Giovanni Petrucci

[Daniel Faraday]

ammetto che di politica sportiva ne so poco, tanto che domani vorrei cercare di far arrivare questa domanda a franci.
la domanda è l'oggetto del topic: l'ineffabile presidente del coni.

ho appena sentito le sue simpatiche considerazioni sugli arbitri ("I tesserati devono stare zitti, stare zitti!"), e mi sono ricordato d'un colpo come questo garbato signore dal sorriso tagliente sia salito al colle dello sport italiano nel momento di massimo splendore, forse, di quest'ultimo. nel 1999 l italia era in vetta al movimento calcistico europeo, alle olimpiadi aveva una costante posizione di prestigio tra le primissime, l'atletica ancora osava vincere ori nelle competizioni internazionali, la pallavolo era il top al mondo, il basket ancora molto competitivo; gli sport invernali, non ne parliamo: negli anni 90 abbiamo fatto incetta di trofei al livello della norvegia, e non solo nell'alpino; nelle moto cominciavano a fiorire tutte le gemme (da rossi a capirossi da biaggi a sic) che poi avrebbero reso dorati gli anni 2000; e anche nel nuoto era l'alba di una generazione fantastica, quella dei magnini, rosolino, fioravanti, pellegrini.
oggi è un fatto che presente e futuro di tutte queste discipline risulti/appaia molto diverso.

è chiaro che a dominare sono gli andamenti economici, ed è chiaro che cercare un responsabile dello sfascio dello sport nazionale (su cui spiccano le trombate per gli europei dietro polacchi/ucraini e turchi) è un'operazione sciocca.
Però noto che di alcuni personaggi si parla - a ragione - tantissimo: da moggi a carraro, da abete a galliani..Questo gentile signore sembra invece ammantato di una sorta di grigio alone che fa quasi percepire che di lavoro faccia il locatore dello stadio olimpico.

eppure anche dalla durezza con cui ha sputato queste crude parole a favore dell'omertà arbitrale , mi pare si evinca un personaggio molto particolare.
noi siamo malati di calcio. in finale questo signore è l'uomo cui tutto fa capo, almeno quaggiù nel Bel (..) Paese.

[Jean Louis Scipione]

lui è il classico democristiano "che bella roma" "che bella lazio "che bel campionato " "che belli tutti"



ma forse è meglio un democristiano che un incompetente come abete

[Daniel Faraday]

lui è il classico democristiano "che bella roma" "che bella lazio "che bel campionato " "che belli tutti"



ma forse è meglio un democristiano che un incompetente come abete

sì, abete è 'na pianta proprio.