
ad ogni modo, io sono stato vegetariano per quasi 5 anni, e ancora oggi, pur mangiando carne (da meno di un anno), provo a tenere una dieta vegetariana.
oltre alle differenze richiamate da valeriOne ci sono le differenze di ambiti (ad esempio, l'applicazione dei processi industriali alla produzione alimentare ha creato una situazione insostenibile, e immorale). Chiunque abbia un minimo di informazione sul modo in cui vengono trattati TUTTI gli animali negli allevamenti intensivi, non può che indignarsi - e diventare vegetariano

Il problema è che alle spalle dell'uno come dell'altro ambito c'è il medesimo atteggiamento.
io sono d'accordo a "usare" (che parola terribile) gli animali per gli esperimenti medico-scientifici. Ma il problema è: una volta stabilito che gli animali provano dolore come gli esseri umani, qual è il confine e il limite della sperimentazione? fin dove è legittimo (i.e. giusto) ferire, recare dolore, mutilare la natura? E a quale scopo?
Ma vi è una domanda ancora più fondamentale: se questi esseri sono a nostra disposizione, lo sarà a maggior ragione tutto il creato. Ora, perché tutto è a nostra disposizione? Chi ha stabilito che tutti gli esseri sono "mezzi" per nostri scopi (medicine, cosmesi, cibo, vestiario, svago)? chi ha visto MAtrix sa che a un certo punto a Neo verrà detto:
"Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca.
C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga".
Ecco, l'idea della sperimentazione medica - che serve alla creazione di brevetti che serviranno alla vendita di medicine: toglietevi dalla mente l'idea che la ricerca scientifica sia neutra, tanto riguardo agli orientamenti morali dominanti, sia rispetto agli interessi dell'industria che userà i risultati delle ricerche sotto forma di prodotti adatti al mercato - ecco, dicevo, l'idea che sia tutto usabile al fine di farci sopravvivere, ci ha portato alla consumazione della natura, con i problemi che vediamo tutti i giorni. In altre parole, questo utilizzo indiscriminato che noi facciamo delle creature naturali ci ha resi come quello che salendo su un albero sega i rami che gli servirebbero poi per discendere.
Per cui, direi che coloro che hanno protestato contro Marino sono degli idioti, è vero. Ma le domande che pongono (consapevolmente o meno questo non mi interessa) sono serie e eccedono di gran lunga la semplice polemica sulla vivisezione e la sperimentazione scientifica.
ps. avete letto Se niente importa di Jonathan Safrar Foer, che forse conoscerete per Ogni cosa è illuminata? Ve lo consiglio.