Formula 1
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Re: F1
Un approfondimento sul danno che ha subito Jules:
In seguito ad un trauma cranio encefalico o ad ipossia si produce un danno assonale diffuso (distruzione degli assoni che collegano tra loro i neuroni).
Nel trauma cranio encefalico, l'origine del danno assonale è meccanica. Alla brusca frenata costituita dall'impatto dell'urto, la massa cerebrale viene proiettata dalla forza di accelerazione contro la calotta cranica. Il peso che il cervello (incluso il midollo) assume nell'impatto è calcolabile in rapporto alla velocità della persona (es. sciatore) o del veicolo al momento dell'impatto ed al tempo di frenata. A seconda della dinamica dell'incidente, ci sono oltre alle accelerazioni lineari anche quelle di rotazione. Non ricordo la formula per il calcolo matematico (bisognerebbe guardare articoli di biomeccanica del trauma cranico), ma il peso del cervello in accelerazione e decelerazione diventa davvero enorme, nell'ordine di qualche centinaio di chili. In questo modo, la compressione del tessuto cerebrale contro la calotta cranica produce un danno diffuso di tutte le cellule cerebrali. All'arresto brusco della persona o del veicolo con l'impatto, segue un "ritorno all'indietro" della massa cerebrale altrettanto violento, che causa un vero e proprio strappo delle connessioni cellulari (sinapsi e assoni).
Nel danno ipossico invece, la distruzione dei neuroni e degli assoni è di natura chimica in seguito alla mancanza di ossigeno.
Nei traumi cranici, il danno ipossico si può aggiungere a quello meccanico se il paziente va in coma profondo e non viene prontamente soccorso ed intubato.
A tutto questo si aggiunge l'effetto tossico del sangue sui neuroni. Se si producono emorragie cerebrali, con la fuoriuscita di sangue si liberano cellule immunitarie che uccidono i neuroni circostanti. Oltre ai danni primari immediati, nei giorni che seguono al trauma cranico le cellule e gli assoni continuano a morire (danno secondario).
In seguito ad un trauma cranio encefalico o ad ipossia si produce un danno assonale diffuso (distruzione degli assoni che collegano tra loro i neuroni).
Nel trauma cranio encefalico, l'origine del danno assonale è meccanica. Alla brusca frenata costituita dall'impatto dell'urto, la massa cerebrale viene proiettata dalla forza di accelerazione contro la calotta cranica. Il peso che il cervello (incluso il midollo) assume nell'impatto è calcolabile in rapporto alla velocità della persona (es. sciatore) o del veicolo al momento dell'impatto ed al tempo di frenata. A seconda della dinamica dell'incidente, ci sono oltre alle accelerazioni lineari anche quelle di rotazione. Non ricordo la formula per il calcolo matematico (bisognerebbe guardare articoli di biomeccanica del trauma cranico), ma il peso del cervello in accelerazione e decelerazione diventa davvero enorme, nell'ordine di qualche centinaio di chili. In questo modo, la compressione del tessuto cerebrale contro la calotta cranica produce un danno diffuso di tutte le cellule cerebrali. All'arresto brusco della persona o del veicolo con l'impatto, segue un "ritorno all'indietro" della massa cerebrale altrettanto violento, che causa un vero e proprio strappo delle connessioni cellulari (sinapsi e assoni).
Nel danno ipossico invece, la distruzione dei neuroni e degli assoni è di natura chimica in seguito alla mancanza di ossigeno.
Nei traumi cranici, il danno ipossico si può aggiungere a quello meccanico se il paziente va in coma profondo e non viene prontamente soccorso ed intubato.
A tutto questo si aggiunge l'effetto tossico del sangue sui neuroni. Se si producono emorragie cerebrali, con la fuoriuscita di sangue si liberano cellule immunitarie che uccidono i neuroni circostanti. Oltre ai danni primari immediati, nei giorni che seguono al trauma cranico le cellule e gli assoni continuano a morire (danno secondario).
FORZA ROMA FINO ALLA MORTE
Re: F1
Il Fatto Quotidiano
Il 5 ottobre era stato coinvolto in un grave incidente nel corso del Gp in Giappone. Ma ora Jules Bianchi non è più in coma artificiale e respira autonomamente. Il pilota francese della Marussia è stato trasferito a Nizza dopo 7 settimane di ricovero all’ospedale di Yokkaichi. Bianchi, come hanno reso noto i genitori Philippe e Christine, “non è più nello stato di coma artificiale, in cui era stato posto subito dopo l’incidente, ma è ancora privo di coscienza. Respira autonomamente e i suoi segni vitali sono stabili, ma la sua condizione è ancora considerata ‘critica’. La terapia entra ora in una nuova fase riguardante il miglioramento della funzione cerebrale”, spiega la famiglia.
“Le condizioni neurologiche di Jules rimangono stabili. Sebbene il quadro rimanga serio, e potrebbe restare tale, è stato deciso che Jules fosse sufficientemente stabile per essere trasferito in Francia. Siamo lieti, quindi, di confermare che Jules è stato trasportato la scorsa notte dal General Medical Center di Yokkaichi, in Giappone, al Centre Hospitalier Universitaire di Nizza, dove è arrivato da poco. Ora è in terapia intensiva, nel reparto dei professori Raucoules e Ichai, dove sarà monitorato dal professor Paquis, responsabile di neurochirurgia”.
“Siamo felici che la prossima fase della terapia possa proseguire vicino a casa, dove Jules può essere circondato e sostenuto da tutta la famiglia e dagli amici. Non possiamo far altro che ringraziare il General Medical Center” di Yokkaichi “per le cure prestate in maniera straordinaria sin dall’incidente. Siamo profondamente grati allo staff medico per tutto ciò che ha fatto per Jules e per la nostra famiglia in un momento durissimo”, affermano ancora i genitori.
“In particolare, vorremmo ringraziare i dottori Kamei e Yamamichi, oltre al signor Ogura, tutti componenti del team che si è preso cura di Jules in Giappone”, conclude la famiglia prima di chiedere la collaborazione dei media e invita gli operatori dell’informazione a non presidiare l’ospedale di Nizza: “Tutte gli aggiornamenti, quando sarà opportuno, verranno forniti attraverso comunicati”.
Il 5 ottobre era stato coinvolto in un grave incidente nel corso del Gp in Giappone. Ma ora Jules Bianchi non è più in coma artificiale e respira autonomamente. Il pilota francese della Marussia è stato trasferito a Nizza dopo 7 settimane di ricovero all’ospedale di Yokkaichi. Bianchi, come hanno reso noto i genitori Philippe e Christine, “non è più nello stato di coma artificiale, in cui era stato posto subito dopo l’incidente, ma è ancora privo di coscienza. Respira autonomamente e i suoi segni vitali sono stabili, ma la sua condizione è ancora considerata ‘critica’. La terapia entra ora in una nuova fase riguardante il miglioramento della funzione cerebrale”, spiega la famiglia.
“Le condizioni neurologiche di Jules rimangono stabili. Sebbene il quadro rimanga serio, e potrebbe restare tale, è stato deciso che Jules fosse sufficientemente stabile per essere trasferito in Francia. Siamo lieti, quindi, di confermare che Jules è stato trasportato la scorsa notte dal General Medical Center di Yokkaichi, in Giappone, al Centre Hospitalier Universitaire di Nizza, dove è arrivato da poco. Ora è in terapia intensiva, nel reparto dei professori Raucoules e Ichai, dove sarà monitorato dal professor Paquis, responsabile di neurochirurgia”.
“Siamo felici che la prossima fase della terapia possa proseguire vicino a casa, dove Jules può essere circondato e sostenuto da tutta la famiglia e dagli amici. Non possiamo far altro che ringraziare il General Medical Center” di Yokkaichi “per le cure prestate in maniera straordinaria sin dall’incidente. Siamo profondamente grati allo staff medico per tutto ciò che ha fatto per Jules e per la nostra famiglia in un momento durissimo”, affermano ancora i genitori.
“In particolare, vorremmo ringraziare i dottori Kamei e Yamamichi, oltre al signor Ogura, tutti componenti del team che si è preso cura di Jules in Giappone”, conclude la famiglia prima di chiedere la collaborazione dei media e invita gli operatori dell’informazione a non presidiare l’ospedale di Nizza: “Tutte gli aggiornamenti, quando sarà opportuno, verranno forniti attraverso comunicati”.
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Re: F1
Ok è arrivato Vettel, ma perchè tenersi Raikkonen ?
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Re: F1
perché è all'ultimo anno di carriera e alonso aveva completamente finito il lavoro con la ferrariLazioEqualShit ha scritto:Ok è arrivato Vettel, ma perchè tenersi Raikkonen ?
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Re: F1
Continua la raccolta delle figurine possono prendere tutti i piloti campioni del mondo che vogliono, tanto poi a direzione della squadra ci mettono un ex direttore dell'ufficio vendite e si sorprendono che arrivano dietro...
Sarebbe come se Pallotta avesse messo Winterling a fare l'allenatore o il direttore sportivo....
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Re: F1
E ho sentito che ci mettono un altro pupazzo che con lo sport dei motori non c'entra nulla.ASR_UnicoGrandeAmore ha scritto:Mattiacci per Bild verrà licenziato a fine stagione
Il nome di Arrivabene non è di quelli leggeri. A parte le indiscusse capacità, il manager bresciano conosce e frequenta la Formula 1 da una vita ed è legato a doppio filo (e lunga amicizia personale) con Andrea Agnelli, che lo ha anche chiamato nel CdA Juventus. E alla Juventus – detto per inciso – lavorano alcune persone che provengono dallo staff Marlboro. Difficile pensare che la sua eventuale nomina a direttore della Scuderia Ferrari non sia gradita ad Agnelli stesso, del quale si era già parlato come possibile presidente del Cavallino alla fine dell'era Montezemolto. Poi Marchionne aveva deciso di assumere la carica in prima persona, peritandosi anche di dire (all'atto dell'insediamento) che non sarebbe stato un incarico ad interim. Ma oggi viviamo in tempi molto... veloci.
A parte Agnelli sul quale neanche mi soffermo...ma per quale cazzo di motivo deve essere data una posizione importante come la guida tecnica ad uno che fa un altro mestiere? PERCHE'?
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Re: F1
Mah finché la Ferrari sarà governata da quei omuncoli sarà sempre più mediocre, come il paese in cui viviamo.
Non vedo l'ora che vada in mano ai tedeschi o chiunque altro la Ferrari
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FORZA ROMA FINO ALLA MORTE
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Claudio_asr
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Re: F1
applausi veri per rosberg che sta lottando fino alla fine