Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
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Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Ci ritroviamo ad esaminare l’ennesima sconfitta, l’ennesima occasione persa, l’ennesima amarezza. Insomma, la classica giornata del tifoso romanista da 3 anni a questa parte.
Per non farmi trascinare nel vortice delle considerazioni “a caldo” (anche se sono passate quasi 12 ore), voglio porre l’accento su un dato oggettivo a dir poco inquietante: il rendimento interno della Roma.
Vi posto la classifica del rendimento interno delle prime dieci squadre di Serie A:
Juventus 44 18 14 2 2 35 9 26
Napoli 43 18 13 4 1 42 17 25
Fiorentina 40 18 12 4 2 39 19 20
Milan 40 18 13 1 4 33 15 18
Lazio 38 18 12 2 4 33 16 17
Catania 37 18 11 4 3 30 15 15
Udinese 37 18 10 7 1 29 15 14
Parma 33 18 9 6 3 28 16 12
Roma 32 18 9 5 4 38 23 15
Inter 28 17 8 4 5 27 23 4
La Roma è nona. NONA. Dietro tutte le sue concorrenti per l’Europa. L’Olimpico da fortino è diventato terra di conquista per tutti. Un gap che nessuno si può permettere. Come ben sappiamo, inoltre, le 4 sconfitte suddette non sono arrivate per mano di squadre che ci precedono in classifica ma da: Bologna, Udinese, Chievo e Cagliari. A cui aggiungerei, inoltre, i pareggi contro Sampdoria e Pescara, per un totale di 14 punti.
Facendone la metà eravamo già con l’Europa in tasca da parecchio tempo. Mentre le prime 3 sconfitte (Bologna, Udinese, Cagliari) sono frutto di “Zemanlandia”, i punti persi con Chievo e Pescara derivano da approcci alle partite molli frutto di un’atavica mancanza della Roma: la mentalità.
In sostanza, la squadra, pur avendo delle lacune (specie in fase difensiva), ha spesso un approccio alle gare contro le squadre di medio/bassa classifica a dir poco pessimo che le fa complicare la vita.
Gli ultimi anni con rendimenti interni altissimi sono state le annate 2009/2010 e 2007/2008, guarda caso quelle in cui abbiamo sfiorato lo scudetto, senza arrivare alle annate magnifiche dello scudetto ed in quella successiva, dove l’Olimpico rimase imbattuto per 2 anni. Guarda caso annate contraddistinte da allenatori che battono molto il ferro sulla mentalità: Capello, Spalletti e Ranieri.
In particolare, Capello e Spalletti sono considerati dei “sergenti di ferro” da molti dei giocatori che hanno avuto. Ecco, dunque, la chiave per la Roma del futuro: avere come allenatore un sergente di ferro, che non guarda in faccia a nessuno, da Totti a Dodò.
Le valutazioni tecniche saranno fatte dalla società e dal nuovo allenatore. A voi la scelta del candidato migliore. Io voglio uno che non guardi in faccia a nessuno.
Buona giornata a tutti
Per non farmi trascinare nel vortice delle considerazioni “a caldo” (anche se sono passate quasi 12 ore), voglio porre l’accento su un dato oggettivo a dir poco inquietante: il rendimento interno della Roma.
Vi posto la classifica del rendimento interno delle prime dieci squadre di Serie A:
Juventus 44 18 14 2 2 35 9 26
Napoli 43 18 13 4 1 42 17 25
Fiorentina 40 18 12 4 2 39 19 20
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La Roma è nona. NONA. Dietro tutte le sue concorrenti per l’Europa. L’Olimpico da fortino è diventato terra di conquista per tutti. Un gap che nessuno si può permettere. Come ben sappiamo, inoltre, le 4 sconfitte suddette non sono arrivate per mano di squadre che ci precedono in classifica ma da: Bologna, Udinese, Chievo e Cagliari. A cui aggiungerei, inoltre, i pareggi contro Sampdoria e Pescara, per un totale di 14 punti.
Facendone la metà eravamo già con l’Europa in tasca da parecchio tempo. Mentre le prime 3 sconfitte (Bologna, Udinese, Cagliari) sono frutto di “Zemanlandia”, i punti persi con Chievo e Pescara derivano da approcci alle partite molli frutto di un’atavica mancanza della Roma: la mentalità.
In sostanza, la squadra, pur avendo delle lacune (specie in fase difensiva), ha spesso un approccio alle gare contro le squadre di medio/bassa classifica a dir poco pessimo che le fa complicare la vita.
Gli ultimi anni con rendimenti interni altissimi sono state le annate 2009/2010 e 2007/2008, guarda caso quelle in cui abbiamo sfiorato lo scudetto, senza arrivare alle annate magnifiche dello scudetto ed in quella successiva, dove l’Olimpico rimase imbattuto per 2 anni. Guarda caso annate contraddistinte da allenatori che battono molto il ferro sulla mentalità: Capello, Spalletti e Ranieri.
In particolare, Capello e Spalletti sono considerati dei “sergenti di ferro” da molti dei giocatori che hanno avuto. Ecco, dunque, la chiave per la Roma del futuro: avere come allenatore un sergente di ferro, che non guarda in faccia a nessuno, da Totti a Dodò.
Le valutazioni tecniche saranno fatte dalla società e dal nuovo allenatore. A voi la scelta del candidato migliore. Io voglio uno che non guardi in faccia a nessuno.
Buona giornata a tutti
“You know, boring i think is 10 years without a title. That's very boring. You support the club and you're waiting, waiting, waiting for so many years without a title, so that's very boring.” (JM)
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
quoto tutto e quoto il titolo del topic...
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Ti posso dire, per esperienza diretta, che vivo queste "classiche giornate del tifoso romanista" da almeno 40 anni...Alevt86 ha scritto:Ci ritroviamo ad esaminare l’ennesima sconfitta, l’ennesima occasione persa, l’ennesima amarezza. Insomma, la classica giornata del tifoso romanista da 3 anni a questa parte.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Bè oddio, in 40 anni qualche raro momento di eccellenza c'è statoForzaMagica ha scritto: Ti posso dire, per esperienza diretta, che vivo queste "classiche giornate del tifoso romanista" da almeno 40 anni...
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
piccola correzione.Alevt86 ha scritto:Ci ritroviamo ad esaminare l’ennesima sconfitta, l’ennesima occasione persa, l’ennesima amarezza. Insomma, la classica giornata del tifoso romanista da 30 e passa anni a questa parte.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Ecco...Santiago ha scritto: piccola correzione.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Hai detto bene: raroLazioEqualShit ha scritto: Bè oddio, in 40 anni qualche raro momento di eccellenza c'è stato
Quando leggo le considerazioni di gente stupita da partite indecenti e da sconfitte con le squadrette, mi sento veramente vecchio perchè io invece me ne ricordo talmente tante che non mi stupisco più.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Cioè persino il Parma ha fatto 1 punto più di noi in casa?
Il problema comunque è anche tecnico-tattico. In casa devi fare la partita e sviluppare tu il gioco, quasi tutti gli avversari vengono per difendersi ordinatamente e colpire, se possono, in contropiede. E qui vengono fuori tutti i limiti e la confusione della squadra, spesso messa in campo male, prima dal "profeta" del calcio spettacolo Zeman e poi dal "mago della tattica" Andreazzoli.
In trasferta è più semplice approfittare dello spazio che ti concedono le altre squadre sfruttando le individualità (vedi Marquinho a Bergamo, Lamela a Torino e Osvaldo a Firenze, tanto per fare qualche esempio recente), perché un minimo in casa cercano tutti di attaccare, almeno a tratti.
Una squadra con una forte identità, una precisa idea di gioco e un'organizzazione tattica definita le partite in casa contro avversari modesti come Chievo e Pescara le vince senza particolari patemi 9 volte su 10.
Il problema comunque è anche tecnico-tattico. In casa devi fare la partita e sviluppare tu il gioco, quasi tutti gli avversari vengono per difendersi ordinatamente e colpire, se possono, in contropiede. E qui vengono fuori tutti i limiti e la confusione della squadra, spesso messa in campo male, prima dal "profeta" del calcio spettacolo Zeman e poi dal "mago della tattica" Andreazzoli.
In trasferta è più semplice approfittare dello spazio che ti concedono le altre squadre sfruttando le individualità (vedi Marquinho a Bergamo, Lamela a Torino e Osvaldo a Firenze, tanto per fare qualche esempio recente), perché un minimo in casa cercano tutti di attaccare, almeno a tratti.
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Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Comunque da quando hanno riaperto le trasferte solo vittorie...
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
l'unica nota positiva siamo SEMPRE noi tifosi..peccato che ci ripagano cosi...il_noumeno ha scritto:Comunque da quando hanno riaperto le trasferte solo vittorie...
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Non sono d'accordo. Altrimenti non si spiegherebbero la larga vittoria contro il Siena, quella contro il Palermo, il Genoa, il Torino. Il problema sta nella mentalità e nell'approccio alla gara.oswald ha scritto:Cioè persino il Parma ha fatto 1 punto più di noi in casa?
Il problema comunque è anche tecnico-tattico. In casa devi fare la partita e sviluppare tu il gioco, quasi tutti gli avversari vengono per difendersi ordinatamente e colpire, se possono, in contropiede. E qui vengono fuori tutti i limiti e la confusione della squadra, spesso messa in campo male, prima dal "profeta" del calcio spettacolo Zeman e poi dal "mago della tattica" Andreazzoli.
In trasferta è più semplice approfittare dello spazio che ti concedono le altre squadre sfruttando le individualità (vedi Marquinho a Bergamo, Lamela a Torino e Osvaldo a Firenze, tanto per fare qualche esempio recente), perché un minimo in casa cercano tutti di attaccare, almeno a tratti.
Una squadra con una forte identità, una precisa idea di gioco e un'organizzazione tattica definita le partite in casa contro avversari modesti come Chievo e Pescara le vince senza particolari patemi 9 volte su 10.
Nelle gare con Chievo e Pescara la Roma ha avuto un approccio alla partita PESSIMO, regalando un tempo ed essendo costretta ad accorciare i tempi con soli 45 minuti a disposizione.
Certo, con più fortuna le avresti potute vincere entrambe, ma perché ridurti sempre all'ultimo minuto o dover sempre rincorrere?
Ed ecco che arrivano la mentalità, le motivazioni, l'umiltà, la voglia di vincere. Tutte caratteristiche mai avute dalla Roma in questi anni, ma anche in generale nella sua storia.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
eccallàil_noumeno ha scritto:Comunque da quando hanno riaperto le trasferte solo vittorie...
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Santiago ha scritto: eccallà
Era una battuta, ehhhhhhhhh...
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
Va bene, qualche partita in casa la vorrai pure vincere... il discorso sulla mentalità va ricondotto a quello tecnico.Alevt86 ha scritto: Non sono d'accordo. Altrimenti non si spiegherebbero la larga vittoria contro il Siena, quella contro il Palermo, il Genoa, il Torino. Il problema sta nella mentalità e nell'approccio alla gara.
Nelle gare con Chievo e Pescara la Roma ha avuto un approccio alla partita PESSIMO, regalando un tempo ed essendo costretta ad accorciare i tempi con soli 45 minuti a disposizione.
Certo, con più fortuna le avresti potute vincere entrambe, ma perché ridurti sempre all'ultimo minuto o dover sempre rincorrere?
Ed ecco che arrivano la mentalità, le motivazioni, l'umiltà, la voglia di vincere. Tutte caratteristiche mai avute dalla Roma in questi anni, ma anche in generale nella sua storia.
Quando sei sicuro della tua forza vinci anche le partite che non ti si mettono subito in discesa, soprattutto in casa.
Se alle prime difficoltà vai in affanno è anche perché senti di non avere la risorsa del gioco per vincere le partite, e ti affidi agli spunti isolati dei singoli. A volte ti dice bene (Firenze), a volte male (come ieri).
L'unica cosa su cui sono d'accordo con Zeman (che Dio mi perdoni... ) è che alla lunga se non hai un gioco e un'organizzazione tattica le partite non le vinci, se non hai una squadra di campioni.
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Re: Rendimento interno pessimo e la mancanza di mentalità
gente è stata linciata per molto menoil_noumeno ha scritto:
Era una battuta, ehhhhhhhhh...
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