Competizioni UEFA - considerazioni e idee

Serie A, campionati esteri, competizioni europee e internazionali
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panaro
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Competizioni UEFA - considerazioni e idee

Messaggio da panaro »

Con la finale di Champions League si chiude definitivamente la stagione 2022-23.

A questo punto dell’anno mi piacerebbe fare insieme a voi delle riflessioni sulle coppe organizzate e gestite dalla UEFA.
Prendo spunto da alcuni discorsi ricorrenti riguardo le coppe europee, per tentare di fare un’analisi economico-sportiva dello stato attuale delle cose. E per confrontarmi con voi su cosa potrebbe essere fatto per rendere le coppe più simili a come mi piacerebbe fossero in futuro.

Sento e leggo spesso in giro frasi del tipo:”...sono fondamentali i soldi della Champions..”, “...La Conference League è una coppetta...”, “... a sto punto meglio mollare le coppe e concentrarsi sul campionato...”, “...vabbeh ma che ci fai con una semifinale! Tanto la Champions non la vinci, meglio ripartire da zero e fare un progetto giovani sostenibile...”, “...io partecipo ad una competizione e voglio arrivare fino in fondo, non mi interessa che non sia la Coppa dei Campioni...”, e via discorrendo.

Appare evidente come ci siano due macroaree molto spesso in totale antitesi tra loro, con posizioni difficilmente conciliabili. Da una parte la visione economica, dall’altra quella sportiva.

“Come siamo arrivati a questa dicotomìa?”

Analizziamo gli aspetti economici delle partecipazioni alle coppe.
Come se fossimo una società con il bilancio sottomano, all’inizio del mercato estivo, pronta a fare programmazione per fissare gli obiettivi immediati e a medio termine.

Vediamo per prima cosa l’aspetto economico:
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La sperequazione economica tra le varie coppe è sbalorditiva ed inconfutabile.

Analizzando i premi della sezione sportiva, ecco alcune evidenze:
1. Essere campioni di UCL vincendo TUTTE le partite del girone fa incassare MENO della semplice partecipazione ai gruppi CL (€15.19m vs €15.64)
2. Qualificarsi agli ottavi di EL ha un valore economico inferiore dell’88% rispetto a farlo in CL ed addirittura del 94%(!) in caso di UCL
3. Le differenze tra EL ed UCL seppur decisamente meno marcate rispetto ai confronti impietosi con la CL sono comunque evidenti specialmente nel knock out stage, cioè quando le 8 terze di EL scendono per fare gli spareggi.
4. Vincere tutte le partite dei gironi di UCL equivale ad una vittoria nei gironi di CL

Analizzando i premi sul coefficiente UEFA, le percentuali differenziali sono ancora più clamorose (88% - 96%). In sintesi, questo montepremi viene diviso tra tutte le squadre partecipanti alla competizione assegnando un numero proporzionale di quote in funzione del ranking decennale UEFA.
Per farvi il nostro esempio, quest anno eravamo terzi nel ranking EL e se ho fatto bene i calcoli abbiamo preso €3.96m da un montepremi di €69.75. Se fossimo stati in CL, saremmo stati diciottesimi nel ranking ma avremmo preso €17m da un montepremi di €600.6m

Analizzando i soldi derivanti dal Market Pool dei diritti TV appare evidente ancora di più come la UEFA abbia creato la UCL senza veramente credere nell’appeal televisivo che questa competizione potesse generare (-96% !!). Ma anche l’EL si attesta comunque con un montepremi del 54% inferiore alla CL.

Allora forse quelli del “... sono fondamentali i soldi della Champions...” non hanno poi tutti i torti...

“Ma che relazione c’è con l’aspetto sportivo delle competizioni?”
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Prendendo in esame i primi cinque campionati continentali vediamo che i differenziali sportivi non sono minimamente paragonabili ai differenziali economici.
Se prendiamo come esempio la nostra Serie A, un differenziale sportivo di 3.5%, cioè 4 punti su 114 disponibili, vale a dire 1 vittoria ed 1 pareggio in più in 38 partite, diminuisce del [77% sportivo 88% coefficiente 54% market pool (!)] il ritorno economico dovuto dalla sola partecipazione alla EL invece che alla CL. (!!!)

Oso, dicendo che una struttura del genere in campionati competitivi è paragonabile al "gioco d’azzardo". Appena sbagli un paio di mani, sei nei guai fino al collo.

Allora, sarebbe meglio concentrarsi sull’aspetto sportivo di quelli che “Tanto la Champions non la vinci, meglio ripartire da zero e fare un progetto giovani sostenibile...”?

No! Non in campionati così equilibrati come il nostro e gli altri maggiori 3! Per i criteri di qualificazione odierni questo è un ragionamento che può andar bene in Portogallo o in Olanda o in campionati minori, dove il differenziale sportivo infatti è imparagonabile:
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Salta infatti subito all’occhio come la strategia del:“vado sui giovani, investo forte senza pressioni immediate, e poi rivendo con grosse plusvalenze nei campionati più prestigiosi, nel frattempo coquistando il campionato nazionale e andando bene nelle coppe” funzioni al Benfica, al Porto, all’Ajax, etc... perché mediamente nelle loro stagioni di riferimento possono gestire il grande divario tecinico con la maggior parte delle squadre nel loro mercato interno, andando a creare le condizioni economico sportive ideali, ed allo stesso tempo possono capitalizzare molti soldi dagli accessi in CL quasi garantiti.

Per avere conferme su questa ipotesi sono andato a vedere le 8 qualificate ai quarti di finale negli ultimi 6 anni, cioè da quando è avvenuto il trasferimento di Neymar al PSG, che ha completamente stravolto le quotazioni dei calciatori, di fatto aumentando la puntata minima delle manche del “gioco d’azzardo” che ipotizzavo pocanzi, e che se non fosse stato per la pandemia chissà ora a che punto staremmo.
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Considerazioni a margine:
1) Ci sono 2 anni peculiari, quello della pandemia e questo del mondiale invernale nei quali le italiane e le francesi hanno fatto meglio. Altrimenti molto male negli altri anni, con evidente fine dell’era Juventus a seguito dell’all-in su Cristiano Ronaldo.
2) SOLAMENTE 6 squadre in Europa hanno partecipato a più del 50% dei quarti di finale disputati, con il Manchester City che ha addirittura centrato questo traguardo TUTTI gli anni.
3) 14 delle 48 squadre partecipanti hanno giocato solamente una volta i quarti di finale negli ultimi 6 anni e di queste solo noi (UCL) Villareal e Siviglia hanno vinto un’altra competizione europea (EL), segno che per tutti gli altri sono stati episodi ancora più estemporanei.
Incluso l’Atalanta, l’Ajax, il Borussia Dortmund o il Lipsia, che spesso si prendono ad esempio come modello di gestione societario.

“Ma allora che senso ha partecpare se poi vincono “sempre gli stessi”!?!?!”

Ad onor del vero diciamo che gli exploit sarebbero potuti succedere visto che il Tottenham nel 2018-19 e l’Inter quest anno sono arrivati in finale, ma 9 delle 12 finaliste degli ultimi 6 anni sono sempre le squadre che hanno fatto più del 50% delle partecipazioni ai quarti. Con la decima che è il PSG, che visto lo strapotere economico alle spalle, magari dovrebbe farsi più di qualche domanda sul perché non sia li con gli altri 6... Quindi, in soldoni... si vincono “sempre gli stessi”

La partecipazione in termini sportivi, cioè nella possibilità di poter vincere la competizione, possiamo pertanto derubricarla ad evento altamente improbabile e quindi ad interesse trascurabile per le società (per i tifosi no, mai! Sognare è fondamentale), ma la partecipazione in termini ecconomici è fondamentale perché se in un gioco d’azzardo non vinci mai, ti indebiti in un attimo, ed hai poi bisogno di soldi. Soldi che arriveranno da una nuova partecipazione, che i vincenti sono ben disposti a concederti per rimettere in piedi il circolo vizioso, in cui a mio avviso le squadre Serie A sono quelle messe peggio per un discorso di diritti TV.

Mi spiego con un esempio:

Io, società, ho fatto un bel cammino in campionato, entro in CL, investo molto sul mercato creando debito per essere competitivo in coppa l’anno successio. Diciamo che nei successivi 2 anni non passo il girone il primo anno, ma il successivo mi riqualifico ed arrivo ai quarti con un grande exploit.

A questo punto, penso che manchi solo un altro passo per arrivare a dama, e al debito generato ne aggiungo un altro ancora più grande prendendo altri 2 o 3 grandi giocatori che ritengo possano farmi vincere la CL, o quantomeno arrivare in finale. Per motivi diversi, (infortuni, scazzi di spogliatoio, arbitri) l’anno va malissimo esco agli ottavi, in campionato arrivo quinto a un punto e manco la successiva qualificazione in CL.

Sono alla canna del gas. Chi mi può aiutare prima di portare i libri in tribunale? Certamente gli introiti dello stadio di proprietà (per chi ce l’ha), ma soprattutto: I diritti TV.

E qui viene il bello:
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La possibilità di “aiuto”, cioè di accesso al credito per la mia società in sostanziale bancarotta, cambia in maniera abissale se io sia una squadra di Premier League, piuttosto che una squadra di serie A.
• L’ultima di PL prende più dell’Inter che è prima in serie A
• La Fiorentina prende il oltre 60% in meno del West Ham
5 CINQUE delle 6 SEI squadre stabilmente presenti nei quarti di finale CL considerati in precedenza sono quelle con i maggiori incassi per diritti televisivi. L’eccezione è il Bayern Monaco.

“Vabbeh, allora tu che proponi?”

La premessa è che il prossimo anno sarà l’ultimo anno con la formula delle coppe così come la conosciamo, dopodichè cambierà ancora, con un allargamento ulteriore di squadre per ogni competizione ed altre modifiche sostanziali sulle quali non mi dilungo in questa sede. Quindi la suggestione che segue è puramente a titolo personale e nasce da come io penso potrebbe migliorare l’aspetto sportivo, diminuendo le sperequazioni economiche, incentivando un minore ricorso al debito e favorendo un sistema di ascensore verso l’altro premiando i risultati sportivi, invece del pastrocchio attuale dello scendere nella competizione inferiore per chi va male nei gironi invernali. (pastrocchio che infatti verrà eliminato dal 2024-25)

Proposte:
1) Il delta economico delle varie partecipazioni alle coppe deve essere proporzionale al delta sportivo MEDIO risultante dai punteggi di accesso alle coppe per i primi 4 campionati nazionali europei. A titolo di esempio una proporzione x10.
Eg: DELTA medio CL/EL 3.6% DELTA medio 2% EL/UCL = CL 44% EL 36% UCL 20% di un UNICO montepremi.

2) Il vincitore delle Coppe Nazionali entra in CL. Non la finalista, solo il vincitore. In base al ranking nazionale si stabilisce se direttamente ai gironi o ai preliminari.

3) Aumento delle squadre autorizzate a partecipare alle coppe, per i campionati nazionali più competitivi in base alle distanze in classifica accumulate.
Eg 2023-24: Premier 5(+1) CL 4 EL 2(+1) UCL - Serie A 4(+1) CL 4 EL 2(+1) UCL – LIGA 4(+1) CL 3 EL 3(+1) UCL – BUNDESLIGA 3(+1) CL 4 EL 2(+1) UCL – LIGUE 1 2(+1) CL 1 EL 2(+1) UCL

4) Mantenimento dell’accesso diretto in prima fascia nella coppa immediatamente superiore in termini di importanza per le vincitrici di EL ed UCL

5) Accesso diretto nella coppa immediatamente superiore in termini di importanza per le finaliste di EL ed UCL

6) Preliminare unico per tutte e tre le competizioni. Posti in Champions da questi preliminari da un massimo di 8 ad un minimo di 2 in base a quanti vincitori di Coppe Nazionali arrivano direttamente in CL senza passare dal posizionamento in campionato.

L’anno prossimo sarebbe così:
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A me sembrano tutte e 3 coppe interessanti ed equilibrate. Voi cosa ne pensate, e cosa fareste?

NB: tutti i dati sono stati raccolti nel poco tempo libero a disposizione da me, in modo del tutto amatoriale. Ci potrebbero essere alcune piccole imprecisioni e arrotondamenti, ma in linea di principio non credo che questo cambi il senso sostanziale del discorso. Qualora troviate errori grossolani vi prego di farmelo notare per poter avere un quadro della discussione quanto più corretto possibile, grazie!

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Luke Skywalker »

Non si tratta del punto centrale della tua bella analisi, ma mi preme commentarlo.

È chiaro che la maggiore sproporzione tra le leghe - o meglio, tra la Premier e le altre leghe - nasce dai diritti TV. Ma crescere nei diritti TV significa crescere come lega, ossia tutti assieme, e il primo passo per farlo è avere stadi di proprietà sempre pieni. È così che si attira lo spettatore neutrale, il quale scapperebbe di fronte a impianti fatiscenti e vuoti.
Questo a catena genererebbe un circolo virtuoso di sponsor, grandi giocatori etc. che andrebbe ad alimentarsi da solo. Il problema è che in Italia fare uno stadio equivale a un'impresa epica.
BANZAI!

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da panaro »

Vero che bisogna crescere tutti insieme per aumentare i diritti TV.

Vediamo le differenze di guadagno tra la prima e l’ultima dei vari campionati:
Premier League -36%
La Liga incluso le 3big -72%
La Liga dalla 4° all’ultima -47%
Bundesliga -52%
Serie A -69%
Se si escludono le tre big della Liga, che infatti sono sempre li a preservare se stesse, noi siamo indiscutibilmente quelli messi peggio come sproporzione tra la prima e l’ultima.
Questo è il primo problema.
(Opinione personale: il differenziale dovrebbe essere intorno al 40%)

Risolto questo, bisognerebbe capire cosa renderebbe più appetibile il campionato di Serie A:
1) Regolarità del campionato. Dopo Calciopoli, ci sono stati diversi fatti extra campo che hanno fatto alzare più di qualche sopracciglio. (Suarez, tamponi, plusvalenze...) E poi quest anno la ciliegina sulla torta riguardante la Juventus, che ha patteggiato ed ha avuto penalizzazioni del tutto bizzarre nella sostanza e nei tempi di applicazione. Secondo problema: uno spettatore neutrale non si appassiona se esistono nel sistema certe modalità discutibili che minano la lealtà sportiva.
2) Spettacolo. Questo è un discorso più ampio, che sarebbe interessante approfondire specificatamente in un altro thread per non andare troppo OT. In sintesi, per appassionare il neutrale odierno, le TV vorrebbero che il calcio assomigliasse più alla pallamano. Quindi ben vengano i 4 a 3, le goleade, e i risultati ampi se si vuole più attenzione e soldi dalle TV.
In Serie A, invece, c’è una cultura tattica di altissimo livello, e alle mancanze tecniche dei giocatori, compensano gli allenatori con soventi ottime preparazioni di partite che in altri campionati darebbero un esito molto più scontato. Di conseguenza, escono fuori tanti incontri esteticamente trascurabili. Questo, per il mio punto di vista, non sarebbe un problema in quanto spettatore di calcio di vecchia data. (Per farti capire, io vorrei sempre vincere 2-0, idealmente con un goal per tempo). Ma da quello che percepisco, l’interesse mi sembra vada in un’altra direzione per motivi di, chiamiamolo, “spettacolo”. Terzo problema.
3) Ci sono troppe squadre in Serie A. Quarto problema. Sempre prendendo come riferimento gli ultimi 6 anni di campionato: TUTTI gli anni le ultime due classificate hanno fatto meno di 30 punti. SEMPRE. Che senso ha avere 2 squadre praticamente retrocesse a paletti? Quante partite inutili in più si creano! Che valore di spettacolo puoi dare come input in un contesto del genere??? Dovremmo ridurre a 18 quantomeno. (Il mio sogno sarebbe a 16, utopia) Allora si che vedremmo sfide quantomeno accese, in quanto la salvezza non te la porteresti da casa e il gap tra mezza classifica e acque torbide sarebbe veramente minimo. Conseguentemente a cascata, la lotta per i vari livelli d’Europa sarebbe ancora più serrata ed appassionante.
4) Quinto problema gli stadi di proprietà per invogliare spettatori neutrali ad andare a vedere una partita e creare una cornice appassionante, si, concordo. Ora in senso specifico io non ti so dire come 20 stadi di proprietà possano creare un giro di soldi maggiore nel montepremi dei diritti TV, ma in linea di principio seguo il tuo ragionamento per cui un buon prodotto deve avere una buona confezione. Se vendo un Rolex impacchettato nel sacchetto dell’umido non è che mi presento bene, ecco.
Ce ne possono sicuramente essere degli altri che mi sfuggono, sarebbe interessante aggiungerli alla lista.

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Jack l'Irlandese »

Luke Skywalker ha scritto:
domenica 11 giugno 2023, 16:12
Non si tratta del punto centrale della tua bella analisi, ma mi preme commentarlo.

È chiaro che la maggiore sproporzione tra le leghe - o meglio, tra la Premier e le altre leghe - nasce dai diritti TV. Ma crescere nei diritti TV significa crescere come lega, ossia tutti assieme, e il primo passo per farlo è avere stadi di proprietà sempre pieni. È così che si attira lo spettatore neutrale, il quale scapperebbe di fronte a impianti fatiscenti e vuoti.
Questo a catena genererebbe un circolo virtuoso di sponsor, grandi giocatori etc. che andrebbe ad alimentarsi da solo. Il problema è che in Italia fare uno stadio equivale a un'impresa epica.
La Premier League cresce sproporzionatamente come diritti TV perchè l'immigrazione inglese e irlandese in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia crea una domanda all'estero che non può avere paragoni. Anche perchè poi, a differenza di quello che può creare la domanda dell'immigrato italiano o di qualsiasi altro paese in questi paesi, l'importazione di un campionato anglofono in questi paesi crea una fidelizzazione anche dei locali e parliamo di mercati immensi. Gli stadi di proprietà danno una mano, ma non possono creare un fenomeno paragonabile.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da fabiozeman »

Jack l'Irlandese ha scritto: La Premier League cresce sproporzionatamente come diritti TV perchè l'immigrazione inglese e irlandese in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia crea una domanda all'estero che non può avere paragoni. Anche perchè poi, a differenza di quello che può creare la domanda dell'immigrato italiano o di qualsiasi altro paese in questi paesi, l'importazione di un campionato anglofono in questi paesi crea una fidelizzazione anche dei locali e parliamo di mercati immensi. Gli stadi di proprietà danno una mano, ma non possono creare un fenomeno paragonabile.
Io sulla barriera linguistica ho sempre avuto dubbi... basta organizzare un pre ed un post partita in inglese (e magari uno in spagnolo) per il mercato estero da vendere in bundle con i diritti delle partite.
Puoi anche fare interviste postpartita nelle due lingue, credo sia impossible non trovare almeno un giocatore per squadra che parli fluentemente inglese o spagnolo.
Per me si torna sempre al problema dell'organizzazione della lega di serie a.

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da qixand »

Luke Skywalker ha scritto:
domenica 11 giugno 2023, 16:12
Non si tratta del punto centrale della tua bella analisi, ma mi preme commentarlo.

È chiaro che la maggiore sproporzione tra le leghe - o meglio, tra la Premier e le altre leghe - nasce dai diritti TV. Ma crescere nei diritti TV significa crescere come lega, ossia tutti assieme, e il primo passo per farlo è avere stadi di proprietà sempre pieni. È così che si attira lo spettatore neutrale, il quale scapperebbe di fronte a impianti fatiscenti e vuoti.
Questo a catena genererebbe un circolo virtuoso di sponsor, grandi giocatori etc. che andrebbe ad alimentarsi da solo. Il problema è che in Italia fare uno stadio equivale a un'impresa epica.
Il pubblico va allo stadio in funzione della squadra: dei risultati o dei nomi proposti. Credo che la Roma di mourinho lo dimostri senza tema di smentita. Oggi potrebbe giocare anche al Flaminio, la gente la vedrebbe pure da corso francia.

Non esistono tifosi che vadano allo stadio per lo stadio.
Il tifoso neutrale stesso lo attiri con l’appeal dei nomi messi in campo.

Detto questo, l’interessante ricerca di Panaro non fa altro che confermare che la struttura delle coppe, come il fpf, è messo in piedi per mantenere lo status quo delle squadre più potenti. Servirebbero delle regole che mettano dei tetti seri, ma fino a che a decidere sono quelli che hanno deciso sinora è utopia.
Ahó! Io porto 'na cravatta sola... giallarossa, comaaa Roma!

"Tale decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione nell’interesse della Società, ricordando che la stessa sarebbe stata la mera utilizzatrice dell’impianto"

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da dibbath »

qixand ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 8:25

Detto questo, l’interessante ricerca di Panaro non fa altro che confermare che la struttura delle coppe, come il fpf, è messo in piedi per mantenere lo status quo delle squadre più potenti. Servirebbero delle regole che mettano dei tetti seri, ma fino a che a decidere sono quelli che hanno deciso sinora è utopia.
Infatti. La legge è assolutamente iniqua, in questo caso. E lo dimostra la pacca che la uefa ha rivolto alla Juve invece di castigarla duramente.
Noi abbiamo limitazioni pesanti nel mercato, loro invece patteggiamento e rinuncia alla superlega e tuttapposto.
Senza contare le non restrizioni di verso Inter, Manchester City, PSG..
Perchè tutte queste hanno subito multe (ridicole)..ma quella più pesante (da che ne so io perlomeno) è stata comminata a noi.
Nihil nobis metuendum est, praeter metum ipsum.
Non dobbiamo aver paura che della paura.
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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da qixand »

dibbath ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 9:28
Infatti. La legge è assolutamente iniqua, in questo caso. E lo dimostra la pacca che la uefa ha rivolto alla Juve invece di castigarla duramente.
Noi abbiamo limitazioni pesanti nel mercato, loro invece patteggiamento e rinuncia alla superlega e tuttapposto.
Senza contare le non restrizioni di verso Inter, Manchester City, PSG..
Perchè tutte queste hanno subito multe (ridicole)..ma quella più pesante (da che ne so io perlomeno) è stata comminata a noi.
I Friedkin secondo me cacano il cazzo. E' gente che ha dimostrato di voler crescere in Europa, meglio limitarli subito.
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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da dibbath »

qixand ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 9:38
I Friedkin secondo me cacano il cazzo. E' gente che ha dimostrato di voler crescere in Europa, meglio limitarli subito.
Secondo me il discorso è diverso. E' più una cosa: "limitiamoli finchè possiamo" perchè Dan a capo dell' ECA in futuro credo che acquisterà maggior peso politico.
Per ora, però è, come dicono in US, a "newcomer" e quindi un "oggetto volante non identificato".

Ovviamente sto parlando del nulla, nel senso che è una mia teoria "del complotto".


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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Jean Louis Scipione »

Jack l'Irlandese ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 1:25
La Premier League cresce sproporzionatamente come diritti TV perchè l'immigrazione inglese e irlandese in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia crea una domanda all'estero che non può avere paragoni. Anche perchè poi, a differenza di quello che può creare la domanda dell'immigrato italiano o di qualsiasi altro paese in questi paesi, l'importazione di un campionato anglofono in questi paesi crea una fidelizzazione anche dei locali e parliamo di mercati immensi. Gli stadi di proprietà danno una mano, ma non possono creare un fenomeno paragonabile.
E non dimentichiamo l'Asia (nella fattispecie Cina, Sud Corea, Thailandia etc) che pure lì la premier è seguitissima.
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Jean Louis Scipione »

qixand ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 9:38
I Friedkin secondo me cacano il cazzo. E' gente che ha dimostrato di voler crescere in Europa, meglio limitarli subito.
Vabbè ma se oltre l'Italia ste congiure pure dall'uefa è finita, cambiamo sport.

Voglio pensare che Taylor abbia arbitrato in quel modo per via di Mou e collaboratori non per la Roma.
voglia di stringersi un po'... curva sud roma vecchie maniere...

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Jean Louis Scipione »

dibbath ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 9:28
Infatti. La legge è assolutamente iniqua, in questo caso. E lo dimostra la pacca che la uefa ha rivolto alla Juve invece di castigarla duramente.
Noi abbiamo limitazioni pesanti nel mercato, loro invece patteggiamento e rinuncia alla superlega e tuttapposto.
Senza contare le non restrizioni di verso Inter, Manchester City, PSG..
Perchè tutte queste hanno subito multe (ridicole)..ma quella più pesante (da che ne so io perlomeno) è stata comminata a noi.
Per quello aspettiamo, ancora non è stato deciso nulla.

Poi certo se li squalificano solo un anno non solo li graziano ma gli fanno pure un favore visto che eviterebbero la conference. Minimo devono essere due anni.
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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da qixand »

Jean Louis Scipione ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 10:19
Vabbè ma se oltre l'Italia ste congiure pure dall'uefa è finita, cambiamo sport.

Voglio pensare che Taylor abbia arbitrato in quel modo per via di Mou e collaboratori non per la Roma.
E' ovvio che la mia è una ipotesi, e cmq non legata esclusivamente alla Roma. Io credo che la Uefa tuteli i club più potenti, altrimenti non terrebbero in piedi una misura completamente iniqua e basata sul nulla come il fpf.
La storia recente dimostra che non è servito assolutamente a limitare le spese folli dei club, anzi, ha ampliato la forbice.
Quindi, se lo tengono in piedi è solo perchè gli sta bene che siano sempre gli stessi a vincere.
E se danno i buffetti al PSG e al City è per lo stesso motivo.

Poi magari la finale è andata così per il motivo che dici tu, anche io credo che Taylor sia stato semplicemente un mediocre rosicone.
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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Jack l'Irlandese »

fabiozeman ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 8:19
Io sulla barriera linguistica ho sempre avuto dubbi... basta organizzare un pre ed un post partita in inglese (e magari uno in spagnolo) per il mercato estero da vendere in bundle con i diritti delle partite.
Puoi anche fare interviste postpartita nelle due lingue, credo sia impossible non trovare almeno un giocatore per squadra che parli fluentemente inglese o spagnolo.
Per me si torna sempre al problema dell'organizzazione della lega di serie a.
Ma non è un discorso di barriera linguistica, è che gli irlandesi e inglesi che vanno in giro per il mondo e figliano sono molto più di noi e sono tifosi di United, Liverpool, Arsenal da generazioni. Vanno in America, Canada, Australia e i network locali trasmettono la Premier per accontentarli. Poi il tifo si radica pure nelle popolazioni indigene perchè se hai 4 colleghi in ufficio che si vedono il weekend per guardare il Liverpool insieme te lo inizi a vedere pure tu e a quel punto il fatto che sia un prodotto anglofono ti facilita (non vai a Little Italy a vederti la Roma con l'unico collega italiano in mezzo a gente che parla in italiano).
Ultima modifica di Jack l'Irlandese il lunedì 12 giugno 2023, 15:11, modificato 1 volta in totale.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum

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Re: Competizioni UEFA - Considerazioni e idee

Messaggio da Jack l'Irlandese »

Jean Louis Scipione ha scritto:
lunedì 12 giugno 2023, 10:16
E non dimentichiamo l'Asia (nella fattispecie Cina, Sud Corea, Thailandia etc) che pure lì la premier è seguitissima.
Certo, Hong Kong e Singapore sono piene di inglesi infatti.
Comunque grazie per averci fatto vivere una delle cinque serate più importanti della storia della Roma: D. & R. Friedkin, Pinto, Mou (e staff), Pellegrini, Mancini, Cristante, Rui Patricio, Smalling, Ibanez, Kumbulla, Celik, Karsdorp, Spinazzola, Zalewski, Matic, Camara, Bove, Abraham, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Volpato, Zaniolo (fino a gennaio), Llorente (da gennaio), Svilar, Wijnaldum

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