Parliamo della crisi economica
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Re: Parliamo della crisi economica
Non ho capito se ci si riferisce specificatamente all'inflazione o sul fatto di fornire dei dati affidabili.Dedé ha scritto:Che dicevamo sull'Argentina...?
Scontro aperto tra Fmi e Argentina
censurati i dati di Buenos Aires sui prezzi
E' la prima volta nella storia che il Fondo monetario approva una dichiarazione di censura. L'inflazione argentina nel 2012 avrebbe superato il 25%, ben al di sopra del 10,8% ufficializzato dal'istituto di statistica del Paese sudamericano. Durissima la replica, via Twitter, del presidente Cristina Fernandez de Kirchner che attacca l'Fmi: "Vi siete arricchiti rovinando il mondo"
ROMA - E' scontro aperto tra Fmi e Argentina. Un duello tra donne. Il Fondo Monetario internazionale ha deciso un' iniziativa senza precedenti storici, approvando una 'dichiarazione di censura' alle autorità di Buenos Aires per i dati ufficiali sui prezzi ed esigendo che le "inesattezze" vengano corrette entro la fine del 2013. Immediata e durissima la replica del governo argentino. La procedura dell'Fmi, se portata alle estreme conseguenze, potrebbe significare anche l'uscita del Paese dal Fondo.
Christine Lagarde, direttore dell'organizzazione internazionale, lo scorso 24 settembre aveva dato tre mesi all'Argentina per evitare il cartellino rosso. Così, il consiglio direttivo dell'Fmi ha proceduto: nel mirino ci sono i dati trasmessi dall'Istituto Nazionale di Statistiche e Censimenti (Indec) sul tasso di inflazione dell'area di Buenos Aires (non esiste un dato a livello nazionale) e sull'evoluzione del Pil.
L'organo esecutivo del Fondo ha dichiarato che "il progresso dell'Argentina nell'implementazione di misure correttive dallo scorso settembre non è stato sufficiente", per cui si è resa necessaria una "dichiarazione di censura", primo passo di un processo di sanzione di un Paese membro, che può portare appunto alla sua espulsione. L'Fmi si è detto aperto al dialogo ma ha precisato che Buenos Aires deve agire "al più presto, e in ogni caso entro il 29 settembre 2013".
Secondo i dati ufficiali l'inflazione nel 2012 è stata del 10,8%, mentre per gli analisti privati supera il 25%.
La replica non si è fatta attendere. Trenta messaggi in 21 minuti: è il tempo impiegato dal presidente argentino, Cristina Fernandez de Kirchner, per respingere via twitter la "dichiarazione di censura" . "Vi siete arricchiti rovinando il mondo. Dov'era il Fondo che non ha avvertito sulle crisi o quando sono emerse, non bolle, bensì palloni aerostatici finanziari?", ha tuonato la Kirchner. "In 10 anni, e senza i finanziamenti Fmi, il Pil è cresciuto del 90%", ha aggiunto, precisando che l'Argentina "ha il 6,9% di disoccupati" e che il governo peronista da lei guidato punta soprattutto "all'inclusione sociale".
Secondo i dati ufficiali, il 2012 si è chiuso con un' inflazione pari al 10,6%. Oltre alle statistiche dei centri studi privati, basta però fare qualche controllo spiccio per le strade di Buenos Aires per verificare che i prezzi viaggiano in realtà a un ritmo molto superiore. Con il rischio di un'ulteriore accelerazione.
L'inflazione reale si aggirerebbe oltre il 25% - la più alta dell'America Latina, la quarta al mondo - e il 2013 potrebbe chiudersi con un aumento dei prezzi anche del 30%, tenendo tra l'altro conto di una probabile, forte emissione monetaria, visto che questo è un anno elettorale (a ottobre si voterà per le legislative).
I dati truccati dell'Indec vengono respinti non solo dall'Fmi e da altri organismi ma anche dall'opposizione e da gran parte degli argentini, che seguono giorno dopo giorno, e con grande angoscia, il fenomeno inflazionario e la rincorsa prezzi-salari.
(03 febbraio 2013) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -51892883/
Prendo atto che l'FMI ha riconosciuto ufficialmente che i dati dell'Argentina sull'inflazione non sono effettivamente reali, ora cis arà da vedere quali saranno le prossime mosse da entrambi i lati
Chiudo il post facendo un grande saluto alla stampa economica italiana e non solo, la quale sosteneva che l'Argentina, dopo la sentenza del giudice americano sui titoli argentini, sarebbe fallita entro dicembre 2012, quando un povero coglionaxxo appassionato ma non laureato in economia come me in questo forum aveva già spiegato perchè non sarebbe successo
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Re: Parliamo della crisi economica
Addirittura default entro Dicembre 2012?romolo1988 ha scritto: Non ho capito se ci si riferisce specificatamente all'inflazione o sul fatto di fornire dei dati affidabili.
Prendo atto che l'FMI ha riconosciuto ufficialmente che i dati dell'Argentina sull'inflazione non sono effettivamente reali, ora cis arà da vedere quali saranno le prossime mosse da entrambi i lati
Chiudo il post facendo un grande saluto alla stampa economica italiana e non solo, la quale sosteneva che l'Argentina, dopo la sentenza del giudice americano sui titoli argentini, sarebbe fallita entro dicembre 2012, quando un povero coglionaxxo appassionato ma non laureato in economia come me in questo forum aveva già spiegato perchè non sarebbe successo
Naa, l'Argentina - imho - non rischia il default neppure ora.. non a breve, rischia un nuovo tonfo con i controcoxxioni.. un mio amico stava per andare a lavorare in Argentina, parlando con un po' di persone ha cambiato idea, ora sta cercando di virare sul Cile (economicamente molto più stabile).
Comunque Romolo, è quasi impossibile fare previsioni economiche.. sia per me, che per te, che per chiunque altro.. i dati che fornisce l'Argentina sono falsi.. non ci si può basare su quelli, e fondarsi esclusivamente su ricostruzioni di istituti privati citati dal FMI rischia comunque di non essere sufficiente (possono avere sotto o sovrastimato il dato).
Io ciò che contesto all'Argentina di CK è che sta andando verso derive preoccupanti, non sotto il profilo delle scelte di politica economica (più o meno condivisibili, per me ben poco... per te magari 100%) ma in queste cose...
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Re: Parliamo della crisi economica
Si parlava di default tecnico il 15 dicembre per via della scadenza dei bond ristrutturati. Qualche settimana dopo molti si sono corretti ed hanno aggiustato il tiroDedé ha scritto: Naa, l'Argentina - imho - non rischia il default neppure ora.. non a breve, rischia un nuovo tonfo con i controcoxxioni.. un mio amico stava per andare a lavorare in Argentina, parlando con un po' di persone ha cambiato idea, ora sta cercando di virare sul Cile (economicamente molto più stabile).
Comunque Romolo, è quasi impossibile fare previsioni economiche.. sia per me, che per te, che per chiunque altro.. i dati che fornisce l'Argentina sono falsi.. non ci si può basare su quelli, e fondarsi esclusivamente su ricostruzioni di istituti privati citati dal FMI rischia comunque di non essere sufficiente (possono avere sotto o sovrastimato il dato).
Io ciò che contesto all'Argentina di CK è che sta andando verso derive preoccupanti, non sotto il profilo delle scelte di politica economica (più o meno condivisibili, per me ben poco... per te magari 100%) ma in queste cose...
Riguardo l'inflazione sai cosa ne penso ma come te ritengo giusto accertarne il vero valore e soprattutto tenerla sotto controllo sia nei valori che nella durata e prendendo in considerazione anche gli altri fattori collegati (aumento dei salari, redditi, disoccupazione, ecc.)
Secondo me le derive preoccupanti sono altre, ma sono entrambe opinioni
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Re: Parliamo della crisi economica
"L'amministrazione Obama fa causa a Standard&Poor's per aver sopravvalutato alcuni titoli immobiliari, contribuendo in maniera determinante a scatenare la crisi dei mutui subprime nel 2008, quella che ha poi scatenato la recessione in tutto il mondo. E intende chiedere un risarcimento di almeno cinque miliardi di dollari. Secondo il Wall Street Journal, l'azione legale è già stata avviate ed entro questa settimana sarà formalizzata sia a livello federale che a livello statale. A presentare le carte in tribunale saranno il dipartimento alla Giustizia e i procuratrori di diversi Stati Usa. " (La Repubblica)
Servisse anche solo a rendere le agenzie di rating meno corrotte ooopppsss scusate volevo dire "disinvolte", sarebbe un bel successo
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Re: Parliamo della crisi economica
Giustamente, prima si è fatto rieleggere poi ha cominciato a dare qualche colpo...faro ha scritto:"L'amministrazione Obama fa causa a Standard&Poor's per aver sopravvalutato alcuni titoli immobiliari, contribuendo in maniera determinante a scatenare la crisi dei mutui subprime nel 2008, quella che ha poi scatenato la recessione in tutto il mondo. E intende chiedere un risarcimento di almeno cinque miliardi di dollari. Secondo il Wall Street Journal, l'azione legale è già stata avviate ed entro questa settimana sarà formalizzata sia a livello federale che a livello statale. A presentare le carte in tribunale saranno il dipartimento alla Giustizia e i procuratrori di diversi Stati Usa. " (La Repubblica)
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A Obama rimprovererò sempre la scelta di alcuni consiglieri economici all'inizio del suo primo mandato.
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2012: citizens not subjects (R. Smith)
Preferisco le testecalde interessanti alle testedicazzo inutili
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Re: Parliamo della crisi economica
Ricordiamo cosa fece Clinton nel primo mandato e cosa fece nel secondojimmy ha scritto: Giustamente, prima si è fatto rieleggere poi ha cominciato a dare qualche colpo...
A Obama rimprovererò sempre la scelta di alcuni consiglieri economici all'inizio del suo primo mandato.
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Re: Parliamo della crisi economica
Oggi per caso ho letto questa perla
"Oggi stiamo assistendo al grande successo dell'euro e la manifestazione più concreta di questo successo è la Grecia, costretta a dare peso alla cultura della stabilità con cui sta trasformando se stessa"
Mario Monti 10 novembre 2011
Onore a questo grande economista
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Re: Parliamo della crisi economica
eh caro obama, quando le agenzie di rating inventavano put....te su di noi a te andava bene e addirittura ci redarguivi dal dover fare di più per migliorare l economia, ma appena sti mostri toccano a te come rosichi!faro ha scritto:"L'amministrazione Obama fa causa a Standard&Poor's per aver sopravvalutato alcuni titoli immobiliari, contribuendo in maniera determinante a scatenare la crisi dei mutui subprime nel 2008, quella che ha poi scatenato la recessione in tutto il mondo. E intende chiedere un risarcimento di almeno cinque miliardi di dollari. Secondo il Wall Street Journal, l'azione legale è già stata avviate ed entro questa settimana sarà formalizzata sia a livello federale che a livello statale. A presentare le carte in tribunale saranno il dipartimento alla Giustizia e i procuratrori di diversi Stati Usa. " (La Repubblica)
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Re: Parliamo della crisi economica
mi prenderò parecchie parolacce, ma ci sono svariate ragioni ,soprattutto internazionali, per cui io sono favorevole all euro come moneta anzi spero che aumentino le nazioni che l adotterannoromolo1988 ha scritto:Oggi per caso ho letto questa perla
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Re: Parliamo della crisi economica
Clinton e' uno dei maggiori responsabili di questa catastrofe...johmilton ha scritto: Ricordiamo cosa fece Clinton nel primo mandato e cosa fece nel secondo
The last thing that I saw, as my life passed by, were fields of empty people, laying down to die.
The rain lashed down in darkness, a lizard blinked an eye and time stopped in the silence to watch the burning sky...
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Re: Parliamo della crisi economica
Guardatelo e capirete molte cose
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Re: Parliamo della crisi economica
I top manager delle imprese guadagnano
fino a 84 volte i dipendenti che dirigono
MILANO - Il compenso dei top manager delle società italiane quotate in Borsa e della grande industria può arrivare a 84 volte lo stipendio dei dipendenti delle società che amministra, al netto delle stock option. Questo avviene quando il presidente associa la carica di amministratore delegato. Il rapporto medio tra i soli amministratori delegati e i dipendenti è di 48 volte, mentre scende a 21 volte nel caso dei direttori generali. E la media arriva comunque a 36,1.
In sostanza, un dipendente di una grande impresa italiana dovrebbe lavorare circa 36 anni per arrivare allo stipendio che un top manager della stessa azienda riceve in un anno. Il dato emerge dall'edizione 2014 di R&S Mediobanca, curato dall'ufficio studi di Piazzetta Cuccia, che ogni anno analizza i bilanci dei grandi gruppi industriali e dei servizi del paese. Una tendenza che è in atto ormai da qualche decennio, con la forbice tra ruoli di vertice e la base che si è andata sempre più allargando.
http://www.repubblica.it/economia/finan ... -92692976/
fino a 84 volte i dipendenti che dirigono
MILANO - Il compenso dei top manager delle società italiane quotate in Borsa e della grande industria può arrivare a 84 volte lo stipendio dei dipendenti delle società che amministra, al netto delle stock option. Questo avviene quando il presidente associa la carica di amministratore delegato. Il rapporto medio tra i soli amministratori delegati e i dipendenti è di 48 volte, mentre scende a 21 volte nel caso dei direttori generali. E la media arriva comunque a 36,1.
In sostanza, un dipendente di una grande impresa italiana dovrebbe lavorare circa 36 anni per arrivare allo stipendio che un top manager della stessa azienda riceve in un anno. Il dato emerge dall'edizione 2014 di R&S Mediobanca, curato dall'ufficio studi di Piazzetta Cuccia, che ogni anno analizza i bilanci dei grandi gruppi industriali e dei servizi del paese. Una tendenza che è in atto ormai da qualche decennio, con la forbice tra ruoli di vertice e la base che si è andata sempre più allargando.
http://www.repubblica.it/economia/finan ... -92692976/
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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