiamo alla sua produzione, soprattutto per la sperimentazione, la commistione con la musica classica e la sua proverbiale improvvisazione "spinta" (Koln Concerts su tutto), diciamo che in questo caso abbiamo un Jarrett insolitamente "facile"...
Il disco infatti spicca per un'intensa lirica caratterizzata da una presenza melodica decisamente importante (tanto che uno dei brani più famosi fu usato anche per una nota pubblicità di moda), ma è appunto questa presenza melodica, in chiave patetico/malinconica, a rendere il lavoro un po' mainstream, trattandosi di melodie che ti "restano facilmente in testa", tanto per capirsi.
E' abbastanza insolito anche perchè si tratta di un disco che Jarrett fa con il suo "European Quartet", conosciuto anche come "Scandinavian Quartet" o "Nordic Quartet" (Garbarek, Danielsson, Christensen), che precedentemente aveva prodotto materiale abbastanza "ostico" come si può ben ascoltare nel loro Live ad Oslo del 1974, ma in generale in tutto il suo periodo europeo che include le partecipazioni live al Molde Jazz Festival nel 1972 e 1973...
Il "Nordic Quartet" (che ha inciso per l ECM) si è alternato nello stesso periodo con l' "American Quartet" (che ha spesso inciso per la "Impulse!"). Anche qui parliamo di produzione a cavallo tra Free-Jazz, Post-Bop e tanta, tantissima improvvisazione. Cartteristica di questo quartetto americano è stata la presenza al sax di Dewey Redman, papà di quel Joshua Redman che sono andato a sentire settimana scorsa...
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: mer 13 ago 2025, 19:33
da robfel3000
Hai sicuramente ragione nello specifico e nell' analisi e ti ringrazio per quella
Ma io essendo meno avvezzo alle spigolosità di certo jazz essendo ignorante nella materia riesco a vedere meglio la grandezza di certi musicisti in un contesto più "facile"
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: mer 13 ago 2025, 19:52
da alectric
Personalmente lo Jarrett che preferisco è quello del Trio Americano (Gary Peacock al basso, Jack DeJohnette alla batteria), specificatamente per la loro produzione sia in studio che dal vivo degli standards classici del jazz, ovviamente interpretati alla maniera di Jarrett. Questa produzione che si è espressa cavalcando gli anni '80 e '90 è testimoniata nei due autentici Masterpieces "Standards Vol.1 e Vol.2", che vi invito ad ascoltare.
La produzione live è di altrettanta qualità, specie i tour mondiali degli anni '90 in Giappone, che sono stati poi immortalati con 10 registrazioni scelte nel celeberrimo "Live in Tokyo 1996"
Qui di seguito vi propongo un concerto straordinario di quegli anni:
KEITH JARRETT TRIO: Live in Japan - July 25,1993 at Open Theater East (Tokyo)
Re: Around Jazz (from one side to the other)
Inviato: mer 13 ago 2025, 19:59
da alectric
robfel3000 ha scritto: ↑mer 13 ago 2025, 19:33
Hai sicuramente ragione nello specifico e nell' analisi e ti ringrazio per quella
Ma io essendo meno avvezzo alle spigolosità di certo jazz essendo ignorante nella materia riesco a vedere meglio la grandezza di certi musicisti in un contesto più "facile"
Amico mio, è esattamente così che si comincia...
Il modo più sbagliato di approcciarsi al Jazz è farlo iniziando con Don Cherry o Eric Dolphy (tra i maestri del Free-Jazz, a tratti inascoltabile... )
Quindi va benone...
E comunque, ripeto, parliamo di un disco considerato a ragione una milestone del genere...
Se ti va, ti propongo il Jarrett qui sopra, quello del Trio Standards...
Più "facile" di quello Scandinavo dei primi anni o dei Koln Concerts (che un giorno affronteremo), ma sicuramente meno di "My Song"...