Isolani vittoriosi a Reggio Emilia, grazie a una rete del sempre redivivo Sau. Portano a casa la qualificazione, imponendosi ai danni di un Sassuolo troppo infarcito di rincalzi. I sardi agli Ottavi si recheranno quindi a San Siro, entusiasti di poter sfidare Jovetic & co. Quarto Turno di Coppa Italia appena concluso, che ha fatto intendere una volta di più se mai ce ne fosse bisogno, come non conti il blasone, e le categorie di differenza. Se si entra in campo molli, privi di concentrazione e grinta, il rischio di venire estromessi è altissimo. Alessandria e Cagliari gli esempi più calzanti, ma anche Pavia e Crotone sono andate vicino al colpaccio. Perció, che il campanello d'allarme mi auguro sia suonato forte dentro Trigoria. I liguri non verranno in gita premio tra due settimane, ma ci terranno a fare bene e sfruttare una così importante vetrina per mettersi in mostra e provare a farci lo sgambetto. Turn over moderato e impegno da non prendere sottogamba please. Tolti i minuti iniziali, dove a più di un giocatore spezzino potrebbero tremare le gambe nell'emozione di calcare il prato dell'Olimpico, poi verrà fuori alla distanza l'abnegazione e il voler fare bene, per ripagare i tanti tifosi che scenderanno a sostenerli. Realisticamente parlando, è l'unica competizione, dove, aiutati per una volta da un calendario più che agevole, possiamo davvero arrivare fino in fondo. Occhi aperti e nessun approccio svogliato. Che non si provi neanche lontanamente a sottovalutare l'avversario solo perchè ristagna da anni tra i cadetti. Quel Roma-Atalanta del '98, perso ai rigori per via del penalty fallito da Delvecchio, con gli orobici che militavano in B, ancora mi brucia terribilmente!

Tre giorni dopo c'era una città in estasi per aver battuto la Juve 2-0, a me invece quel successo di prestigio, non fece altro che farmi aumentare il rimpianto di essere stati 72 ore prima, estromessi in Coppa Italia da una squadra cento volte più debole della nostra.