[Coppa Italia] Napoli - Roma [12/02/14]

[Gabrioc]

Ma poi 'sta storia delle scuse ogni volta che si perde è ridicola

Scusa de che? A chi soprattutto?

[Annili]

io non vorrei che si scusassero né che twittassero, certo che però dopo le sconfitte ci mettono la faccia solo Sabatini e De Sanctis, gli altri tutti nascosti, eccheccavolo, questo dà fastidio anche a me.

[Santiago]

Potenza del pensiero metonimico, che, liminarmente, è molto strabico

ovviamente.

un avatar lazio style

di chi?

[postromantico]

Potenza del pensiero metonimico, che, liminarmente, è molto strabico

SONO UN IGNORANTE!!!

[Er Fomento]

Apparecchiassero il cu#o delle mogli che al loro c'ha giá pensato Gervasio!!

che schifo si usano le donne per attaccare gli uomini, che viltà

[Matteo]

che schifo si usano le donne per attaccare gli uomini, che viltà

Nun se po' rompe un c##o giá sfonnato(semicit.)

[fra88rm]

riporto l'articolo di cagnucci sul romanista di oggi

Adesso che le stelle se ne sono andate, adesso che la notte è buia, che il sogno più piccolo (ed era pure quello più grande) è svanito, adesso che gli altri ridono e sono contenti, e si sentono vittoriosi anche se non hanno nemmeno partecipato... è adesso che devi rispondere presente. Eccoci qua. Qui nessuno si tira indietro, neanche di un passo, neanche di niente, nemmeno di un metro: c’è tutta una vita per tifare la Roma. Adesso è già stamattina. E stamattina a tuo figlio gli devi rispiegare che cosa significa essere della Roma. Come dopo quando glielo hai detto che avevi vinto la vittoria più bella, come dopo Roma-Juve: "Stavolta abbiamo perso amore mio, ma tu credici sempre, credici sempre e basta. È soprattutto adesso che si è della Roma".

Perché la Roma sono quei tifosi che hanno cantato in mezzo alle bombe carta, che appena finita la partita hanno applaudito quella maglia, quel colore, questa sconfitta amara e brutta e basta. È adesso che si deve rispondere presente. Loro lo sono stati, lo saranno sempre. Persone, poeti, non risultati. È questa la stella che conta, è quella che un giorno vincerai (un giorno sì, un giorno sì). Non finirà mai questo sentimento a papà. Io è adesso che "me ce accoccolo", che mi ci innervo alla Roma, oggi, non nei momenti da record. Da stelle. Perché ci sono stelle e stelle. Cieli e cieli, orizzonti da scegliere. E lo puoi fare te, nessun altro. Tu scegli la stella più lontana, quella più bella. La stella sono tutte le stelle che sognerai. È adesso che si risponde presente, adesso, non quando si vince. È adesso, con la notte buia che bisogna stare più vicino alle cose che ami, persino a quelle che hai perso, perché un giorno le ritroverai tutte quante. E quando finalmente vinceremo ti mancheranno proprio questi momenti, quelli che adesso ti fanno male, quelli in cui hai imparato ad essere della Roma.

[Er Fomento]

Nun se po' rompe un c##o giá sfonnato(semicit.)

mi sa che era pià corretto non si può sfonnare un culo due volte

[Matteo]

BRIVIDI...

[Er Fomento]

riporto l'articolo di cagnucci sul romanista di oggi

Adesso che le stelle se ne sono andate, adesso che la notte è buia, che il sogno più piccolo (ed era pure quello più grande) è svanito, adesso che gli altri ridono e sono contenti, e si sentono vittoriosi anche se non hanno nemmeno partecipato... è adesso che devi rispondere presente. Eccoci qua. Qui nessuno si tira indietro, neanche di un passo, neanche di niente, nemmeno di un metro: c’è tutta una vita per tifare la Roma. Adesso è già stamattina. E stamattina a tuo figlio gli devi rispiegare che cosa significa essere della Roma. Come dopo quando glielo hai detto che avevi vinto la vittoria più bella, come dopo Roma-Juve: "Stavolta abbiamo perso amore mio, ma tu credici sempre, credici sempre e basta. È soprattutto adesso che si è della Roma".

Perché la Roma sono quei tifosi che hanno cantato in mezzo alle bombe carta, che appena finita la partita hanno applaudito quella maglia, quel colore, questa sconfitta amara e brutta e basta. È adesso che si deve rispondere presente. Loro lo sono stati, lo saranno sempre. Persone, poeti, non risultati. È questa la stella che conta, è quella che un giorno vincerai (un giorno sì, un giorno sì). Non finirà mai questo sentimento a papà. Io è adesso che "me ce accoccolo", che mi ci innervo alla Roma, oggi, non nei momenti da record. Da stelle. Perché ci sono stelle e stelle. Cieli e cieli, orizzonti da scegliere. E lo puoi fare te, nessun altro. Tu scegli la stella più lontana, quella più bella. La stella sono tutte le stelle che sognerai. È adesso che si risponde presente, adesso, non quando si vince. È adesso, con la notte buia che bisogna stare più vicino alle cose che ami, persino a quelle che hai perso, perché un giorno le ritroverai tutte quante. E quando finalmente vinceremo ti mancheranno proprio questi momenti, quelli che adesso ti fanno male, quelli in cui hai imparato ad essere della Roma.

Cagnucci m'hai deluso, anziché fare il populista fai un bell'articolo dicendo a sti indegni che non possono continuare all'infinito a non vincere un catso tanto è sempre bello esse daa Roma, ma gari è più bello vince qualche volta no?
E' chiaro che se volevo vincere diventavo gobbo, ma sempre con questi estremismi? Si poù essere romantici con la bacheca piena, non mi sembra che sia vietato.

[Gabrioc]

Ma non è possibile semplicemente evitare di romanzare ogni singola sconfitta o ogni singola partita in generale?

[FairPlay]

Ma l'intervento di Maggio su Destro a inizio partita?

[superkagno]

Il risultato è indecente, la prestazione no.

[paz]

SONO UN IGNORANTE!!!

La metonimia è la pars pro toto: nel nostro caso, non si è aspettato altro che due post incazzati per la solita litania contro il forum, l'ambiente e bla bla bla
Come quelli che dalle nevrosi dei papà, spiegano le nevrosi di tutta la società
Ovviamente nessuno di questi utenti, invece di pontificare, si prende mai la briga di discutere puntualmente le argomentazioni dei catastrofisti (del castrofista), se facessero così non potrebbero rompere le scatole al mondo
Un modo come un altro per sfogare le nevrosi

[baleymar]

sta a vede' che se uno c'ha bisogno de curasse le nevrosi è colpa tua teacher...