AS Roma Forum

Luke Skywalker ha scritto:Sì ma far giocare uno anche se è un sega non migliorerà la situazione, anzi. Io sono contro le quote. Noi dobbiamo, con le squadre B, e con investimenti nei settori giovanili, tornare a sfornare giovani stelle che si impongono da sole. Come in Spagna. Totti e Nesta, per dire, che giocavano in una Serie A competitiva al massimo, non hanno avuto bisogno di quote per essere presi in considerazione. Dobbiamo tornare a produrre quei giocatori lì, e non è impossibile visto che il bacino da cui attingere in Italia è amplissimo, se si lavora bene ci sono i margini per il ricambio continuo ad alti livelli.

Che poi da quanto mi dicono rispetto agli standard europei sono abbastanza retrogradi anche gli allenamenti delle giovanili...
A questa cosa non so se credere o meno, visto che fino a 5 anni fa comunque la nazionale Italiana era sempre tra le più forti del mondo...e i metodi di allenamento sempre quelli erano suppongo...

Però non credo che ci sia stato un vuoto di talento..mi pare inverosimile...

neverajoy ha scritto:Ridatece le comproprietà

sarà una bella mazzata questa, per come facevano mercato i club italiani

oswald ha scritto:Due edizioni consecutive dei Mondiali in cui non superiamo neppure il girone. Spero che qualcuno si renda conto della situazione, il calcio italiano non è mai stato a un livello così basso di competitività.

"eeeh ma siamo arrivati in finale all'europeo, avanti così non servono rivoluzioni, solo piccoli aggiustamenti"

Per l'ultima generazione le cose sono due: o hanno lavorato malissimo o c'è stato il vuoto. Per me un po' tutte e due le cose. Una-due generazioni "fallate" possono capitare. In Italia per me una delle cose sbagliate a livello giovanile è il focus esasperato sulla tattica e sull'aspetto atletico. Se ci fate caso non produciamo più giocatori di grande estro, unica eccezione Verratti, nè giocatori dai piedi comunque educati. Solo soldatini che sanno cosa fare, magari con doti atletiche importanti, ma niente più. Il cuore di questo gioco è sottovalutato. Se penso che in nazionale gioca gente come Abate, Bonucci o, fino all'altro ieri, Giaccherini, mi vengono i brividi. Si dovrebbe ricominciare a far esercitare i ragazzini sulla tecnica pura, per la tattica c'è sempre tempo. Ho visto l'anno scorso Italia-Spagna under 21 e c'era un abisso a livello tecnico, il problema esperienza viene solo dopo.
Poi una volta ho letto il tempo d'allenamento medio dei 12enni all'Ajax e al Barcellona. Era due volte quello di un settore giovanile italiano! Qui la Roma con la scuola calcio credo che qualcosa farà.

Luke Skywalker ha scritto:Sì ma far giocare uno anche se è un sega non migliorerà la situazione, anzi. Io sono contro le quote. Noi dobbiamo, con le squadre B, e con investimenti nei settori giovanili, tornare a sfornare giovani stelle che si impongono da sole. Come in Spagna. Totti e Nesta, per dire, che giocavano in una Serie A competitiva al massimo, non hanno avuto bisogno di quote per essere presi in considerazione. Dobbiamo tornare a produrre quei giocatori lì, e non è impossibile visto che il bacino da cui attingere in Italia è amplissimo, se si lavora bene ci sono i margini per il ricambio continuo ad alti livelli.

Si ok, ma Totti ha iniziato a giocare in una Roma con 4 stranieri https://it.wikipedia.org/wiki/Associazi ... _1994-1995

In Germania tempo fa certi paletti li hanno messi (solo nella Coppa di Germania, mi pare ci fossero due paletti per gli U21 e U23),
io ho aumentato il numero considerando anche gli 11 giocatori che si possono portare in panchina.

Poi magari con 3 Under23 in serie A ho un pò esagerato... però ad esempio la Roma l'anno scorso poteva schierare Romagnoli, Florenzi, Destro.

Facciamo 1 Under25 allora? Oppure si potrebbe fare 3 "Under28" (così che dopo 2 anni al prossimo Mondiale o Europeo avranno massimo 30 anni), non lo so questi sono dettagli alla fine... l'importante è che si deve creare un sistema che funziona.

Le squadre B non bastano se si pensa alla nazionale.

Perchè la Roma nella sua squadra B ci potrebbe mettere Berisha, Sanabria, Paredes, Jedvaj, ecc.

Luke Skywalker ha scritto:Per l'ultima generazione le cose sono due: o hanno lavorato malissimo o c'è stato il vuoto. Per me un po' tutte e due le cose. Una-due generazioni "fallate" possono capitare. In Italia per me una delle cose sbagliate a livello giovanile è il focus esasperato sulla tattica e sull'aspetto atletico. Se ci fai caso non produciamo più giocatori di grande estro, unica eccezione Verratti, nè giocatori comunque dai piedi educati. Se penso che in nazionale gioca gente come Abate, Bonucci o, fino all'altro ieri, Giaccherini, mi vengono i brividi. Si dovrebbe ricominciare a far esercitare i ragazzini sulla tecnica pura, per la tattica c'è sempre tempo. Ho visto l'anno scorso Italia-Spagna under 21 e c'era un abisso a livello tecnico, il problema esperienza viene solo dopo.

Infatti, quello era quello che dicevo sui metodi di allenamento...
Anche perchè, per dire, non credo che in Cina non ci siano potenziali fenomeni...di 1.5 miliardi di persone...è che evidentemente non hanno voglia di investire sul movimento calcio...
E qui in Italia ho la stessa impressione...non ci credo che nei nati tra l'87 e il 92 (ma pare che vada oltre questa cosa...) non ci sia uno buono UNO, rare eccezioni escluse...epr me si è lavorato male con loro...
Quello che non capisco è: che è successo?

erbob ha scritto: Infatti, quello era quello che dicevo sui metodi di allenamento...
Anche perchè, per dire, non credo che in Cina non ci siano potenziali fenomeni...di 1.5 miliardi di persone...è che evidentemente non hanno voglia di investire sul movimento calcio...
E qui in Italia ho la stessa impressione...non ci credo che nei nati tra l'87 e il 92 (ma pare che vada oltre questa cosa...) non ci sia uno buono UNO, rare eccezioni escluse...epr me si è lavorato male con loro...
Quello che non capisco è: che è successo?

Che poi ci sono quelli come Totti, Ronaldo, Pelè, Maradona che probabilmente sarebbero diventati campioni a prescindere, ma ci sono pure quelli che diventano forti anche solo grazie all'allenamento...

Faccio un esempio un pò estremo... Scamacca... attaccante della Roma che c'ha 15 anni ed è un gigante ma non è il classico Okaka che segna perchè è grosso in mezzo ai nani, ma è più forte di piede che di testa... se lo metti ad allenare sulla tecnica per 5 anni e lo fai giocare a 16 anni in serie C, a 17 anni in serie B e a 18 anni in serie A... questo a 20/23 anni può giocare a un buon livello. Per me è questione d'allenamento e di esperienza.

Non è che si può sperare che cascano i fenomeni dal cielo. I giocatori forti li puoi pure costruire.

Tutto abbiamo scritto, tranne che bisogna aspettare i fenomeni che cadono dal cielo. Stiamo dicendo proprio che devono essere cambiati i metodi di allenamento e che ci si deve allenare di più. Poi c'è anche il problema dell'esperienza, sulle cui soluzioni però divergiamo.

A questo proposito, l'Argentina gioca anche peggio dell'Italia (ok, forse ) però c'è Messi che risolve le partite.

Ma se rimaniamo fermi ad aspettare l'avvento di un nuovo messia calcistico non risolviamo minimamente i problemi strutturali del calcio italiano e di riflesso quelli della nazionale.

Luke Skywalker ha scritto:Tutto abbiamo scritto, tranne che bisogna aspettare i fenomeni che cadono dal cielo. Stiamo dicendo proprio che devono essere cambiati i metodi di allenamento e che ci si deve allenare di più. Poi c'è anche il problema dell'esperienza, sulle cui soluzioni però divergiamo.

Si ma infatti mi riferivo a chi gestisce il calcio italiano... sono loro (i vari abete, ecc.) che pensavano che i fenomeni cadessero dal cielo, di certo non pensavo a te...

Due cose.
Non ho letto tutto quindi magari avete già scritto voi, il metodo di allenamento delle giovanili va rivisto tempo fa su Retesport sentivo che in pratica al centro d'allenamento francese (Claire-fontaine, so fissato) facevano allenamenti esasperati sulla tecnica pura cioè un giorno dribbling, un giorno passaggi col destro, un giorno col sinistro, per un tot di giorni. I migliori di ogni categoria li prendevano
Seconda cosa.
Un sistema che obbliga non è mai un sistema che funziona, e questo è un problema filosofico che calcistico, è come quando si invocano le quote rosa, le donne vanno valutate in base al loro valore reale e non per il genere, allo stesso modo in serie A rischi di creare un ristema che impoverisce ancora di più il calcio, intanto rilanciamo il campionato in toto, la rinascita della nazionale verrà da se perché è ovvio che un sistema così competitivo porta dei vantaggi anche ai giovani italiani

Il problema é che, tranne Brasile e Argentina, nessun paese puo produzire generazione e generazione di buoni giocatori.

Ricordiamo la Germania di 1998 a 2010, un buco totale.

L´Italia ha avuto 10 anni di Del Piero, Inzaghi, Totti, Vieri, Maldini, Cannavaro, Nesta, Buffon, Pirlo ecc...e poi, ci aspetta qualche annata non proprio buone.

Se parla di Florenzi, Destro ecc...ma non sono dello stesso livello.

leonardello ha scritto:Per la prima volta sono completamente d'accordo con Sconcerti che ha invocato una rifondazione totale del calcio italiano a partire dalle scuole calcio.

Capirai, ce voleva Sconcerti per dire sta banalita'...

Brasileiro ha scritto:Il problema é che, tranne Brasile e Argentina, nessun paese puo produzire generazione e generazione di buoni giocatori.

Ricordiamo la Germania di 1998 a 2010, un buco totale.

L´Italia ha avuto 10 anni di Del Piero, Inzaghi, Totti, Vieri, Maldini, Cannavaro, Nesta, Buffon, Pirlo ecc...e poi, ci aspetta qualche annata non proprio buone.

Se parla di Florenzi, Destro ecc...ma non sono dello stesso livello.

Se si investisse seriamente e pesantemente sui vivai e sulle scuole calcio, vedi quanti talenti emergerebbero...

gladio ha scritto: Capirai, ce voleva Sconcerti per dire sta banalita'...

Mi pare che il banale non sia solo lui.