Quando il caldo si fa calla...
I duri iniziano a impastare!
Biga realizzata con autolisi di acqua (270 grammi) e farina (Manitoba >w330, 500 grammi) e 5 grammi di lievito fresco ieri pomeriggio, raccogliendo tutta la farina facendole assorbire l'acqua, stracciando l'impasto a pezzetti piccoli, lasciandolo in contenitore alto e rettangolare nel frigo per 24 ore.
Si riprende l'impasto e si lavora, aggiungendo a filo acqua quasi ghiacciata (200 grammi), un po' di miele perché non avevo il malto diastatico, 20 grammi di sale, altre pieghe all'impasto, 10 grammi di lievito fresco e infine 20 grammi di olio evo.
Ogni 20 minuti le pieghe, con le mani bagnate di olio.
Dopo un'ora di pieghe, a riposo per due ore a temperatura ambiente, nella teglia in cui infornarla, usando carta da forno se non avete il forno pro, altrimenti l'impasto idratato all'80 per cento rischiate che si attacca al fondo della teglia cuocendo.
Spalmate bene tutto con pelati (io adoro i Mutti, li spezzo a mano, togliendo la parte superiore e la pelle, perché la prima è più dura del resto del pomodoro e la pelle non mi garba coi pelati).
Infornata al massimo del forno di casa, per 8 minuti.
Poi si tira fuori (la pizza

) e si riempie di mozzarella e giro d'olio evo.
Basilico in uscita come piovesse.
Se la volete morbida anche sul cornicione esterno, basta bagnarlo col pomodoro.
Però così va cotta due minuti in più perché il pomodoro tende a lasciare più morbido appunto l'impasto esterno.
Fanchiulo al caldo, se state davanti al forno è caldo secco e non lo sentite.
Finché non smettete di mascellare ovviamente

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