trebuchet ha scritto:ecco, poi c'è da dire che da un punto di vista strettamente tecnico il Milan, che non può investire, ha pochissimi giocatori con la cui cessione può provare a reggere una cessione di mercato: Balotelli e De Sciglio. Quindi o vendono uno dei due e ricostruiscono (parzialmente) la squadra, oppure devono affidarsi unicamente all'intuito dei loro dirigenti, che peraltro dovranno cambiare la prossima estate (leggasi nuovo ds)
e poi quanto possono valere Balotelli e De Sciglio?
Balotelli 25 e De Sciglio 20 proprio se trovi degli arabi pazzi.
paz ha scritto:
si era partiti dalla tua tesi che berlusconi deve vendere. a 433 deve essere sfuggito il fatto che era una delle ipoitesi su cui discuteva.
purtroppo gli capita spesso, e per questo ci delizia con la sua delicata presenza.
se Berlusconi facesse un passo indietro sono certo che il Milan finirebbe in mano a gente non ricca, di più. Ora stanno cercando un socio di minoranza con molti soldi, e un socio di minoranza con tanti soldi vuole avere voce in capitolo. Il problema del Milan è che c'è un padrone che non vuole rogne tra i piedi: vuole comandare lui e basta. Per questo dico che non riusciranno a fare dama a meno che non vendano, a meno che qualcuno non convinca Berlusconi a lasciare stare altrimenti il Milan rischia. Una cosa simile all'Inter: perchè la cessione dell'Inter a Thohir è stata (relativamente) spedita? Perchè erano alla canna del gas, dovevano vendere al più presto.
paz ha scritto:
tohir farà esattamente quello che sta facendo la Roma. ha già preso un manager dal manchester united. sta cambiando il settore marketing (uno lo conosco di persona) - quindi sta avviando lo stesso repulisti di baldini - abbatterà i costi e tenterà di ampliare i profitti allargando la presenza sui mercati, segnatamente quello oriantale.
pari pari la Roma.
pari pari la Roma è tutto da vedè.
molto probabilmente è quello che vorrebbero fare, poi bisogna vedè se ce riescono.
433 ha scritto:
e poi quanto possono valere Balotelli e De Sciglio?
Balotelli 25 e De Sciglio 20 proprio se trovi degli arabi pazzi.
ma infatti loro dovrebbero fare come hanno fatto alcuni club (tra cui la Roma): resettare tutto e ripartire da zero. Il problema è che il Milan non può permettersi di ammettere pubblicamente di non poter competere a grandi livelli, perchè ha abituato fin troppo bene i suoi tifosi in questi anni. Ricominciare da zero implica fatalmente il rischio di non essere competitivi per un pò di tempo, non facilmente quantificabile.
paz ha scritto:
si era partiti dalla tua tesi che berlusconi deve vendere. a 433 deve essere sfuggito il fatto che era una delle ipoitesi su cui discuteva.
purtroppo gli capita spesso, e per questo ci delizia con la sua delicata presenza.
senti coso, forse a te sfugge il fatto che se il milan per riprendersi deve essere venduto da berlusconi a un emiro,
non è detto che questo accada. e - sopratutto - non è detto che questo accada nei prossimi 4/5 anni.
teacher ha scritto:Quindi la Roma non potrà mai sostituirsi a quelle che sono storicamente le (pre)potenze del calcio italiano?
Quindi la svolta epocale non c'è stata o se c'è stata non servirà a nulla? Non serviranno a nulla gli investimenti, la ricerca della globalizzazione, lo stadio, una rosa competitiva ecc?
Ogni volta che raggiungeremo un livello X gli altri faranno X+1 perché è così e basta?
Questo per parlare di struttura, se poi parliamo di quello che succede in campo vi do ragione finché non vedrò un campionato che sia autoregolato e non indirizzato.
chi ha detto questo?
io ho detto che cambiare la storia è una cosa molto difficile e lunga molto lunga...altrimenti non cambi la storia ma apri una parentesi
Comunque,sara' che per natura tendo ad essere pessimista,sara' che con la Roma sono rimasto scottato troppe volte,ma io non ce la vedo la citta' di Roma diventare,calcisticamente parlando,come Monaco di Baviera,o come Barcellona anziche' Madrid e Manchester...boh,magari sbaglio...ma secondo me parliamo propio di mondi paralleli...troppo diversi per natura e storia...qui regna l'isterismo,non c'e' equilibrio in nulla,si vive incollati alle radio private che sono piu' dei sampietrini...qui' un calciatore non e' libero di uscire a cena con la moglie, la fidanzata o gli amici,senza dover subire l'assalto della gente che ti rompe i coglioni ogni 2 per 3..anni fa' ,tanto per fare un'esempio,in un capodanno a Madrid capitai in un locale dove c'erano Casillas e Morientes,vi assicuro che nessuno si e' prostrato ai loro piedi o si e' fatto flagellare per un'autografo o una foto..e non credo che questo sia un'aspetto da sottovalutare quando si parla di diventare grandi e Roma,lo dico a malincuore,queste caratteristiche non ce le ha mai avute e temo non ce le avra' mai....un'ambiente tranquillo e' alla base di qualsiasi successo,sportivo e non...
Perdenti nel DNA
È così in tutte le città del mondo...
io ho detto che cambiare la storia è una cosa molto difficile e lunga molto lunga...altrimenti non cambi la storia ma apri una parentesi
si certo, dipende pure da che si intende per "cambiare la storia".
se una squadra ha 100 anni di storia è ovvio che gli ultimi 10 anni sono solo una piccola parte della sua storia (il 10%),
però è pure vero che 10 anni nel calcio sono abbastanza per costruire qualcosa di duraturo,
o per distruggere completamente una squadra (ogni riferimento a rosella sensi è assolutamente casuale).
io ho detto che cambiare la storia è una cosa molto difficile e lunga molto lunga...altrimenti non cambi la storia ma apri una parentesi
non ce l'avevo con te, era una mia riflessione di sintesi su quanto letto in questo 3D.
La mia riflessione è sul fatto che sia possibile per la roma inserirsi nel quadro di vertice del campionato italiano e del calcio europeo. Se la roma potrà un giorno stabilemnte disputare quarti e semifinali di Champions, magari vincendone una o più in X anni.
Se potrà arrivare a lottare sistematicamente per il titolo italiano (sempre non tenendo conto di condizionamenti sul campo di gioco) e vincerlo con un Tr=2 o Tr= 5 e non Tr=40 o 20 come successo in 87 anni di storia. Se il lavoro intrapreso, il profilo di globalizzazione che si sta costruendo, potrà rendere la roma competitiva SEMPRE e non una parentesi come dici bene tu.
Io non elimino le milanesi, mi chiedo se la roma possa alternarsi con esse e la juve.
Swan78 ha scritto:Comunque,sara' che per natura tendo ad essere pessimista,sara' che con la Roma sono rimasto scottato troppe volte,ma io non ce la vedo la citta' di Roma diventare,calcisticamente parlando,come Monaco di Baviera,o come Barcellona anziche' Madrid e Manchester...boh,magari sbaglio...ma secondo me parliamo propio di mondi paralleli...troppo diversi per natura e storia...qui regna l'isterismo,non c'e' equilibrio in nulla,si vive incollati alle radio private che sono piu' dei sampietrini...qui' un calciatore non e' libero di uscire a cena con la moglie, la fidanzata o gli amici,senza dover subire l'assalto della gente che ti rompe i co***oni ogni 2 per 3..anni fa' ,tanto per fare un'esempio,in un capodanno a Madrid capitai in un locale dove c'erano Casillas e Morientes,vi assicuro che nessuno si e' prostrato ai loro piedi o si e' fatto flagellare per un'autografo o una foto..e non credo che questo sia un'aspetto da sottovalutare quando si parla di diventare grandi e Roma,lo dico a malincuore,queste caratteristiche non ce le ha mai avute e temo non ce le avra' mai....un'ambiente tranquillo e' alla base di qualsiasi successo,sportivo e non...
hai perfettamente ragione sugli eccessi di questa città e sui mille suoi difetti. Tuttavia penso che una grande squadra possa saperci convivere, così come un esemplare modello societario.
Secondo me occorre fare una distinzione temporale. Forse io do troppa importanza a questa cosa, tuttavia il cosiddetto calcio moderno può cambiare certe gerarchie. Il calcio italiano sta, con grave ritardo, allineandosi a impostazioni societarie ed economiche che all'estero hanno avuto il loro inizio tempo fa. Club come la Juve, seguiti da Roma e (forse) Inter si stanno provando ad adattare. Il Milan no. O per lo meno non ancora. Ecco, io penso che questo cambio di gestione dei club di calcio italiani, questo cambio di condotta, provocherà un rimescolamento delle gerarchie all'interno del nostro calcio. Per dirla breve: non penso che la crescita di Napoli e Roma sia casuale e non penso che sia casuale in tal senso anche il vistoso calo del Milan.
trebuchet ha scritto:hai perfettamente ragione sugli eccessi di questa città e sui mille suoi difetti. Tuttavia penso che una grande squadra possa saperci convivere, così come un esemplare modello societario.
Me lo auguro
Perdenti nel DNA
È così in tutte le città del mondo...
trebuchet ha scritto:anche perché ci sono grandi club in Europa che convivono con tifoserie violente, vedi PSG
Si si indubbiamente,ma io non parlo tanto di tifoserie violente,quanto di ambiente..l'isterismo che c'e' a Roma,in tutto non solo nel calcio,credo ci sia solamente a Napoli..il che e' tutto dire
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