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Analisi tecnica
Stante la situazione attuale, abbiamo di Francesco allenatore e i giocatori che sono stati acquistati fino a ora. Manca qualche pedina ma si può tracciare l'idea di gioco e quello che viene richiesto dall'allenatore ai giocatori.
Sarebbe interessante se il buon FoveaASR (o chi se la sente) facesse un analisi tecnica del gioco di di Francesco, di come l'allenatore vuole far muovere i reparti, della posizione in campo di ogni giocatore (probabile titolare e probabile seconda scelta) e delle caratteristiche naturali del giocatore, anche per apprezzare lo sforzo che viene richiesto a ciascuno.
Ci vuole un po' di tempo per scrivere ma ne beneficeranno quelli che hanno una visione meno completa del tutto
Sarebbe interessante se il buon FoveaASR (o chi se la sente) facesse un analisi tecnica del gioco di di Francesco, di come l'allenatore vuole far muovere i reparti, della posizione in campo di ogni giocatore (probabile titolare e probabile seconda scelta) e delle caratteristiche naturali del giocatore, anche per apprezzare lo sforzo che viene richiesto a ciascuno.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Per scaramanzia aspetterò l'ufficialità di N'Zonzi
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Appena ho tempo me ne occupo.FairPlay ha scritto: Sarebbe interessante se il buon FoveaASR facesse un'analisi tecnica del gioco di di Francesco, di come l'allenatore vuole far muovere i reparti, della posizione in campo di ogni giocatore (probabile titolare e probabile seconda scelta) e delle caratteristiche naturali del giocatore, anche per apprezzare lo sforzo che viene richiesto a ciascuno.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Io ad oggi vedo due moduli tattici, il 4231 ed il 433.
Contro squadre deboli o quando dobbiamo fare risultato useremo il 4231 con pastore o coric trequartisti, quando dobbiamo essere più accorti un 433 con 2 tra strootman/cristante/pellegrini come mezz'ali.
Contro squadre deboli o quando dobbiamo fare risultato useremo il 4231 con pastore o coric trequartisti, quando dobbiamo essere più accorti un 433 con 2 tra strootman/cristante/pellegrini come mezz'ali.
Re: Analisi tecnica 2018/19
Con Nzonzi avrei fatto quasi sempre 4231
Magari alternando Cristante e Pastore sulla trequarti,a seconda dell'avversario.
Il problema è che rimangono fuori in tanti con il 4231
Per me nel 433 non puoi tenere fuori Pellegrini
Magari alternando Cristante e Pastore sulla trequarti,a seconda dell'avversario.
Il problema è che rimangono fuori in tanti con il 4231
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Partiamo dall'assunto che il modulo di base sarà sempre il 4-3-3, come si è visto nel ritiro di Trigoria e come si può apprezzare nella tournèe americana
Personalmente, per quanto visto, io credo che Di Francesco non abbia cambiato più di tanto gli stilemi del nostro gioco: come ho scritto dopo il Tottenham, la nostra uscita principale dalla difesa è ancora affidata ai terzini, anche se adesso al centro abbiamo aggiunto un centrale bravo ad impostare come Marcano, il che può andar bene se dentro ci sono Karsdorp e uno tra Luca Pellegrini e Kolarov, meno se a destra subentrano Santon e Florenzi (se questo è nella versione deleteria della passata stagione). La mia opinione è quella di variare qualcosa in questo ambito, magari con una salida lavolpiana o un 3-2 in uscita, ma pare che l'allenatore da questo punto di vista non ci senta, per cui ci affideremo ancora al meccanismo consueto. Per ora, ma è normale vista anche la situazione in mediana e i carichi di lavoro, non ho rivisto quella solidità difensiva che ci ha caratterizzato nel passato campionato, ma le esercitazioni in allenamento sono le stesse che ho visto a Pinzolo nell'estate 2017, per cui credo che miglioreremo con la crescita della forma fisica e con l'innesto di un mediano di un certo tipo.
A centrocampo siamo ancora sub judice, per via della mancanza dell'ultimo tassello, ma mi sembra chiaro come Pastore sia lasciaro libero di girovagare per il campo in cerca delle connessioni col portatore di palla: credo possa dirsi, senza timore di essere smentiti, che questo è l'unico, o uno dei pochi, sprazzi associativi di una squadra per il resto molto verticale. Bisogna però vedere come completeremo il reparto, perché con N'Zonzi le cose in parte cambierebbero e avremmo un metronomo in grado di dare una pausa al gioco per far rifiatare. L'idea è sempre quella di usare il possesso come mera arma difensiva e di lasciare alla verticalizzazione il compito di offendere; in tal senso, trovo fondamentale l'innesto di Cristante, su cui a mio parere c'è un misunderstanding di non poco conto circa le caratteristiche effettive, anche in barba ai dati della scorsa stagione. L'ex atalantino, come modello di giocatore, è fatto e finito per giocare nel sistema della Roma ed è tutto fuorchè poco intenso, come pure viene descritto in giro. Trovo che in questo reparto un ruolo importante sarà giocato da Lorenzo Pellegrini e Coric; l'ex Sassuolo ha un anno di esperienza in più in un grande club ed è chiamato a fare il salto di qualità, il croato è un perfetto vice Pastore. De Rossi e Strootman sono carta conosciuta e non mi dilungherei troppo.
Davanti, penso che Dzeko si accollerà meno compiti creativi rispetto agli ultimi due anni, con Spalletti prima e Di Francesco poi: avendo Pastore alle spalle e la batteria di esterni che abbiamo a disposizione ai suoi fianchi, mi aspetto un Edin sicuramente votato alla costruzione, perché certe caratteristiche non si devono perdere, ma anche molto più presente in area, dove verrà molto coadiuvato dallo stesso Cristante negli inserimenti. Sugli esterni, bisogna aspettare il nuovo arrivo; rimanessimo così, avremmo un tagliante e un associativo da ambo i lati, con Cengiz e Kluivert in grado di fare entrambe le cose, anche se l'olandese mi sembra più verticale di come ce lo hanno descritto gli addetti ai lavori.
Personalmente, per quanto visto, io credo che Di Francesco non abbia cambiato più di tanto gli stilemi del nostro gioco: come ho scritto dopo il Tottenham, la nostra uscita principale dalla difesa è ancora affidata ai terzini, anche se adesso al centro abbiamo aggiunto un centrale bravo ad impostare come Marcano, il che può andar bene se dentro ci sono Karsdorp e uno tra Luca Pellegrini e Kolarov, meno se a destra subentrano Santon e Florenzi (se questo è nella versione deleteria della passata stagione). La mia opinione è quella di variare qualcosa in questo ambito, magari con una salida lavolpiana o un 3-2 in uscita, ma pare che l'allenatore da questo punto di vista non ci senta, per cui ci affideremo ancora al meccanismo consueto. Per ora, ma è normale vista anche la situazione in mediana e i carichi di lavoro, non ho rivisto quella solidità difensiva che ci ha caratterizzato nel passato campionato, ma le esercitazioni in allenamento sono le stesse che ho visto a Pinzolo nell'estate 2017, per cui credo che miglioreremo con la crescita della forma fisica e con l'innesto di un mediano di un certo tipo.
A centrocampo siamo ancora sub judice, per via della mancanza dell'ultimo tassello, ma mi sembra chiaro come Pastore sia lasciaro libero di girovagare per il campo in cerca delle connessioni col portatore di palla: credo possa dirsi, senza timore di essere smentiti, che questo è l'unico, o uno dei pochi, sprazzi associativi di una squadra per il resto molto verticale. Bisogna però vedere come completeremo il reparto, perché con N'Zonzi le cose in parte cambierebbero e avremmo un metronomo in grado di dare una pausa al gioco per far rifiatare. L'idea è sempre quella di usare il possesso come mera arma difensiva e di lasciare alla verticalizzazione il compito di offendere; in tal senso, trovo fondamentale l'innesto di Cristante, su cui a mio parere c'è un misunderstanding di non poco conto circa le caratteristiche effettive, anche in barba ai dati della scorsa stagione. L'ex atalantino, come modello di giocatore, è fatto e finito per giocare nel sistema della Roma ed è tutto fuorchè poco intenso, come pure viene descritto in giro. Trovo che in questo reparto un ruolo importante sarà giocato da Lorenzo Pellegrini e Coric; l'ex Sassuolo ha un anno di esperienza in più in un grande club ed è chiamato a fare il salto di qualità, il croato è un perfetto vice Pastore. De Rossi e Strootman sono carta conosciuta e non mi dilungherei troppo.
Davanti, penso che Dzeko si accollerà meno compiti creativi rispetto agli ultimi due anni, con Spalletti prima e Di Francesco poi: avendo Pastore alle spalle e la batteria di esterni che abbiamo a disposizione ai suoi fianchi, mi aspetto un Edin sicuramente votato alla costruzione, perché certe caratteristiche non si devono perdere, ma anche molto più presente in area, dove verrà molto coadiuvato dallo stesso Cristante negli inserimenti. Sugli esterni, bisogna aspettare il nuovo arrivo; rimanessimo così, avremmo un tagliante e un associativo da ambo i lati, con Cengiz e Kluivert in grado di fare entrambe le cose, anche se l'olandese mi sembra più verticale di come ce lo hanno descritto gli addetti ai lavori.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
cos'è il 3-2 in uscita?FoveaASR ha scritto:Partiamo dall'assunto che il modulo di base sarà sempre il 4-3-3, come si è visto nel ritiro di Trigoria e come si può apprezzare nella tournèe americana
Personalmente, per quanto visto, io credo che Di Francesco non abbia cambiato più di tanto gli stilemi del nostro gioco: come ho scritto dopo il Tottenham, la nostra uscita principale dalla difesa è ancora affidata ai terzini, anche se adesso al centro abbiamo aggiunto un centrale bravo ad impostare come Marcano, il che può andar bene se dentro ci sono Karsdorp e uno tra Luca Pellegrini e Kolarov, meno se a destra subentrano Santon e Florenzi (se questo è nella versione deleteria della passata stagione). La mia opinione è quella di variare qualcosa in questo ambito, magari con una salida lavolpiana o un 3-2 in uscita, ma pare che l'allenatore da questo punto di vista non ci senta, per cui ci affideremo ancora al meccanismo consueto. Per ora, ma è normale vista anche la situazione in mediana e i carichi di lavoro, non ho rivisto quella solidità difensiva che ci ha caratterizzato nel passato campionato, ma le esercitazioni in allenamento sono le stesse che ho visto a Pinzolo nell'estate 2017, per cui credo che miglioreremo con la crescita della forma fisica e con l'innesto di un mediano di un certo tipo.
A centrocampo siamo ancora sub judice, per via della mancanza dell'ultimo tassello, ma mi sembra chiaro come Pastore sia lasciaro libero di girovagare per il campo in cerca delle connessioni col portatore di palla: credo possa dirsi, senza timore di essere smentiti, che questo è l'unico, o uno dei pochi, sprazzi associativi di una squadra per il resto molto verticale. Bisogna però vedere come completeremo il reparto, perché con N'Zonzi le cose in parte cambierebbero e avremmo un metronomo in grado di dare una pausa al gioco per far rifiatare. L'idea è sempre quella di usare il possesso come mera arma difensiva e di lasciare alla verticalizzazione il compito di offendere; in tal senso, trovo fondamentale l'innesto di Cristante, su cui a mio parere c'è un misunderstanding di non poco conto circa le caratteristiche effettive, anche in barba ai dati della scorsa stagione. L'ex atalantino, come modello di giocatore, è fatto e finito per giocare nel sistema della Roma ed è tutto fuorchè poco intenso, come pure viene descritto in giro. Trovo che in questo reparto un ruolo importante sarà giocato da Lorenzo Pellegrini e Coric; l'ex Sassuolo ha un anno di esperienza in più in un grande club ed è chiamato a fare il salto di qualità, il croato è un perfetto vice Pastore. De Rossi e Strootman sono carta conosciuta e non mi dilungherei troppo.
Davanti, penso che Dzeko si accollerà meno compiti creativi rispetto agli ultimi due anni, con Spalletti prima e Di Francesco poi: avendo Pastore alle spalle e la batteria di esterni che abbiamo a disposizione ai suoi fianchi, mi aspetto un Edin sicuramente votato alla costruzione, perché certe caratteristiche non si devono perdere, ma anche molto più presente in area, dove verrà molto coadiuvato dallo stesso Cristante negli inserimenti. Sugli esterni, bisogna aspettare il nuovo arrivo; rimanessimo così, avremmo un tagliante e un associativo da ambo i lati, con Cengiz e Kluivert in grado di fare entrambe le cose, anche se l'olandese mi sembra più verticale di come ce lo hanno descritto gli addetti ai lavori.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Lo faceva il Milan di Montella, ma ovviamente il maître a penser è quel genio di Guardiola. Per farla molto breve, disporre cinque giocatori in uscita palla, tre dietro e due in mediana: nel City sono Walker e i due centrali a comporre il terzetto, la coppia è data da Delph, falso terzino sinistro che viene dentro al campo, nascendo peraltro come mediano nel corso della carriera, e il pivote davanti la difesa. Le due mezze ali si alzano nei mezzi spazi, con i due esterni molto larghi sulle fasce.fabiozeman ha scritto: cos'è il 3-2 in uscita?
Nella Roma, potremmo costruirla con Fazio sul centrodestra, Manolas in mezzo e Kolarov sul centrosinistra; nella coppia inseriremmo il mediano e Pastore, con Florenzi o Karsdorp a fare ampiezza e l'esterno destro nel mezzo spazio. A sinistra tieni Kluivert, Perotti o chi per lui aperti e l'altra mezz'ala a trequarti.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
oh ... magari sono tutte cazzate, ma almeno si puo' parlare di pallone, imparare qualcosa
thanks
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Ma infatti spero con tutto me stesso che questo topic diventi un comodo rifugio in cui parlare della Roma che verrà, senza gli isterismi del mercato e le maschere pirandelliane che infestano l'altro topic.faro ha scritto:oh ... magari sono tutte cazzate, ma almeno si puo' parlare di pallone, imparare qualcosa
thanks
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Ammazza che palle...FoveaASR ha scritto:Partiamo dall'assunto che il modulo di base sarà sempre il 4-3-3, come si è visto nel ritiro di Trigoria e come si può apprezzare nella tournèe americana
Personalmente, per quanto visto, io credo che Di Francesco non abbia cambiato più di tanto gli stilemi del nostro gioco: come ho scritto dopo il Tottenham, la nostra uscita principale dalla difesa è ancora affidata ai terzini, anche se adesso al centro abbiamo aggiunto un centrale bravo ad impostare come Marcano, il che può andar bene se dentro ci sono Karsdorp e uno tra Luca Pellegrini e Kolarov, meno se a destra subentrano Santon e Florenzi (se questo è nella versione deleteria della passata stagione). La mia opinione è quella di variare qualcosa in questo ambito, magari con una salida lavolpiana o un 3-2 in uscita, ma pare che l'allenatore da questo punto di vista non ci senta, per cui ci affideremo ancora al meccanismo consueto. Per ora, ma è normale vista anche la situazione in mediana e i carichi di lavoro, non ho rivisto quella solidità difensiva che ci ha caratterizzato nel passato campionato, ma le esercitazioni in allenamento sono le stesse che ho visto a Pinzolo nell'estate 2017, per cui credo che miglioreremo con la crescita della forma fisica e con l'innesto di un mediano di un certo tipo.
A centrocampo siamo ancora sub judice, per via della mancanza dell'ultimo tassello, ma mi sembra chiaro come Pastore sia lasciaro libero di girovagare per il campo in cerca delle connessioni col portatore di palla: credo possa dirsi, senza timore di essere smentiti, che questo è l'unico, o uno dei pochi, sprazzi associativi di una squadra per il resto molto verticale. Bisogna però vedere come completeremo il reparto, perché con N'Zonzi le cose in parte cambierebbero e avremmo un metronomo in grado di dare una pausa al gioco per far rifiatare. L'idea è sempre quella di usare il possesso come mera arma difensiva e di lasciare alla verticalizzazione il compito di offendere; in tal senso, trovo fondamentale l'innesto di Cristante, su cui a mio parere c'è un misunderstanding di non poco conto circa le caratteristiche effettive, anche in barba ai dati della scorsa stagione. L'ex atalantino, come modello di giocatore, è fatto e finito per giocare nel sistema della Roma ed è tutto fuorchè poco intenso, come pure viene descritto in giro. Trovo che in questo reparto un ruolo importante sarà giocato da Lorenzo Pellegrini e Coric; l'ex Sassuolo ha un anno di esperienza in più in un grande club ed è chiamato a fare il salto di qualità, il croato è un perfetto vice Pastore. De Rossi e Strootman sono carta conosciuta e non mi dilungherei troppo.
Davanti, penso che Dzeko si accollerà meno compiti creativi rispetto agli ultimi due anni, con Spalletti prima e Di Francesco poi: avendo Pastore alle spalle e la batteria di esterni che abbiamo a disposizione ai suoi fianchi, mi aspetto un Edin sicuramente votato alla costruzione, perché certe caratteristiche non si devono perdere, ma anche molto più presente in area, dove verrà molto coadiuvato dallo stesso Cristante negli inserimenti. Sugli esterni, bisogna aspettare il nuovo arrivo; rimanessimo così, avremmo un tagliante e un associativo da ambo i lati, con Cengiz e Kluivert in grado di fare entrambe le cose, anche se l'olandese mi sembra più verticale di come ce lo hanno descritto gli addetti ai lavori.
Dimmi tu "bom"... cit.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Ma come fate a fare l'analisi tattica dopo una sola vera amichevole?
Boh.
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Non ho capito un ciufolo della vita
paz ha scritto: Poi Danilo ha un qualcosa in più: ha quel tocco macho del bestemmiatore solitario, insomma, di chi non conosce solo le vette ardite dell'intelletto, ma anche la suburra della materialità.
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Re: Analisi tecnica 2018/19
Penso che le caratteristiche dei giocatori possano già dare un'indicazione.
Titoli personali: cazzone ignorato per meriti forumistici
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Re: Analisi tecnica 2018/19
studia CAPRA!ValeriONE ha scritto:Ammazza che palle...
https://www.ultimouomo.com/dizionario-t ... avolpiana/
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra.
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Paz: uno dei miei idoli
Niente offre certezze incrollabili e coerenze granitiche come l’ignoranza.
(Vittorio Zucconi)
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Re: Analisi tecnica 2018/19
sapete cosa manca? ve lo dico subito.
manca la fica.
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