Gli italiani, Lampedusa, i romeni
- porcaccia
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 33729
- Iscritto il: mar 14 ago 2012, 15:29
- Località: Roma
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Eviterò questa discussione.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
- Hal
- Fenomeno
- Reactions:
- Messaggi: 11957
- Iscritto il: dom 10 giu 2012, 11:48
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Certo, gusto dell'avventura che altro senno' ?giuliska ha scritto: Ti ringrazio per la fiducia e le certezze che riponi in me, ma leggo nella tua domanda un certo velo retorico e sottilmente polemico che purtroppo indispone il tono della mia risposta, mostrando, per altro, le mie limitate capacità caratteriali e nervose durante una discussione, e così, me ne dolgo, rovinando quella opinione che ti sei formato di me e minando le tue certezze sulle mie capacità di risponderti.
Ma detto ciò, cercherò di non farmi prendere da questo mio caratteraccio, e ti porrò a mia volta una domanda: vorresti forse farmi intendere che tutti questi immigrati dotati di smartphone Samsung Galaxy s4 sono in realtà benestanti e vengono in Italia con dei barconi rischiando la vita solo per il gusto dell'avventura?
vedi anche faro si è lasciato coinvolgere e fà il viaggio al contrario...
vacci anche te con faro, la mia ammirazione per te salirebbe di certo.
- Iulius
- Leggenda
- Reactions:
- Messaggi: 24430
- Iscritto il: dom 10 giu 2012, 11:39
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
17/10/2013 Inchieste di Repubblica.it:
Due anni fa la scoperta in provincia di Siracusa che ha svelato un sistema in cui la malavita nordafricana si salda con le cosche della mafia. Un video choc racconta quei momenti. E in un'intercettazione sbuca l'ordine del vecchio boss: "Se ti scoprono buttali tutti in mare"SIRACUSA - Avevano solo la forza per avere paura. Negli occhi il terrore di incontrare i propri carcerieri. Inseguivano un sogno, ma hanno trovato una prigione. Dopo un viaggio su un barcone, ventidue egiziani sono stati sequestrati e detenuti nello scantinato della tonnara di Santa Panagia, in provincia di Siracusa. Rimasti rinchiusi al buio per otto giorni, in mezzo ai calcinacci, senza acqua e senza cibo. Soltanto le rare piogge siciliane hanno permesso loro di sopravvivere, consolando la sete con gli scoli delle grondaie. Migranti, rifugiati, profughi, extracomunitari e clandestini. Questi uomini sono stati tenuti in ostaggio dalla criminalità egiziana con l'aiuto di alcuni italiani nell'attesa che le famiglie, dall'Egitto, finissero di pagare il saldo della traversata in mare durata otto giorni, iniziata da Alessandria d'Egitto e terminata con lo sbarco di Rutta e Ciauli il 23 settembre 2011.
Otto giorni. Le forze di Polizia del gruppo interforze per il contrasto dell'immigrazione clandestina libera i prigionieri il 30 settembre 2011. Nella tonnara i poliziotti trovano una situazione terrificante: "Erano ammassati come topi in condizioni pietose, l'odore era nauseabondo". un video girato dagli agenti racconta quei momenti drammatici. Un egiziano alza le mani in segno di resa, aveva paura di ricevere bastonate. Un altro uomo si inginocchia quasi a chiedere pietà. Alcuni sbarrano gli occhi nell'oscurità, come dei ciechi inebetiti dalla sofferenza. "Amici, amici", dice un poliziotto per confortarli, e ancora "friends, friends, siamo qui per liberarvi", ma i detenuti egiziani non capiscono l'italiano né l'inglese. La polizia chiama Aziz, l'interprete, che corre a tranquillizzarli.
Nessuna pietà. Sono stati portati fuori a fatica, "alcuni di loro non riuscivano neanche a camminare." La condizione di questi uomini era così critica che la Croce Rossa non ha potuto alimentarli direttamente con cibi solidi: hanno iniziato con un po' di acqua, poi un bicchiere di tè con lo zucchero, del latte e infine dei biscotti. "Non c'è stata pietà per questi uomini. C'è chi ha pianto divorato dalla rabbia", racconta uno dei poliziotti che è entrato quella notte nella tonnara.
I fuggitivi e il carceriere Darwish. Da due giorni il carceriere della tonnara, un egiziano di nome Darwish, non si faceva vedere. Così la tonnara era rimasta incustodita e, spinti forse più dall'istinto di sopravvivenza che dal coraggio, tre dei ventidue prigionieri erano riusciti a fuggire da una piccola finestra. Sono stati trovati da una volante della polizia in condizioni disperate: "Erano affamati e sporchi, per la fame rovistavano nei cassonetti dell'immondizia". Grazie alla loro fuga le forze dell'ordine sono riuscite a individuare il luogo della detenzione.
Il retroscena. Cosa era successo? Perché il carceriere era scomparso? Darwish due giorni prima aveva accompagnato uno dei migranti alla fermata del bus, perché la famiglia aveva finito di pagare "il riscatto". Subito dopo, Darwish aveva fatto una rapina ed era stato arrestato. "Ha rapinato un signore anziano", racconta uno degli ufficiali di polizia che hanno liberato i sequestrati "è stato identificato e arrestato. Così la tonnara è rimasta incustodita".
La complicità di criminali italiani. Nello sbarco di Rutta e Ciauli con il successivo sequestro di persone all'interno della tonnara di Santa Panagia la criminalità egiziana ha agito grazie al supporto della malavita italiana. Nei verbali si legge che quando il barcone con a bordo 80 egiziani si è avvicinato alle coste italiane, dopo otto giorni di viaggio, è stato accolto da una piccola barca di sei-sette metri. A bordo c'erano tre soggetti italiani e un egiziano di nome Hamada, poi arrestato ad Anzio. Degli 80 migranti 22 non avevano finito di pagare il viaggio e per questo sono stati sequestrati all'interno della tonnara. Le indagini per individuare gli italiani dopo due anni sono ancora in corso.
I sequestri, un sistema collaudato. Il sistema dei sequestri, secondo la polizia, sembra essere più che collaudato. I migranti pagano una quota del viaggio a inizio traversata, il saldo deve essere pagato dalle famiglie una volta arrivati a destinazione. La somma di denaro viene poi spedita da un membro dell'organizzazione, tramite il sistema di pagamento Western Union, a un cassiere che si trova a Milano. Se il saldo non è effettuato, la criminalità sequestra i migranti finché la famiglia non paga.
Pochi mesi fa l'ultimo sequestro. Nel corso degli anni le forze dell'ordine hanno liberato decine di persone vittime di un sistema che vede protagonista la criminalità egiziana con la complicità di quella italiana.
L'ultimo sequestro risale a pochi mesi fa: è il 16 febbraio 2013, nella contrada di Mottava, tra Cassibile e Avola, sono stati trovati venticinque egiziani reclusi all'interno di un garage, anche loro denutriti e maltrattati. Tra i responsabili del sequestro anche due italiani: Pietro Paradiso e Raffaella Lampo. Gli italiani sono i basisti degli sbarchi, a volte carcerieri e scafisti. Si occupano anche del trasporto dei rifugiati sul territorio nazionale: nel 2010 è stato intercettato sull'autostrada Catania-Messina un tir all'interno del quale erano stipati come animali 83 egiziani, 15 erano minorenni. L'autista del tir era un italiano di Ardea, Pierpaolo Corsini.
La mafia siciliana. È la notte tra il 19 e il 20 marzo 2011 quando una motovedetta della Guardia di Finanza intercetta al largo delle coste di Fondachello, in provincia di Catania, un barcone con 132 egiziani. I migranti erano stati trasbordati dal peschereccio egiziano a su una barca italiana di nome "Fenice" che fungeva de vettore finale per lo sbarco. Sulla "Fenice" c'è Massimo Greco della famiglia Greco sodale al clan "Brunetto" di Fiumefreddo di Sicilia, affiliato al clan Santapaola. In un'intercettazione telefonica il padre di Massimo Greco, Giuseppe, suggerisce al figlio, una volta avvistata la motovedetta della Guardia di Finanza, di buttare a mare i clandestini.
Il clan egiziano. L'organizzatore dello sbarco, dall'Egitto, è Arafa, legato alla famiglia Amro: un potente clan egiziano dedito al traffico di esseri umani spesso in collaborazione con criminali italiani. La data dello sbarco è stata scoperta dalle forze dell'ordine grazie alle intercettazioni tra Massimo Greco e Arafa. La Polizia ha arrestato anche il cassiere, Nabil, che si trovava a Milano. I numerosi arresti scaturiti dall'operazione della Guardia di Finanza ha fatto saltare il sistema dei pagamenti: Arafa non è riuscito a riscuotere il denaro ed è stato ucciso a bastonate.
17 ottobre 2013
Due anni fa la scoperta in provincia di Siracusa che ha svelato un sistema in cui la malavita nordafricana si salda con le cosche della mafia. Un video choc racconta quei momenti. E in un'intercettazione sbuca l'ordine del vecchio boss: "Se ti scoprono buttali tutti in mare"SIRACUSA - Avevano solo la forza per avere paura. Negli occhi il terrore di incontrare i propri carcerieri. Inseguivano un sogno, ma hanno trovato una prigione. Dopo un viaggio su un barcone, ventidue egiziani sono stati sequestrati e detenuti nello scantinato della tonnara di Santa Panagia, in provincia di Siracusa. Rimasti rinchiusi al buio per otto giorni, in mezzo ai calcinacci, senza acqua e senza cibo. Soltanto le rare piogge siciliane hanno permesso loro di sopravvivere, consolando la sete con gli scoli delle grondaie. Migranti, rifugiati, profughi, extracomunitari e clandestini. Questi uomini sono stati tenuti in ostaggio dalla criminalità egiziana con l'aiuto di alcuni italiani nell'attesa che le famiglie, dall'Egitto, finissero di pagare il saldo della traversata in mare durata otto giorni, iniziata da Alessandria d'Egitto e terminata con lo sbarco di Rutta e Ciauli il 23 settembre 2011.
Otto giorni. Le forze di Polizia del gruppo interforze per il contrasto dell'immigrazione clandestina libera i prigionieri il 30 settembre 2011. Nella tonnara i poliziotti trovano una situazione terrificante: "Erano ammassati come topi in condizioni pietose, l'odore era nauseabondo". un video girato dagli agenti racconta quei momenti drammatici. Un egiziano alza le mani in segno di resa, aveva paura di ricevere bastonate. Un altro uomo si inginocchia quasi a chiedere pietà. Alcuni sbarrano gli occhi nell'oscurità, come dei ciechi inebetiti dalla sofferenza. "Amici, amici", dice un poliziotto per confortarli, e ancora "friends, friends, siamo qui per liberarvi", ma i detenuti egiziani non capiscono l'italiano né l'inglese. La polizia chiama Aziz, l'interprete, che corre a tranquillizzarli.
Nessuna pietà. Sono stati portati fuori a fatica, "alcuni di loro non riuscivano neanche a camminare." La condizione di questi uomini era così critica che la Croce Rossa non ha potuto alimentarli direttamente con cibi solidi: hanno iniziato con un po' di acqua, poi un bicchiere di tè con lo zucchero, del latte e infine dei biscotti. "Non c'è stata pietà per questi uomini. C'è chi ha pianto divorato dalla rabbia", racconta uno dei poliziotti che è entrato quella notte nella tonnara.
I fuggitivi e il carceriere Darwish. Da due giorni il carceriere della tonnara, un egiziano di nome Darwish, non si faceva vedere. Così la tonnara era rimasta incustodita e, spinti forse più dall'istinto di sopravvivenza che dal coraggio, tre dei ventidue prigionieri erano riusciti a fuggire da una piccola finestra. Sono stati trovati da una volante della polizia in condizioni disperate: "Erano affamati e sporchi, per la fame rovistavano nei cassonetti dell'immondizia". Grazie alla loro fuga le forze dell'ordine sono riuscite a individuare il luogo della detenzione.
Il retroscena. Cosa era successo? Perché il carceriere era scomparso? Darwish due giorni prima aveva accompagnato uno dei migranti alla fermata del bus, perché la famiglia aveva finito di pagare "il riscatto". Subito dopo, Darwish aveva fatto una rapina ed era stato arrestato. "Ha rapinato un signore anziano", racconta uno degli ufficiali di polizia che hanno liberato i sequestrati "è stato identificato e arrestato. Così la tonnara è rimasta incustodita".
La complicità di criminali italiani. Nello sbarco di Rutta e Ciauli con il successivo sequestro di persone all'interno della tonnara di Santa Panagia la criminalità egiziana ha agito grazie al supporto della malavita italiana. Nei verbali si legge che quando il barcone con a bordo 80 egiziani si è avvicinato alle coste italiane, dopo otto giorni di viaggio, è stato accolto da una piccola barca di sei-sette metri. A bordo c'erano tre soggetti italiani e un egiziano di nome Hamada, poi arrestato ad Anzio. Degli 80 migranti 22 non avevano finito di pagare il viaggio e per questo sono stati sequestrati all'interno della tonnara. Le indagini per individuare gli italiani dopo due anni sono ancora in corso.
I sequestri, un sistema collaudato. Il sistema dei sequestri, secondo la polizia, sembra essere più che collaudato. I migranti pagano una quota del viaggio a inizio traversata, il saldo deve essere pagato dalle famiglie una volta arrivati a destinazione. La somma di denaro viene poi spedita da un membro dell'organizzazione, tramite il sistema di pagamento Western Union, a un cassiere che si trova a Milano. Se il saldo non è effettuato, la criminalità sequestra i migranti finché la famiglia non paga.
Pochi mesi fa l'ultimo sequestro. Nel corso degli anni le forze dell'ordine hanno liberato decine di persone vittime di un sistema che vede protagonista la criminalità egiziana con la complicità di quella italiana.
L'ultimo sequestro risale a pochi mesi fa: è il 16 febbraio 2013, nella contrada di Mottava, tra Cassibile e Avola, sono stati trovati venticinque egiziani reclusi all'interno di un garage, anche loro denutriti e maltrattati. Tra i responsabili del sequestro anche due italiani: Pietro Paradiso e Raffaella Lampo. Gli italiani sono i basisti degli sbarchi, a volte carcerieri e scafisti. Si occupano anche del trasporto dei rifugiati sul territorio nazionale: nel 2010 è stato intercettato sull'autostrada Catania-Messina un tir all'interno del quale erano stipati come animali 83 egiziani, 15 erano minorenni. L'autista del tir era un italiano di Ardea, Pierpaolo Corsini.
La mafia siciliana. È la notte tra il 19 e il 20 marzo 2011 quando una motovedetta della Guardia di Finanza intercetta al largo delle coste di Fondachello, in provincia di Catania, un barcone con 132 egiziani. I migranti erano stati trasbordati dal peschereccio egiziano a su una barca italiana di nome "Fenice" che fungeva de vettore finale per lo sbarco. Sulla "Fenice" c'è Massimo Greco della famiglia Greco sodale al clan "Brunetto" di Fiumefreddo di Sicilia, affiliato al clan Santapaola. In un'intercettazione telefonica il padre di Massimo Greco, Giuseppe, suggerisce al figlio, una volta avvistata la motovedetta della Guardia di Finanza, di buttare a mare i clandestini.
Il clan egiziano. L'organizzatore dello sbarco, dall'Egitto, è Arafa, legato alla famiglia Amro: un potente clan egiziano dedito al traffico di esseri umani spesso in collaborazione con criminali italiani. La data dello sbarco è stata scoperta dalle forze dell'ordine grazie alle intercettazioni tra Massimo Greco e Arafa. La Polizia ha arrestato anche il cassiere, Nabil, che si trovava a Milano. I numerosi arresti scaturiti dall'operazione della Guardia di Finanza ha fatto saltare il sistema dei pagamenti: Arafa non è riuscito a riscuotere il denaro ed è stato ucciso a bastonate.
17 ottobre 2013
... e pure quest'anno ... se riattaccamo ar cazzo ...
- Iulius
- Leggenda
- Reactions:
- Messaggi: 24430
- Iscritto il: dom 10 giu 2012, 11:39
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Sempre dalle inchieste di repubblica per capire quanti soldi possono fruttare i Centri "Accoglienza"
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... 3336,d.bGE
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... 3336,d.bGE
... e pure quest'anno ... se riattaccamo ar cazzo ...
-
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 41466
- Iscritto il: sab 9 giu 2012, 15:59
- Stato: Connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Alevt86 ha scritto:Gli immigrati odierni. Siamo stati un popolo di migranti per una vita (a dir la verità continuiamo ad esserlo), ma quando abbiamo iniziato ad essere "terra promessa" (apparente certo) per altre etnie abbiamo cominciato a storcere il naso.
Siamo chiusi verso il prossimo, incolpiamo romeni/albanesi/zingari di tutte la criminalità, quando in realtà siamo il popolo che ha esportato nel mondo la parola "mafia" e non dovremmo dare lezioni morali a nessuno.
Non tutti gli immigrati vengono in Italia per delinquere, molti di essi sono regolari e pagano le tasse come e più di alcuni italiani "duri e puri".
Purtroppo ci manca ancora il passo per giudicare le persone per quello che fanno e non per il luogo di provenienza. Ma magari sbaglio o sono troppo duro io, ammetto di fare un discorso generalizzato
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
-
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 41466
- Iscritto il: sab 9 giu 2012, 15:59
- Stato: Connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
MarcoDaLatina ha scritto: Ale, sarà anche vero. Ma se (almeno nella mia città) l'80% dei reati è commesso da romeni/albanesi/zingari, non è colpa mia che sono "chiuso verso il prossimo".
Io non andato in altri paesi a delinquere, io non sono un mafioso, quindi credo di poter giudicare (anche duramente) questa gente...
questo è anche colpa dello stato che non fa rispettare le leggi e non si fa rispettare in toto.io odio il razzismo ma se un extracom non è regolare e perdipiù commette reati può anche restare ma deve seguire un percorso che lo porti A alla regolarizzazione(documento,permesso di soggiorno)e B di educarl.se non rispetta il percorso via a calci.
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
-
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 41466
- Iscritto il: sab 9 giu 2012, 15:59
- Stato: Connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Alevt86 ha scritto: Si, ma il 58% (non ricordo benissimo la cifra, ma mi sembra fosse quella) dei detenuti rinchiusi in case circondariali italiane porta in alto la bandiera tricolore. E calcola che non vengono calcolati i reati commessi dai cosiddetti "colletti bianchi" (frodi fiscali, truffe, falsi in bilancio) che, come ben sai, il carcere non lo vedono manco da lontano.
La differenza la fa il sensazionalismo dei media... vuoi mettere un bel titolo "romeno stupra donna", contro "donna vittima di stupro"?
Il caso Kercher a Perugia è stato emblematico ed ha fatto scuola. Si è cercato a tutti i costi "l'uomo nero" autore del delitto della povera Meredith (prima Lumumba, poi Guede) per non incolpare una americana ed un italiano figlio di papà.
l'esempio più lampante è quando una romena uccise una ragazza di roma nella metropolitana con un colpo d'ombrello nell'occhio e ricordo reazioni di sommossa con tanto di manifestazioni per strada con lo slogan "cacciamoli via".quando nella stazione metro dell'anagnina un ragazzo uccise con un pugno un infermiera romena non dico che la storia è andata sotto traccia,i media ne hanno parlato sicuramente, ma non ho visto reazioni rabbiose da parte della gente,anzi ci furono degli applausi per il ragazzo mentre venne arrestato.
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...
- faro
- Hall of Fame
- Reactions:
- Messaggi: 79299
- Iscritto il: lun 11 giu 2012, 12:38
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
ho staccato poco dopo sto post in risposta ad halfaro ha scritto: vabbe', ora mi compro l'IPad e vado a rischia' la vita con la barchetta alle bocche di bonifacio
mi sono reso conto dopo, che trattavasi di provocazione inutile
hal ti chiedo scusa
- Hal
- Fenomeno
- Reactions:
- Messaggi: 11957
- Iscritto il: dom 10 giu 2012, 11:48
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
faro ha scritto: ho staccato poco dopo sto post in risposta ad hal
mi sono reso conto dopo, che trattavasi di provocazione inutile
hal ti chiedo scusa


- faro
- Hall of Fame
- Reactions:
- Messaggi: 79299
- Iscritto il: lun 11 giu 2012, 12:38
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
hal ha scritto:![]()

- MatteoAsroma90
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 54736
- Iscritto il: gio 21 giu 2012, 20:47
- Località: roma
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
per chi chi fa il dicorso che anche noi italiani siamo stati migranti...primo...gli italiani che sono emigrati in francia ,belgio,germania,stati uniti hanno sempre lavorato duramente e moltissimo...sono stati trattati molto duramente in alcuni paesi...come belgio o germania...dove per diversi anni sui cartelli dei negozi vietavano l'ingresso a cani e italiani...oltretutto venivano lasciati vivere in condizioni igieniche di estrema povertà...oggi la situazione degli extracomunitari in italia è totalmente diversa da quella che abbiamo vissuto noi stessi anni fà...hanno privilegi uguali o persino superiori di certi italiani in alcune occasioni(ho detto certi,non tutti)...conosco molti italiani(di cui giovani con bambini appena nati) a cui è stata negata una casa popolare perchè data a degli immigrati senza permesso di soggiorno...non che anche loro non ne abbiano bisogno sia chiaro...non sono razzista...e non lo sarò mai...ma bisogna prima pensare ai bisogni della gente di casa...poi si penserà ad accogliere al meglio...lo dico chiaramente...con la situazione economica che c'è ora in italia non siamo un paese che può permettersi persone che cercano un futuro migliore...forse un giorno...non oggi....è la realtà....per me questo è un tema molto delicato...e ho sempre paura di esprimere il mio pensiero...se a qualcuno non sta bene me lo dica chiaramente...
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa
- porcaccia
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 33729
- Iscritto il: mar 14 ago 2012, 15:29
- Località: Roma
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Ma che cazzo stai a dì?MatteoAsroma90 ha scritto:per chi chi fa il dicorso che anche noi italiani siamo stati migranti...primo...gli italiani che sono emigrati in francia ,belgio,germania,stati uniti hanno sempre lavorato duramente e moltissimo...sono stati trattati molto duramente in alcuni paesi...come belgio o germania...dove per diversi anni sui cartelli dei negozi vietavano l'ingresso a cani e italiani...oltretutto venivano lasciati vivere in condizioni igieniche di estrema povertà...oggi la situazione degli extracomunitari in italia è totalmente diversa da quella che abbiamo vissuto noi stessi anni fà...hanno privilegi uguali o persino superiori di certi italiani in alcune occasioni(ho detto certi,non tutti)...conosco molti italiani(di cui giovani con bambini appena nati) a cui è stata negata una casa popolare perchè data a degli immigrati senza permesso di soggiorno...non che anche loro non ne abbiano bisogno sia chiaro...non sono razzista...e non lo sarò mai...ma bisogna prima pensare ai bisogni della gente di casa...poi si penserà ad accogliere al meglio...lo dico chiaramente...con la situazione economica che c'è ora in italia non siamo un paese che può permettersi persone che cercano un futuro migliore...forse un giorno...non oggi....è la realtà....per me questo è un tema molto delicato...e ho sempre paura di esprimere il mio pensiero...se a qualcuno non sta bene me lo dica chiaramente...
Case popolari senza permesso di soggiorno?
Ma ci sei mai stato in una fottuta casa popolare?
Sai come funzionano le assegnazioni delle case popolari?
Hai una minima idea di quello che stai dicendo?
Hai mai studiato approfonditamente il fenomeno dei migranti italiani?
Sentite sempre la necessità di premettere la vostra estraneità al razzismo per poi dire cose di una ferocia morale inaudita.
Ma basta santo iddio, basta!!!
Hai messo insieme una pletora di luoghi comuni sui costumi degli "italiani brava gente" mito fraudolento che ha una connotazione precisa.
E che cazzo non si può sentir dire una roba del genere.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
- MatteoAsroma90
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 54736
- Iscritto il: gio 21 giu 2012, 20:47
- Località: roma
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
senti,io t'ho detto la verità porcaccia...conosco una famiglia di amici in particolare che ha vissuto questa vicenda...a me è stato detto così...che avessero o no il permesso di soggiorno non lo so, ed è vero....non so come funzionano queste cose...e forse ho sbagliato a raccontarlo...ma è innegabile che alcuni extracomunitari oggi abbiano più privilegi di un certo numero di italiani....e poi cosa centra il luogo comune degli italiani brava gente?...perchè forse non è vero che gli italiani hanno lavorato e sudato all'estero?...vogliano negarlo?...o dobbiamo solo parlare delle cose brutte che hanno fatto o de quelle che fanno comodo?...questo modo di parlare anti-italiano ha sinceramente rotto il cazzo.
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa
- porcaccia
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 33729
- Iscritto il: mar 14 ago 2012, 15:29
- Località: Roma
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
Allora fattelo dire da uno che nelle case popolari ci è cresciuto e ci vive ancora: cazzate e basta!MatteoAsroma90 ha scritto:senti,io t'ho detto la verità porcaccia...conosco una famiglia di amici in particolare che ha vissuto questa vicenda...a me è stato detto così...che avessero o no il permesso di soggiorno non lo so, ed è vero....non so come funzionano queste cose...e forse ho sbagliato a raccontarlo...ma è innegabile che alcuni extracomunitari oggi abbiano più privilegi di un certo numero di italiani....e poi cosa centra il luogo comune degli italiani brava gente?...perchè forse non è vero che gli italiani hanno lavorato e sudato all'estero?...vogliano negarlo?...o dobbiamo solo parlare delle cose brutte che hanno fatto o de quelle che fanno comodo?...questo modo di parlare anti-italiano ha sinceramente rotto il ca##o.
Quando c'è un fenomeno di migrazione si esporta tutto sia il buono che il cattivo. È sempre stato così e sempre sarà in ogni luogo e per ogni spostamento di massa.
Io sono esacerbato dal sentire certe cose. I nostri erano lavoratori e gli altri delinquenti, ma de che!
L'italianità è un concetto piuttosto astratto che dovrebe essere definito e analizzato molto più profondamente.
Si dicono cose con una superficialità spaventosa. L'amico mio m'ha detto...
Mi pare ovvio che il problema esista e vada affrontato ma basta con le solite frasette degne di un Berlusconi qualunque.
La storia dell'umanità è fatta di spostamenti continui, che volemo fa? ridamo la terra a quelli che ce stavano durante l'età della pietra?
Per favore non se ne può più.
Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
- MatteoAsroma90
- Pallone d'Oro
- Reactions:
- Messaggi: 54736
- Iscritto il: gio 21 giu 2012, 20:47
- Località: roma
- Stato: Non connesso
Re: Gli italiani, Lampedusa, i romeni.
porcaccia ha scritto: Allora fattelo dire da uno che nelle case popolari ci è cresciuto e ci vive ancora: ca**ate e basta!
Quando c'è un fenomeno di migrazione si esporta tutto sia il buono che il cattivo. È sempre stato così e sempre sarà in ogni luogo e per ogni spostamento di mossa.
Io sono esacerbato dal sentire certe cose. I nostri erano lavoratori e gli altri delinquenti, ma de che!
L'italianità è un concetto piuttosto astratto che dovrebe essere definito e analizzato molto più profondamente.
Si dicono cose con una superficialità spaventosa. L'amico mio m'ha detto...
Mi pare ovvio che il problema esista e vada affrontato ma basta con le solite frasette degne di un Berlusconi qualunque.
[underline]La storia dell'umanità è fatta di spostamenti continui, che volemo fa? ridamo la terra a quelli che ce stavano durante l'età della pietra?[/underline]
Per favore non se ne può più.
e questa frase che tu hai appena detto non è di una superficialità imbarazzante?...ma che discorso è scusa?...l'etnia esiste...è una realtà...allora con questo ragionamento non dovrebbero più esistere le nazioni...in italia ci sono gli italiani.,in francia i francesi,in germania i tedeschi....poi c'è il multiculturalismo...che da un lato è un bene, ma da un lato è un male assoluto...sopratutto se adottato come in certi paesi...l'immigrazione selvaggia è un errore perchè non si possono mettere insieme più popoli diversi in un lasso di tempo strettissimo...COSì SI GENERA IL CAOS...le diverse culture devono essere assorbite col tempo in modo misurato e assolutamente spontaneo...proprio come facevano i romani con i popoli conquistati e viceversa...oppure durante i regni romano-barbarici...l'america è il perfetto esempio del multiculturalismo...è un popolo formato da tutte le etnie in unico popolo...ma questo non può essere effettuato in europa,almeno nell'immediato...perchè in europa c'è una cultura millenaria,vecchia e radicata...e se non si dosa si rischia di distruggerla per sempre....
Quando l'orgoglio pensa: – Non posso, dice: – Non voglio. Trilussa