Vi confesso una cosa che se la considerate alla luce dei miei quasi 51 anni me date dello scemo...
Stanotte ho fatto le 4 e mezza tra il net ed il tubo per cercare di capire che cazzo è il trap italiano e chi ne fossero gli interpreti...
Come qualcuno sa, mi interesso fin dall'età di 6 anni di musica a tutto tondo (mio padre ci chiudeva a me e mio fratello a quell'età ad ascoltare jazz. A 8 anni sentivo Charlie Mingus e le derive del Free Jazz, che per un bambino di quell'età costituiscono il limite alla violenza domestica).
Lavoro da 26 anni nel Teatro Musicale, quindi ho sempre ascoltato Sinfonica ed Operistica. Ho avuto gli esordi musicali col Jazz, come già detto; in adolescenza sono stato metallaro, poi rockettaro e progressivo fino alla scoperta di Zappa che per certi versi ha rappresentato per me il punto finale del Rock (anche se il termine nel suo caso è decisamente riduttivo). Dal Rock, attraverso la Fusion, ho ripreso la strada del Jazz, per poi ripercorrere a ritroso le vie del Blues e da lì (dove tutto è cominciato) sono risalito al Rhytm'n'Blues, poi il Funky e la sua biforcazione storica: da un lato il Rap e l'Hip Hop, dall'altro la Club Culture con l'Acid Jazz, il Downbeat, la EDM House, Techno fino alla Minimal...
Sono stato DJ negli anni '90 e successivamente, abbandonati i piatti, ho iniziato a produrre roba mia, pubblicando alcune cose per un'etichetta elettronica tedesca ed avendo anche il piacere di essere remixato da artisti del settore di cui, un tempo, compravo dischi...
Non sono mai riuscito a digerire il Pop, la Wave e derivati, il Folk e l'Indie...
Sicuramente per limiti miei (alla fine comunque il mood è sempre una roba soggettiva), ma porprio non ce la faccio, pur riconoscendo il valore storico innegabile di molti artisti del genere...
Tutto questo pippotto solo per dire che il mio approccio alla musica è sempre aperto a qualsiasi fenomeno. Mostro sempre (o almeno ci provo) un atteggiamento ontologicamente neutro per cercare di capire di cosa si tratti prima di giudicare...
Me so' visto ore di DPG, Sfera Ebbasta e svariati minuti di dissing che mi fanno troppo ridere...
Musicalmente trovo alcune cose simpatiche, per lo più però mi fanno abbastanza cacare...
Questo perchè confesso il mio limite (ed una mia preferenza) per i beats più curati e soprattutto non sopporto il flow quando è totalmente privo di assonanza e linguisticamente banale (non pretendo la rima baciata ed il contrappunto metrico impeccabile, ma tutto c'è un limite)...
Però i ragazzotti non riesco a condannarli completamente.
So che è una fase della vita per cui siamo passati un po' tutti. Ci si crede più o meno a quell'età e poi si volta pagina, se si ha il buonsenso di accorgersi quando ad una certa si rischia di rendersi ridicoli...
I Trap Heroes oggi sono questi, domani diventeranno qualcos'altro e guarderanno alla loro adolescenza con condiscendenza ed un misto di nostalgia ed imbarazzo (inevitabile), ma saranno altro da loro...
Un po' come i Cass Pennant che da riferimenti Ultras sono finiti a fare gli autori e gli editori di (più o meno) successo, vendendo il prodotto di quello che una volta definivano "stile di vita, modo di essere" ed infarcendo di una buona dose di mitomania le leggende (appunto) metropolitane che raccontano i tempi che furono...
Niente di nuovo sotto il sole (cit.)...